NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 1 NOVEMBRE 2015

A SUVERETO IL RICORDO DI PIER PAOLO PASOLINI

A quarant’anni dalla morte, Pier Paolo Pasolini, assassinato il 2 novembre 1975, viene ricordato in tutta Italia con tante iniziative.

Anche un francobollo, emesso dal Ministero dello Sviluppo economico, celebra l’artista. In Val di Cornia un evento su Pasolini si svolge a Suvereto domenica 1 novembre alle ore 17 nella sede della Biblioteca Popolare in Via Matteotti 14 (centro storico). La organizza assemblea Popolare che propone un incontro pubblico intitolato “Ricordo di Pier Paolo Pasolini”. Ci saranno letture e testimonianze sulle opere e la vita di Pasolini, raccontato da Pino Bertelli, noto fotografo e film maker piombinese, che con Pasolini ha intrattenuto a lungo rapporti culturali e di amicizia.

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GLI OMISSIS SULLA TOSCANA COSTIERA

Su Il Tirreno i consiglieri regionali del Pd Francesco Gazzetti e Gianni Anselmi invitano ad uno sforzo esemplare per la Toscana costiera. Lo sforzo dovrebbe riguardare in particolare la situazione economico-sociale assai grave sotto il profilo dell’occupazione, della formazione  come delle infrastrutture.

Le cronache quotidiane dalla Lucchini a Livorno a Massa Carrara sono lì a ricordarcelo. Sono alcuni dei problemi su cui dovrà lavorare la Commissione regionale recentemente istituita che mi pare abbia avviato le consultazioni.

La stranezza di questo intervento come altri recenti è che non compare mai tra i guai della nostra costa la situazione ambientale. Per intenderci basta leggere -tanto per fare un esempio- le dichiarazioni recentissime della on Velo sottosegretaria all’ambiente per trovare conferma della criticità del nostro mare e non solo per colpa di Schettino. Criticità marina per la pesca, la navigazione, l’inquinamento, il consumo di territorio, i forti guai alluvionali e di dissesto idrogeologico. La regione poco prima del voto ha approvato il piano paesaggistico e la nuova legge sui parchi che riguardano anche questi aspetti che devono però essere raccordati con il resto a cui sono intrecciati. Chi deve occuparsene? Finora nessuno ne parla e lo sa.

Renzo Moschini

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LAMI E CGIL TOSCANA: “TIMORI PER LE CAVE DI CAMPIGLIA, FAREMO IL MASSIMO PER NON PERDERE IL SITO PRODUTTIVO. INTERESSANTE LA PROPOSTA DI ESTENDERE GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI”

Firenze, 30-10-2015 – A Piombino sono in arrivo 53 milioni di euro per il piano di riconversione industriale con agevolazioni ed incentivi per quegli imprenditori disposti ad investire, tra l’altro con l’impegno del Governo, e a portare a completamento la Strada Statale 398 attesa da anni per arrivare al porto di Piombino. Certamente, per completare la logistica necessaria ad una viabilità importante, serviranno anche vie di comunicazione come l’autostrada tirrenica e la Grosseto/Fano che collegherà il porto di Piombino ai Balcani.

“Strumenti importanti per portare lavoro nel prossimo futuro alla Val di Cornia, ma strumenti che per adesso non portano tutele ai lavoratori che perdono lavoro o che dovranno stare qualche anno in ammortizzatori sociali. La Cgil Toscana ritiene interessante la proposta avanzata dalle Organizzazioni Sindacali di chiedere al Consiglio dei Ministri, attraverso il Governatore Rossi, di inserire le sette aree di crisi nazionali nella legge che equipara il sud e le isole con ammortizzatori sociali più ampi”, dice Mirko Lami della segreteria di Cgil Toscana.

Lami indica anche un altro fronte: “Oltre a questo, ci sono anche i problemi che assalgono le imprese di appalto o le imprese satellite, come ad esempio le Cave di Campiglia che, fino allo scorso anno, rifornivano le nostre acciaierie di materiale da cava che verrà utilizzato quando ripartirà la nuova acciaieria e viene anche utilizzato anche in molte aziende della Toscana. Un materiale denominato ‘microcristallino’ che si estrae dalle cave di Campiglia, Terni e Lecco”.

