MALTEMPO IN VAL DI CORNIA: LE OPPOSIZIONI FANNO IL PUNTO
Piombino (LI) – Pubblichimo alcune notizie e commenti a distanza di due giorni dalla forte ondata di maltempo che ha fatto moplti danni in Val di Cornia.
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M5S: TERRITORIO, MALTEMPO E PREVENZIONE: CONSIDERAZIONI E CHIARIMENTI
Quanto sia vulnerabile il nostro territorio, ormai è cosa nota che chiama in causa la pianificazione territoriale e forse un cambiamento climatico inaspettato, ma tutto questo non deve farci dimenticare che esiste anche un problema di mancata manutenzione della rete di drenaggio delle acque di scolo.
Quello della fine di ottobre è stato un evento piovoso che ha provocato disagi, crolli, allagamenti, interruzioni di strade, colate di fango e detriti, ma che ha messo in evidenza anche troppi ed estesi ristagni dovuti al difficoltoso deflusso delle acque superficiali.
In questi frangenti prevale una sorta di frenesia dettata dell’emergenza, eppure non si dovrebbe dimenticare che queste difficili situazioni sono anche l’occasione per riconoscere i punti di difficile drenaggio delle acque superficiali e per trovare le soluzioni per rimuoverli. Detto questo, chiediamo se esiste un censimento delle criticità della rete scolante del territorio comunale, se esiste un piano per rimuoverle, quali sono gli interventi previsti dal Consorzio di Bonifica della Val di Cornia per mettere in sicurezza il territorio del Comune di Piombino e in che tempi prevede di realizzarli.
MOVIMENTO 5 STELLE PIOMBINO
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SEL: DOPO IL MALTEMPO CI RIMANE SOLO LO SCONFORTO
Ma anche la rabbia e l’incredulità verso quanti continuano a credere a ciò che viene loro viene raccontato. E’ questo il commento della lista civica “Un’Altra Piombino” vicina a SEL.
«Dopo 20 anni di prese in giro e di promesse sistematicamente disattese sulla nuova strada d’accesso a Piombino, dopo progetti faraonici venduti come fuochi d’artificio alla città, balletti di milioni che facevano venire i capogiri, “modelli Piombino” rivisitati in varie salse, futuri splendidi splendenti, siamo arrivati al presente come nella storia del pastorello che si sveglia e vede cadere a terra la famosa ricottina. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio De Vicenti , nella videoconferenza a margine dell’incontro di martedi 26 ottobre all’hotel Phalesia, ha dichiarato che la SS398 è fuori dal planning della Tirrenica (del reso lo sapevamo già), che ci sta lavorando la presidenza del consiglio, che si impegna a trovare le risorse, così come si impegnerà a trovare una soluzione rispetto al problema dei costi per l’approvvigionamento energetico. Insomma, ancora punto e a capo. Ancora impegni e niente di più. I soldi per lo stretto di Messina e per le grandi inutili opere, quelli si, li trovano e subito.
Nei quattro accordi, spacciati come “virtuoso modello Piombino” e sospesi lì, in aria, come sepolcri imbiancati senza uno straccio di cronoprogramma che possa renderli concretamente operativi, non c’è traccia della vitale opera infrastrutturale. E senza andare a scomodare i milioni investiti nel porto di Piombino, abbiamo visto in questi giorni quale sarebbe stata l’importanza della strada di accesso: la virtuosa Piombino tagliata fuori dal mondo. Avete pensato a un’emergenza? E anche senza emergenza, avete pensato alle provette di laboratorio bloccate, agli spostamenti di utenti di una rete ospedaliera virtuale? A persone che aspettavano interventi o esami diagnostici o visite programmate magari da mesi? E poi, non ci dobbiamo porre alcuna domanda sullo stato di manutenzione del nostro territorio? Sulla fragilità e l’erosione di un sistema di coste lasciato all’incuria? Questi disastri si possono prevenire, monitorando il territorio, tenendo puliti i canali e gli scoli dell’acqua. Ora non vanno lasciati soli quanti hanno subito danni in questa alluvione, soprattutto chi abita nelle campagne e gli agricoltori.
Verranno messi a gara 53 milioni per sostenere la reindustrializzazione e la diversificazione, ma si scopre che non si sono terreni sufficienti e che i pochi sono da ancora da bonificare. Veniamo a sapere che il problema, vitale, dell’abbattimento dei costi energetici è ancora tutto in alto mare. Fino a quanto vogliamo continuare a riempirci la bocca di successi e attese fiduciose? Governare un territorio, oggi non richiede più nè lungimiranza nè capacità di programmazione: richiede solo capacità di parlare e promettere, far girare un pugno di milioni (sempre i soliti, tra l’altro) davanti agli occhi della gente, saper gestire slides, accomodare il qui e ora mettendo pezze in qua e in là, soprattutto non rispondere mai dei propri errori e delle proprie incapacità amministrative».
