MALTEMPO: FACCIAMO IL PUNTO SUI DANNI IN VAL DI CORNIA
Val di Cornia (LI) – La bomba d’acqua di pioggia e grandine che ha colpito il 28 e 29 ottobre il territorio della Val di Cornia ha provocato grandissimi disagi causati dall’abbondanza di acqua caduta in poche ore. Dalle 8.30 alle 15 del 27 ottobre si sono registrati quasi 200 mm di acqua in alcune zone della Val di Cornia, e i danni, come nella zona di Baratti dove è venuto perfino giù un ponticello della strada di accesso, sono stati ingenti.
Oggi è comunque partita la lettera congiunta dei Comuni di Campiglia, San Vincenzo e Piombino alla Regione, con la quale si chiede il riconoscimento dell’emergenza regionale, perché i danni sono stati davvero tanti.
Gli archeologi, i tecnici e gli operatori della Parchi Val di Cornia SpA stanno proseguendo nei sopralluoghi per verificare le condizioni strutturali dei monumenti, ma è evidente che molto sarà il lavoro da fare soprattutto per togliere il fango che ricopre tombe, percorsi e aree archeologiche e per ricostruire percorsi di visita e recinzioni. Da una prima sommaria stima, i danni sono da quantificare in circa € 150.000,00.
Dai sopralluoghi è emerso che, in generale, le strutture dei monumenti all’interno del parco non hanno avuto danni rilevanti. Le principali criticità riguardano la via della Romanella, che è stata letteralmente devastata lungo tutto il suo percorso e che presenta in alcuni tratti voragini anche di un paio di metri, e gli edifici industriali, dove sono crollati tratti di mura antiche. Nello specifico, nell’area industriale due edifici sono stati interessati dal distaccamento di ampie porzioni murarie.
Nell’area dell’Acropoli non si registrano fortunatamente danni importanti alle strutture, se non crolli molto localizzati. E’ da evidenziare tuttavia la presenza di un alto strato di fango in più punti.
Proprio per questo è intenzione della Società organizzare appena possibile delle giornate di intervento #sulemanicheperbaratti per rimuovere il fango con l’aiuto di tutti coloro che vorranno dare il loro contributo.
A San Vincenzo, dove nell’area tra Rimigliano e Baratti si ha avuto il punto più violento della perturbazione meteo, si contano numerosi danni sia a strutture pubbliche sia alle strutture private.
Per quanto riguarda le strutture pubbliche è stato danneggiato lo stabile della Cittadella delle Associazioni, gi edifici scolastici, alcuni dei quali sono stati evacuati nel corso della mattina del 28 ottobre, il palazzetto dello sport, il cimitero comunale oltre ai danni subiti dai sottoservizi pubblici che hanno interessato la rete fognaria bianca e nera in più punti del centro abitato.
Per quanto concerne, invece, le strutture private si sono registrati danni ad abitazioni, cantine, garages, in totale circa una sessantina, sparsi in tutto il territorio comunale, oltre a strutture alberghiere di grandi dimensioni. L’area a sud di San Vincenzo nei pressi di Rimigliano, risulta tuttora in parte allagata.
L’Amministrazione sta raccogliendo, in questi giorni, le segnalazioni di cittadini e aziende, che hanno subito danni più o meno gravi alle loro strutture.
A Piombino in alcune aree si sono verificati dei problemi che sono stati poi risolti, ma dal punto di vista viabilistico, la zona più colpita è Baratti, dove è stata chiusa la strada di accesso all’area per frana e danni anche a tutte l’area costiera compreso il porticciolo.
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