Nelle Cave di Campiglia operano 54 lavoratori diretti ma ve ne sono molti di più indiretti, basta pensare a chi trasporta questo materiale e che, solo per la Solvay di Rosignano, occorrono una quindicina di autisti al giorno e dietro a loro, meccanici, gommisti, elettrauto, eccetera. Poi, anche altre fabbriche presenti in Toscana sono clienti delle Cave di Campiglia.

Spiega Lami: “In un momento come questo, dove abbiamo già molti posti di lavoro a rischio che dovranno essere recuperati attraverso la diversificazione, come nella logistica, nel turismo, nel porto, la CGIL Toscana è preoccupata che salti una ennesima unità produttiva di quel territorio ed invita chi di competenza a fermarsi e confrontarsi su tale dramma che si potrebbe aprire. Certamente oggi ci sono soluzioni che fanno abbandonare la scelta di un materiale per il suo sostituto che si può ritrovare tra i materiali scartati o attraverso una formula chimica. Attualmente per il microcristallino non è così, non viene sostituito con altri materiali. Le Cave di Campiglia sono dentro ad un piano regolatore regionale che detta regole precise, le cave dovranno rispettarle investendo nel rimboscamento, non allargando il perimetro di azione ed investire per nuove tecnologie. La CGIL Toscana farà il massimo, attraverso l’unità della categoria e con le altre Confederazioni, per non perdere questo sito produttivo”
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CAMPIGLIA: UN’UNICA PAROLA DALL’OPPOSIZIONE: VERGOGNA

Riceviamo e pubblichiamo dalla lista civica “Comune dei Cittadini.

«Non ce n’era bisogno, ma la maggioranza Campigliese a guida PD conferma senza ombra di dubbio che la democrazia e la trasparenza non sono proprio nel suo DNA.  Non possono abolire le opposizioni, ma, annullando la funzione del Consiglio Comunale, le mettono in condizioni di non conoscere ciò che dovrebbero sapere.

Abbiamo chiesto di sapere quali sono le richieste di variante presentate. Abbiamo chiesto la convocazione della Commissione Consiliare che ha il compito di affrontare questi argomenti. Il Presidente Gori, della maggioranza, ci ha risposto così: “allo stato attuale non ci siano le condizioni per potere effettuare approfondimenti sull’argomento”. Dunque il Consiglio non deve sapere ciò che la Giunta e gli Uffici conoscono e hanno già ampiamente approfondito, non deve conoscere chi ha presentato i progetti e cosa riguardano, non deve conoscere perché per alcuni hanno ritenuto  di fare varianti e per altri no.

E’ quello che sta accadendo sulla variante al Regolamento Urbanistico e al Piano Strutturale, già decisa dalla Giunta sulla base di progetti e richieste di privati di cui nessuno sa nulla. Si sa solo che non  sono conformi al Regolamento Urbanistico (RU) approvato nel 2011. Si sa anche che hanno deciso di respingere una richiesta di variante presentata dalla soc. Cave di Campiglia in data 13 maggio 2015.  Dunque la Giunta ha già deciso cosa approvare e cosa respingere e, con delibera n°115  del  2015, ha “impartito” al settore urbanistica di “avviare le opportune varianti al Regolamento Urbanistico prima della sua scadenza”. Hanno deciso che le varianti riguarderanno anche il Piano Strutturale, ovvero lo strumento che hanno approvato nel 2007 e che aveva una scadenza temporale di almeno 15 anni. Sanno tante cose, conoscono i progetti, li hanno esaminati, hanno deciso quali respingere e quali invece accogliere facendo varianti ai piani.

Noi sappiamo benissimo che il RU che hanno approvato nel 2011 era pessimo, che prevedeva 700 alloggi e decine di ettari di nuovi capannoni tra il 2011 e il 2016  quando già c’era uno stock enorme di case e capannoni vuoti e invenduti.  Sappiamo che hanno guardato più alla speculazione edilizia che hai bisogni reali dei cittadini e delle imprese, che hanno privilegiato ancora il consumo di suolo al riuso e al risanamento di ciò che c’era, centro storico compreso. Non ci meraviglia che ci siano esigenze non previste da questo RU che, per questo, è interamente non attuato.

