CAMPIGLIA: LA GIUNTA RITOCCA GLI STRUMENTI URBANISTICI
Campiglia M.ma (LI) – Necessario l’adeguamento a nuove norme e a bisogni puntuali per far ripartire l’economia.
La giunta di Campiglia dà mandato agli uffici di valutare la possibilità di approvare varianti anticipatrici alla revisione del piano strutturale e del regolamento urbanistico. E’ stata approvata a tale scopo una delibera, la 115 del 14 ottobre, come atto di indirizzo volto all’avvio dello studio. La finalità è anche quella di sostenere il comparto produttivo locale in una fase in cui sembra aprirsi qualche spiraglio al superamento delle lunga crisi che ha attraversato almeno gli ultimi 5 anni.
Non una fuga in avanti rispetto alla pianificazione coordinata della Val di Cornia di cui il comune di Campiglia Marittima si è sempre dimostrato sostenitore, ma uno strumento per dare tempi più brevi rispetto alla revisione lunga e complessa degli atti pianificatori, a quegli eventuali interventi puntuali di cui il territorio, la sua economia, i suoi cittadini, possono avere necessità. Si intende in tal mondo anche rendere più concrete alcune previsioni relative ad aree di trasformazione che finora non hanno avuto la possibilità d’avvio.
La giunta contempla con questa delibera anche la necessità di adeguare gli strumenti urbanistici vigenti a quelli degli enti sovraordinati, la Regione e la Provincia, approvati successivamente a quelli comunali, in particolare: l’ adeguamento al nuovo Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di piano paesaggistico e l’adeguamento delle disposizioni normative e cartografiche al nuovo Piano Attività Estrattive Provinciale, approvato il 10 giugno 2014 con la Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 54. Non si accoglie invece tra le possibilità di valutazione la proposta di un nuovo piano di coltivazione delle cave che prevederebbe il prolungamento dell’attività per circa altri 20 anni.
Si legge nella delibera a tale proposito: “Sin d’ora si ritiene di escludere la valutazione la proposta di variante urbanistica presentata in data 13 maggio 2015 Prot. 2015/8459 dalla società Cave di Campiglia Spa che, per le caratteristiche progettuali sinteticamente espresse nei documenti allegati, si presentano in contrasto con le strategie contenute negli strumenti urbanistici vigenti, peraltro prefigurando uno scenario ultradecennale di coltivazione in mancanza del quadro strategico e di indirizzi che la Regione Toscana è in procinto di emanare con il nuovo Piano Regionale Cave”.
“L’atto che abbiamo approvato – commenta la sindaca Rossana Soffritti – è un impegno non di poco conto per i nostri uffici perché gli strumenti urbanisti hanno bisogno, sempre, di approfondimento, di tempo e a volte anche di costi da sostenere per studi e valutazioni, richiedono professionalità importanti non sempre disponibili all’interno dell’organico dell’ente, ma è un’apertura verso le necessità del contesto locale che intraprendiamol nel rispetto di tutti i principi generali e i criteri che contraddistinguono la nostra pianificazione”.
L’assessore all’urbanistica Vito Bartalesi ha dichiarato: “Si è cercato di produrre un atto che coglie dei segnali e prova a dare delle risposte dopo qualche anno in cui si è stati molto fermi nel pieno di una congiuntura sfavorevole. L’oggetto di questo percorso comprende tutte cose che esulano dal confronto con gli altri comuni. Se nel corso del lavoro arriveranno proposte e temi attinenti il piano strutturale li rimetteremo alla valutazione della pianificazione coordinata del piano strutturale, non li inseriremo in questo strumento intermedio”.