FOLLONICA: M5S, L’INCOERENZA DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI PD
Follonica (GR) – Riceviamo e pubblichiamo integralmente dal Movimento 5 stelle Follonica.
«Nell’ultimo Consiglio Regionale è stata discussa e votata la Mozione del Movimento 5 Stelle, diretta a contestare l’autorizzazione alla riapertura dell’inceneritore di Scarlino.
Nella mozione si denunciava la mancanza, nella procedura di autorizzazione, della “relazione di riferimento” necessaria a fotografare lo stato di inquinamento dell’area interessata.
La discussione della mozione in Consiglio Regionale tuttavia è stata rinviata vanificando l’importanza e l’urgenza della stessa cosicché la Giunta regionale ha provveduto al rilascio dell’autorizzazione e successivamente la mozione è stata bocciata. Il rinvio e la bocciatura sono state volute fortemente dal Partito Democratico e in special modo dal capogruppo PD in consiglio Leonardo Marras, rappresentante del territorio maremmano. Da notare inoltre l’atteggiamento ambiguo della Lega Nord che prima ha votato contro la discussione della mozione e successivamente in Consiglio ha votato a favore della stessa, classico gioco politico per salvare la faccia.
Alla luce dei fatti è doveroso verso la cittadinanza e verso il proprio elettorato, che gli amministratori follonichesi del PD (sindaco, assessori e consiglieri) prendano le distanze dal Partito Democratico regionale. Se fosse vera e convinta la contrarietà all’inceneritore, sostenuta SOLO a parole durante la manifestazione del 4 settembre, il Sindaco, la Giunta ed i Consiglieri del Partito Democratico, dovrebbero compiere l’unico atto di onestà intellettuale e coerenza nei confronti della comunità follonichese, cioè quello di stracciare la tessera del partito democratico.
Il Movimento 5 stelle di Follonica è consapevole che gli amministratori follonichesi non si dimetteranno mai da rappresentanti e tesserati PD, poiché non sono persone libere di prendere decisioni che vadano contro il diktat di Partito, un Partito Democratico sempre più simile ad uno stipendificio più che a un cantiere di idee e intelligenze con un fine pubblico.
Allo stesso tempo risulta Indispensabile e doveroso chiedere e ottenere da questa Amministrazione di continuare l’impegno sul profilo legale come è accaduto con la precedente Giunta Baldi, ricorsi che in passato sono stati utili a stoppare l’impianto, anche se, alla fine, sarà sempre la politica toscana del PD a prevalere sulle sentenze del Consiglio di Stato.
Il Movimento 5 Stelle vuole quindi ricordare ai cittadini e agli amministratori PD il punto n.7 del programma elettorale della coalizione che governa la nostra città, evidenziandone tutta l’incoerenza con la loro azione politica:
- NO all’Inceneritore, Andiamo verso i “Rifiuti Zero”.
Continuiamo con la lotta all’inceneritore e all’incenerimento, da sempre battaglia che abbiamo sostenuto e portato avanti con determinazione. Aderiamo alla “strategia rifiuti zero”, investiamo sulla raccolta differenziata dei rifiuti portandola immediatamente al 70% ampliandola a tutti i quartieri della Città entro il 2015.
Sono decenni che amministratori PD sbandierano nelle loro campagne elettorali la lotta all’incenerimento consapevoli che il proprio Partito ha interessi diretti in questo business, difatti alla fine del 2015 non è avvenuta l’estensione del porta a porta in tutta la città e siamo rimasti intorno al 41% di differenziata, ben lontani quindi da quel 70% promesso.
Finché a governare sarà il Partito Democratico questi proclami saranno soltanto parole al vento.
M5S Follonica
E i ghiozzi abboccano.
Stralcio dal comunicato M5S: ” gli amministratori follonichesi non si dimetteranno mai da rappresentanti e tesserati PD, poiché non sono persone libere di prendere decisioni che vadano contro il diktat di Partito, un Partito Democratico sempre più simile ad uno stipendificio più che a un cantiere di idee e intelligenze con un fine pubblico.”
e ancora: “Sono decenni che amministratori PD sbandierano nelle loro campagne elettorali la lotta all’incenerimento consapevoli che il proprio Partito ha interessi diretti in questo business, difatti alla fine del 2015 non è avvenuta l’estensione del porta a porta in tutta la città e siamo rimasti intorno al 41% di differenziata, ben lontani quindi da quel 70% promesso.” Tutto il resto è noia !?!
Di queste polemiche ciò che colpisce è che sulla costa di cui la regione dovrebbe presto fare un piano le questioni ambientali restino sempre sullo sfondo o prendano corpo solo per singoli interventi discutibili o noi che siano. Eppure lì di questioni da risolvere non ne mancano davvero a partire dai parchi e dalle aree protette.
Renzo Moschini