Siamo davvero all’assurdo, ma forse la parola giusta è “vergogna”».

Comune dei Cittadini
20. 10. 2015

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M5S: BEN VENGA L’ALBO DEI CITTADINI ATTIVI DI SUVERETO

Riceviamo e pubblichiamo da Meetup Suvereto, Meetup Sassetta/San Vincenzo, Meetup Storico Campiglia Marittima.

Con l’istituzione dell’Albo dei Cittadini attivi, il quale conterrà i nominativi dei cittadini volontari che si presteranno a svolgere lavori utili alla comunità, l’Amministrazione del Comune di Suvereto ha mostrato grande saggezza e lungimiranza, entrambi assenti nella leggina di tre righe, senza sale né pepe e di marca piddina, denominata Baratto Amministrativo.

Quest’ultimo, infatti, prevede la possibilità che alcune categorie di cittadini morosi sulle tasse locali possano, ma non è detto nella Norma né come né quando, fare qualche lavoretto per onorare le imposte non pagate.

Furbescamente, la maggioranza delle Amministrazioni Comunali che si sono viste fare istanza dalle opposizioni di adottare il Baratto Amministrativo, hanno declinato la proposta pur essendo guidate appunto dal PD, ben sapendo che essa è solo uno specchietto per le allodole, introdotta dal Governo per farsi perdonare i sacrifici della Legge Finanziaria ma irta di trappole insidiose qualora si volesse davvero mettere in pratica, non ultima una probabilissima eccezione di incostituzionalità, per via del fatto che essa legittima una specie di scontistica fiscale non regolata a monte da specifiche Norme.

L’Albo dei Cittadini attivi, invece, altro non fa che regolare e mettere nero su bianco, come appunto dovrebbero fare tutte le Leggi ben fatte, l’ormai consuetudine di molti cittadini del Comune di Suvereto di rendersi volontariamente utili alla comunità, come ad esempio fecero tempo fa quando ripulirono a puntino oltre 60 chilometri di sentieri nella macchia. A costo zero per il Comune.

Noi del meetup storico di Campiglia Marittima, del meetup S.Vincenzo -Sassetta e del meetup di Suvereto, auspichiamo che tutti i Comuni della Valdicornia adottino questo semplice ma efficace provvedimento, spia della reale esistenza all’interno di una Amministrazione di un sano e pulito attaccamento ai beni comuni.

Meetup Suvereto
Meetup Sassetta/San Vincenzo
Meetup Storico Campiglia Marittima

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CAMPIGLIA: L’ARCHIVIO STORICO APRE UNA PAGINA SU FACEBOOK

Obiettivo: avvicinare un vasto pubblico agli antichi documenti.

Aperta la pagina Facebook dell’Archivio Storico di Campiglia Marittima, uno scrigno pieno di rarità che l’amministrazione comunale vuol rendere sempre più aperto al mondo. Facebook non ha niente di istituzionale, ma è talmente popolare che ormai anche le istituzioni lo scelgono nei pacchetti della comunicazione e divulgazione delle loro attività. Così anche il più storico dei social network non virtuale, qual è l’Archivio storico comunale, sbarca, a Campiglia Marittima, su Facebook, l’Archivio Storico del Comune di Campiglia diventa “social” nella più recente accezione d’uso del termine ed ha aperto  nelle scorse settimane la pagina Facebook dell’archivio.

“L’obiettivo – afferma l’assessore alla cultura Jacopo Bertocchi – è quello di promuovere e valorizzare l’istituzione comunale che negli ultimi anni ha visto notevoli lavori di riordinamento e inventariazione anche grazie al contributo della Fondazione Livorno. La storia del territorio, contenuta negli oltre 3000 documenti che abbracciano un arco temporale di sei secoli, viene presentata con una veste moderna, con la possibilità di commentare e condividere le immagini e i contenuti, aumentando il coinvolgimento degli utenti e incrementando la visibilità dell’archivio”.

