PIOMBINO: COMUNI COSTIERI PER LA REVISIONE DEL DEMANIO MARITTIMO
Piombino (LI) – Si è svolta oggi nella sala consiliare del comune di Piombino una riunione operativa sul demanio marittimo convocata da Anci tra i 34 comuni costieri della regione toscana: Un argomento di grande attualità, che vede i sindaci costieri in prima fila per elaborare una proposta da condividere con la Regione, in vista della ricognizione delle fasce costiere (da completare entro la fine dell’anno) e di un piano organico di revisione delle zone. Presenti alla riunione rappresentanti dei comuni di Monte Argentario, Cecina, Vecchiano, Scarlino, Pietrasanta, Capalbio, Rosignano Marittimo, Grosseto, Camaiore, Pisa, Forte dei Marmi, Castiglion della Pescaia, Follonica, Orbetello, Castagneto Carducci.
I lavori, coordinati dal sindaco di Piombino in qualità di responsabile Anci Toscana per l’Ambiente Massimo Giuliani e dal sindaco di Castiglion della Pescaia e responsabile del settore Politiche del mare Giancarlo Farnetani, hanno messo a fuoco le principali problematiche di interesse dei Comuni, in particolare riguardo la proposta della Regione sui canoni demaniali e sul tema dell’applicazione della direttiva Bolkestein. Obiettivo condiviso, arrivare ad una proposta che dia un nuovo e più adeguato ordine alla gestione amministrativa del settore.
In base al cosiddetto “Decreto enti locali” entrato in vigore nell’agosto scorso, le Regioni, entro la fine dell’anno devono operare una ricognizione delle fasce costiere per una revisione organica delle zone di demanio marittimo. Fondamentali pertanto i contributi che i Comuni costieri porteranno alla discussione in questione, all’interno della proposta che verrà formulata dalla Regione al termine del percorso.
Nel suo intervento il sindaco Giuliani ha rimarcato l’importanza di questo incontro e della costituzione del gruppo di lavoro interdirezionale tra Regione Toscana e Anci in merito alla ricognizione delle fasce costiere.
“Il gruppo di lavoro – ha detto Giuliani – è chiamato a operare, a seguito della normativa nazionale, con tempi ristretti sulla ricognizione delle fasce costiere, con una necessaria rivisitazione degli articoli 32 e 35 del codice di navigazione”.
In sostanza, rispetto all’articolo 32, vi è la necessità di verificare la rispondenza della linea costiera che definisce le zone di demanio marittimo, il cosiddetto “dividente demaniale” mentre, in merito all’articolo 35, si tratta di proporre sulla base della nuova e aggiornata zonizzazione le aree da verificare ai fini di una possibile “sdemanializzazione”.
“L’incontro odierno – ha concluso Giuliani – si inserisce in un momento particolarmente delicato, ossia l’attesa udienza dibattimentale della corte di giustizia europea del prossimo 3 dicembre in merito alla richiesta di di proroga delle concessioni demaniali fino al 2020.”
Nel dibattito che ne è seguito amministratori e tecnici presenti hanno evidenziato anch’essi, tra le varie questioni, la complessità e le criticità di un percorso così breve nella ridefinizione del demanio nella costa toscana e paventato il rischio di una contrazione degli investimenti nel settore in caso di mancata proroga delle concessioni balneari al 2020 da parte della Corte di giustizia europea.
In tal senso il gruppo di lavoro ha definito un percorso, un vero e proprio cronoprogramma, che vedrà il susseguirsi di incontri istituzionali e tecnico-operativi in vista dell’approvazione tra il 14 e il 15 dicembre della deliberazione della giunta regionale.
Il prossimo appuntamento tra comuni costieri è fissato il 2 dicembre a San Vincenzo. In quella sede la consulta formulerà una prima ipotesi di proposta per la giunta regionale.
Ma non vi vergognate a sdemanializzare?
Maledetta lobby di parassiti.