EDITORIALE: BENVENUTI NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE
L’EDITORIALE di Giuseppe Trinchini
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EDITORIALE: BENVENUTI NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE
Corriere Etrusco “numero 121” del 13 ottobre 2015.
In questi giorni Piombino e la Val di Cornia più che un territorio della bassa provincia livornese sembrano la versione oscura, e a tinte fosche, del “Paese della meraviglie” narrato da Lewis Carrol, nelle avventure di Alice.
“Cose dell’altro mondo” direbbero i nostri vecchi, se ancora ci fossero però, visto che gli “anta rampanti” nostrani, sono ancora in tutte le istituzioni, in tutte le municipalizzate, ed ai vertici di tutte le associazioni locali. Più brillanti e dinamici dei nostri giovani, ai quali non hanno dato mai vero spazio decisionale, e che di conseguenza stanno lasciando questo territorio, che chiaramente non offre più molte opportunità lavorative.
Un “Paese delle meraviglie” nel quale partendo dall’inizio del 2014, avvengono fenomeni paradossali:
E così, dopo la figura meschina di Khaled, la Concordia che va a Genova (vi ricordate la missione “Peste Rossa” con il rimorchiatore, ndr.), lo spegnimento di tutta l’area a caldo, e la SS.398 che non viene più fatta in quanto legata alla mancata autostrada, l’artefice di questo disastro politico ed economico, invece che essere messo da parte, viene premiato con nuovi ed importanti incarichi pubblici.
Un “paese delle meraviglie” nel quale ti dicono che la soluzione della crisi sarà l’arrivo delle navi da crociera e lo smantellamento di quelle militari e poi non vedi arrivare né le prime né le seconde.
Un “paese delle meraviglie” nel quale, lo stesso partito nel fare le nomine per ASIU ed ATM, per ben due volte non rispetta la legge “Madia”, una legge dello Stato voluta da Renzi, e nomina pensionati all’interno dei consigli di amministrazione delle due partecipate.
Un “paese delle meraviglie” nel quale vai in banca e il Direttore ti dice che i cassa integrati sono felici perché per altri 4 -5 anni non lavoreranno.
Un “paese delle meraviglie” nel quale ti dicono che l’8 ottobre al Mise avremo tutte le risposte sulla siderurgia e la SS 398, e scopri poi che queste sono state rimandate a lunedì 7 dicembre (ponte dell’Immacolata).
Un “paese delle meraviglie” nel quale, e queste sono le ultime perle di questi giorni, vediamo un Comune che nell’applicare il principio della “trasparenza” delle partecipate, fissa come soglia di controllo la “folle” cifra di cinquanta mila euro. Sotto quegli importi il Comune non conoscerà a chi sono andati, e la giustificazione politica è il risparmio della carta.
E un “paese delle meraviglie” nel quale la triste vicenda dei quartieri piombinesi si è trasformata in una pericolosissima farsa, dove un consiglio comunale ha prima modificato retroattivamente lo statuto per poter rimettere “a posto” un errore formale come la mancata presentazione entro i termini di un documento, e davanti al ricorso vinto dal M5S al TAR (Il tribunale amministrativo regionale) che ha bocciato tale illecito, il partito di governo invece di prenderne atto, ha raddoppiato la dose, e sempre in consiglio comunale, senza aver fatto alcun ricorso amministrativo, non rispetta la sentenza del tribunale e vota contro la delibera di giunta, screditando in questo modo anche l’operato del Sindaco e dell’Assessore.
Credo che le tante famiglie senza reddito non abbiano più bisogno di narrazioni o prese di giro mascherate, in modo sempre più difficoltoso, da orizzonti sereni. Piombino è in piena decadenza, e l’enorme numero di fondi sfitti ed in vendita è li a testimoniarlo. Ma la cosa che più preoccupa è che i piombinesi ancora sembra che non se ne vogliano rendere conto.
Giuseppe Trinchini
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Signor Trinchini, editoriale perfetto! Mi invita a nozze. Chissà come mai però queste cose sul tirreno non si sentono….
” la cosa che più preoccupa è che i piombinesi ancora sembra che non se ne vogliano rendere conto.” Si è vero, sono nati, cresciuti e vissuti in un “regime”, in cui l’amministrazione del potere è stata sempre capace di controllare la mentalità della gente. (grazie anche a certa stampa locale). Un regime che è sempre apparso obbligatoriamente ovvio e, come tutte le cose ovvie, sfugge alla comprensione di cosa sia effettivamente.
O non si rendono conto. O sono rassegnati. Io credo la prima.ad ogni modo parlando giusto ieri con gente di brescia ho saputo che là credono che qui sia tutto ok e che la fabbrica sia rinata più in forma che mai. La stampa annichilisce servono rivolte.rivolte pacifiste si,ma decise.è ora che questi ‘ signori’ inizino a pagare e caro ciò che hanno fatto finora.dove il pd ha messo gente ha distrutto…..
Concordo con Ciuco Nero…!
Non ho la sfera di cristallo, ma sarei disposto a scommettere che l’impegno futuro delle locali forze politiche e sindacali sarà quello di fare estendere, possibilmente all’infinito, gli ‘ammortizzatori sociali’.
In questo modo, le migliaia di persone che guadagnano poco, ma non fanno niente, libere di andare a caccia e a pesca tutto l’anno, saranno, come riferisce Trinchini, contente.
Ed allora, a quel punto, che problema c’è ?
È già così tra cds cig e disoccupazione i tempi si allungano…e tutti vissero felici e contenti.
Anche io scommetto che chiederanno almeno 8 anni di cassa integrazione, più 3 di disoccupazione e per finire il prepensionamento.
Così chi è entrato nello stabilimento nei primi anni del 2000 con orgoglio potrà dire di non aver mai davvero lavorato in fabbrica.
Tanto poi ci sono gli scemi che prendono 400 euro al mese fino a 70 anni e devono mantenere per tutta la vita questi fannulloni.
” almeno 8 anni di cassa integrazione, più 3 di disoccupazione e per finire il prepensionamento.” … e così anche il “regime” partitocratico si salverà e continuerà a mantenere in piedi il paese delle meraviglie.
Assurdo…e io che li dentro continuo ad andarci,questo mese ho preso 1100 euro puliti.dopo 20 anni di presenza non è male dai!!! Poi ti trovi in busta paga trattenute x 1500 euro.assurdo ,ridicolo.