L’esperienza “social” permetterà l’accesso a un pubblico vasto e differenziato e la divulgazione di notizie relative a mostre, eventi e seminari. Per informazioni sulle visite e l’apertura è possibile telefonare al numero 0565 838470 o scrivere a palazzo pretorio@comune.campigliamarittima.li.it L’archivio storico e la biblioteca comunale dei ragazzi “Il Palazzo dei racconti” sono aperti il martedì, mercoledì e venerdì dalle 10.15 alle 13.15 e dalle 14.00 alle 18.30 e il primo e terzo sabato del mese con lo stesso orario. Da tenere d’occhio la settimana degli Archivi aperti, dal 16 al 22 novembre, quando anche nell’archivio di Campiglia si svilupperanno iniziative che sono attualmente in corso di definizione. Il link per raggiungere la pagina Fb è:

https://www.facebook.com/archivio.storico.campigliamarittima

 

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CAMPIGLIA: RIUNIONE DELLE CONSULTE PER COORDINARE LE ATTIVITA’

Le associazioni convocate da Bertocchi e Ticciati.

Lunedì scorso si è svolta nella saletta comunale, dietro la convocazione degli assessori Jacopo Bertocchi e Alberta Ticciati, una riunione di tutte le associazioni afferenti alle consulte comunali  del sociale, dello sport e della cultura, per illustrare ed approfondire insieme le modifiche approvate dal Consiglio Comunale di Giugno al regolamento di attribuzione dei contributi e a suo tempo trasmesse alle singole associazioni.

Un’occasione di confronto non soltanto sulla modalità di assegnazione dei contributi, ma anche sul valore e sulla funzione del mondo associativo nella comunità locale. “Partendo dal regolamento di assegnazione dei contributi, datato 1990 e che certo aveva bisogno di una rinfrescata, vogliamo proseguire il cammino verso una gestione più mirata, consapevole ed efficace delle risorse (economiche e non) comunali – affermano gli assessori Bertocchi e Ticciati –  dando priorità e valorizzando l’integrazione e la collaborazione tra singole associazioni, riscoprendo e rinnovando l’importante ruolo di coordinamento delle consulte come organismi in grado di mettere insieme soggetti autonomi, indipendenti, progettando obiettivi comuni e condivisi. Una sfida ambiziosa che riteniamo un territorio ricco come il nostro, dal punto di vista sociale, culturale e sportivo debba affrontare, cercando di dare continuità e concretezza alle iniziative che si mettono in campo e alla vita stessa delle Associazioni”.

Nel corso della riunione è stato fatto il punto su criticità e problematiche che non mancano, basti solo pensare ai tempi difficili che viviamo e alla consistenza numerica delle associazioni nel comune, una settantina, che rappresentano una realtà ricca e complessa che richiede per sua natura un’attenzione particolare.  La riunione ha anche messo in luce e cercato punti di condivisione sugli indirizzi che l’amministrazione comunale di Campiglia Marittima intende sollecitare e suggerire alla propria comunità e ai soggetti che ne fanno parte.

Quando si tratta di contributi pubblici la trasparenza e la chiarezza sono criteri primari, quindi da ricordare che le modifiche al regolamento della concessione dei contributi hanno posto l’accento su:

L’obbligatorietà per l’associazione di presentare un bilancio preventivo e di rendiconto ad inizio anno (nel caso essa sia in piedi da più di un anno); l’obbligatorietà della presentazione di un piano di attività almeno annuale (massimo triennale) che descriva le linee guida, la mission dell’associazione, le iniziative da mettere in campo ad eccezione di quelle straordinarie legate ad eventi particolari o a necessità specifiche; la suddivisione nel regolamento tra settore sociale, settore sportivo, settore culturale facendo diretto riferimento alle relative consulte, richiamando al prezioso lavoro di coordinamento e gestione che le consulte devono svolgere sul territorio per creare relazioni tra le attività delle singole associazioni; la finalità dell’associazione e delle singole iniziative dovrà essere onlus o di beneficenza, sostentamento dell’associazione, di tipo istituzionale. La priorità sarà data a iniziative e progetti “di rete”.  Infine, il contributo comunale si intende sia come attribuzione di risorse economiche sia come prestito di manodopera comunale e/o attrezzatura di proprietà dell’Ente. Il partenariato su singole iniziative o progetti sarà subordinato all’essere in linea con gli indirizzi dell’Amministrazione Comunale e valutato nel merito da sindaco e giunta.

Scritto da il 1.11.2015. Registrato sotto cronaca, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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