Un’Altra Piombino
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PIOMBINO: MALTEMPO. DANNEGGIATE MOLTE TOMBE AL CIMITERO
Oltre un centinaio i tumuli danneggiati: operai e Comune all’opera.
Oltre un centinaio di tombe del cimitero danneggiate dal maltempo. Le piogge di questi giorni hanno fatto sprofondare soprattutto quelle nuove, dove il terreno è più morbido, e altre meno recenti. In maggioranza però si tratta di tombe semplicemente intelaiate e senza sepoltura in marmo. Da ieri una squadra di 6 operai della ditta Edil2, incarica dal Comune, sta lavorando per ripristinare la situazione, in considerazione anche delle festività 1° e del 2 novembre durante le quali un gran numero di persone si recherà al cimitero per far visita alle proprie persone care. Gli operai dovranno spianare il terreno riempiendo con la terra i vuoti che si sono venuti a creare e rimettendo in equilibrio la tomba.
“Il Comune si sta muovendo per risolvere il problema – afferma l’assessore ai lavori pubblici Claudio Capuano – Gli operai stanno lavorando sui campi colpiti dagli effetti del maltempo, cercando di sistemare il maggior numero di sepolture possibile. Da parte nostra c’è tutta la volontà e la premura nel risolvere quanto prima una situazione molto spiacevole, soprattutto per i familiari.”
I lavori continueranno anche sabato e lunedì, quando è previsto il ripristino di tutte le tombe. Insieme alle sepolture, ad essere danneggiato nella giornata di mercoledì è stato anche il tetto della chiesina, sempre all’interno del cimitero, che è stato però immediatamente riparato.
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DANNI AL PARCO DI BARATTI E AL MUSEO DEL CASTELLO PER IL MALTEMPO
L’ondata di maltempo dei giorni scorsi ha creato notevoli danni e disagi in tutta l’area di Baratti e purtroppo, al momento, non è possibile aprire al pubblico il Parco archeologico di Baratti e Populonia che questo fine settimana resterà chiuso sia sabato 31 ottobre che domenica 1 novembre.
Gli archeologi e gli operatori della Parchi Val di Cornia SpA stanno intanto proseguendo nei sopralluoghi per verificare le condizioni strutturali dei monumenti. E’ evidente che molto sarà il lavoro da fare per togliere il fango che ricopre tombe, percorsi e aree archeologiche. Proprio per questo è intenzione della Società organizzare appena possibile delle giornate di intervento #sulemanicheperbaratti per rimuovere il fango con l’aiuto di tutti coloro che vorranno dare il loro contributo. L’invito è a seguire i social della Parchi che riporteranno in tempo reale le modalità di svolgimento delle giornate.
Anche il Museo del Castello e delle Ceramiche Medievali, nel cuore del centro storico di Piombino, dove era previsto per domenica 1 novembre l’evento per i bambini „Halloween al Castello“, non è stato risparmiato dal temporale e ha subito gravi danni dovuti ad un fulmine. Il Castello sarà dunque chiuso nel fine settimana e l’evento sarà spostato al Museo archeologico del Territorio di Populonia, sempre nella giornata di domenica 1 novembre dalle 10 alle 17.
L’invito per i bambini a presentarsi mascherati è solo spostato di location. Ogni bambino che arriverà in maschera al Museo riceverà caramelle e un ricordo della giornata e avrà la possibilità di incontrare il fabbro Fabio Gonnella che svelerà i segreti del suo antico mestiere e guiderà i bambini nel tiro con l’arco.
Essendo la prima domenica del mese, la Parchi Val di Cornia SpA aderisce all’iniziativa “Domenica al Museo”. Per l’intera giornata il museo sarà quindi visitabile gratuitamente.
Stralcio: ” Governare un territorio, oggi non richiede più nè lungimiranza nè capacità di programmazione: richiede solo capacità di parlare e promettere, far girare un pugno di milioni (sempre i soliti, tra l’altro) davanti agli occhi della gente, saper gestire slides, accomodare il qui e ora mettendo pezze in qua e in là, soprattutto non rispondere mai dei propri errori e delle proprie incapacità amministrative.” Si ma con le parole e le promesse, (e la disinformazione che ne consegue) da sempre, si raccattano tanti bei voti e con quelli si tira avanti a mantenersi le poltrone, tutto il resto è noia.
Ricordo male, o i Consorzi di Bonifica, oltre a prendere (più o meno legittimamente) i soldi dalle tasche dei cittadini, dovrebbero fare anche qualcosa per il territorio?
C’è qualcuno che ha il coraggio di ricordarglielo, o si tratta di un reato di lesa maestà ?