COLDIRETTI: EVITARE GLI ALLARMISMI, ITALIA PRIMEGGIA PER QUALITA’
Livorno – Un sostanziale equilibrio tra la spesa alimentare destinata alla carne e quella destinata a frutta e verdura, testimonia nella nostra provincia la diffusione della dieta mediterranea e quindi il rifiuto di ogni pericoloso eccesso nel consumo di prodotti animali.
E’ quanto afferma Coldiretti Livorno in merito alla polemica sul rapporto dell’Oms (Organizzazione mondiale della Sanità) sul consumo di carne. Anche a Livorno, in linea con i dati sui consumi nazionali, per portare a tavola la carne le famiglie spendono mediamente 97 euro al mese, contro i 99 euro per frutta e verdura. Il sorpasso di frutta e verdura sulla spesa della carne è avvenuto nell’ultimo anno – rileva Coldiretti – ed è stato anche motivo di preoccupazione per i pediatri che proprio all’inizio di ottobre in occasione del IX Congresso Nazionale Fimp (Federazione Italiana Medici Pediatri) hanno tenuto a sfatare quei miti che spesso impediscono alle famiglie di consumare serenamente la carne.
In un paese dove si sono ripetuti casi di malnutrizione dei bambini per l’eliminazione delle carni dai menu occorre evitare allarmismi e ricordare che la carne italiana è un alimento sicuro e prezioso anche per lo svezzamento dei bambini poiché a livello nutrizionale è un alimento ricco di nutrienti fondamentali nelle prime fasi della vita di un individuo nelle quantità suggerite dal modello della dieta mediterranea, che non a caso garantisce agli italiani una longevità da primato con 84,6 anni per le donne e i 79,8 anni per gli uomini
Nel nostro Paese i modelli di consumo della carne – sottolinea Simone Ferri Graziani presidente Coldiretti Livorno – si collocano perfettamente all’interno della Dieta Mediterranea. Le carni Made in Italy sono – aggiunge Ferri Graziani – più sane, perché magre, non trattate con ormoni, a differenza, ad esempio,di quelle americane, e ottenute nel rispetto di rigidi disciplinari di produzione “Doc” che assicurano il benessere e la qualità dell’alimentazione degli animali. E per gli stessi salumi si segue una prassi di lavorazione di tipo ‘naturale’ a base di sale, e non hanno niente a che fare con hot dog, bacon e affumicati vari.
Un prosciutto Toscano Dop – ricorda Coldiretti Livorno– è stagionato e conservato con l’utilizzo di solo sale e come tutti i prodotti Dop viene ottenuto da allevamenti sanitariamente controllati che assicurano il benessere e la qualità dell’alimentazione degli animali.
L’allarme lanciato dall’Oms – insiste Coldiretti Livorno – si basa su un rapporto eseguito su scala globale e ignora una serie di fattori molto importanti sul consumo di carne, il primo è che gli italiani mangiano decisamente meno carni ad esempio degli americani: per 78 chilogrammi di carne consumati a testa in un anno dagli italiani, gli americani ne consumano 125 chilogrammi e gli australiani 120 chili.
Siamo di fronte all’ennesimo falso allarme che non riguarda le nostre produzioni, è quindi necessario – conclude Ferri Graziani – accelerare il percorso dell’obbligo di etichettatura d’origine per tutti gli alimenti, a partire dai salumi. È questa la vera battaglia che l’Italia deve fare in Europa per garantire la salute dei suoi cittadini e il reddito delle sue imprese.