PIOMBINO: DA LUNEDI’ IL PRESIDIO PER SALVARE LA SIDERURGIA
AGGIORNAMENTO: Piombino (LI) – lunedì 16 novembre davanti il consiglio di fabbrica ex lucchini portineria centrale dalle ore 15 in poi, si terrà un presidio organizzato dal Coordinamento Fabbriche di Rifondazione Comunista, con il sostegno del gruppo di minoranza sindacale e del Camping CIG, al quale è invitata tutta la cittadinanza. L’invito è particolarmente rivolto a operai, negozianti, cassintegrati, disoccupati e inoccupati, e lavoratori dell’indotto.
Al termine dell’articolo un commento delle associazioni Ruggero Toffolutti contro le morti sul lavoro, Restiamo Umani, Lavoro Salute Dignità e Legambiente sulla situazione dentro e fuori lo stabilimento.
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BASTA CON LE PROMESSE, TORNIAMO A LOTTARE
Il Coordinamento Fabbriche di Rifondazione Comunista di Piombino, come già annunciato, invita tutta la cittadinanza, operai, negozianti, cassintegrati, disoccupati e inoccupati, lavoratori dell’indotto ad un presidio che si terrà il giorno lunedì 16 novembre davanti il consiglio di fabbrica ex lucchini portineria centrale dalle ore 15 in poi.
Il Coordinamento Fabbriche PRC vuole sostenere il Consiglio di Fabbrica e sollecitarlo a mettere in moto iniziative di lotta che mobilitino i lavoratori e la città in difesa del lavoro e che portino ad un vero movimento di operai e cittadini che faccia uscire il territorio dal vicolo cieco in cui è stato portato dal PD, dalle istituzioni, Sindaci di Piombino, Presidente Rossi, sottosegretario Onorevole Velo che hanno dispensato fino ad oggi solo vuote promesse.
Basta con le bugie, basta con le passerelle, il destino della siderurgia piombinese deve tornare nelle mani dei lavoratori e il cdf deve farsene carico sapendo che avrà il nostro sostegno.
Rifondazione Comunista
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CAMPING CIG: QUESTE LE NOSTRE PROPOSTE
«Raccogliendo l’Invito che il Coordinamento fabbriche Prc ha rivolto a tutti, lunedì 16 novembre, a partire dalle 15, saremo davanti alla nostra storica sede del CdF, sul piazzale della portineria centrale Aferpi, mentre all’interno si svolgerà la riunione delle Rsu con i dirigenti sindacali nazionali: invitiamo lavoratori e lavoratrici a fare altrettanto.
Ci saremo per ribadire i nostri obbiettivi e confrontarci con i sindacalisti. All’ultima assemblea di ottobre, gli impegni presi davanti ai lavoratori da FIOM FIM e UILM erano ben chiari: in assenza di concreti segnali positivi da parte di Cevital, si sarebbe dovuti passare alla mobilitazione forte. Noi riaffermiamo che quell’impegno va rispettato, nonostante il pesante ritardo accumulato, e che l‘assemblea generale unica di tutti i lavoratori, indotto incluso, deve essere convocata al più presto per preparare democraticamente al meglio la mobilitazione stessa.
Mentre nubi sempre più minacciose si addensano sulla Magona, il futuro delle acciaierie – e del territorio! – va chiarito mettendo alle strette Cevital-Aferpi circa la qualità industriale e la tempistica dei suo progetti, altrimenti si rischia un nuovo fallimento a breve, dopo le Partecipazioni statali, Lucchini e Severstal. Occorre verificare a fondo pure la qualità della produzione agroindustriale Cevital (biodiesel), affinché non passi ancora una volta in secondo piano l’indispensabile riconversione ecologica della nostra industria, accompagnata dalle bonifiche, con annessi posti di lavoro, a salvaguardia sia dell’occupazione che della salute di tutti. Scambiare posti di lavoro con inquinamento significherebbe illudersi che quei posti di lavoro abbiano un futuro. Al contrario, così si metterebbe a rischio la salute dei lavoratori e delle popolazioni (v. amianto), e si entrerebbe in contraddizione insanabile con la tanto auspicata diversificazione economica (agricola, turistica…).
Passeranno fino a 4-5 anni, prima di avere in marcia l’insieme delle attività preannunciate da Cevital. Noi riproponiamo fermamente la necessità di un piano straordinario a sostegno di tutti i lavoratori dipendenti e autonomi in difficoltà, tanto impegnativo quanto necessario, il quale preveda:
- prolungamento degli ammortizzatori sociali e disponibilità del TFR
- quando Cevital-Aferpi tornerà ad assumere, devono rientrare al lavoro per primi i lavoratori e le lavoratrici monoreddito, con figli a carico, con mutuo o prestiti da pagare;
- è indispensabile un piano straordinario di sostegno al reddito di quanti – lavoratori dipendenti e autonomi – sono senza lavoro, in Cig…, mediante consistenti riduzioni di tasse e tariffe (TARI, IMU, TASI…)
- per i lavoratori in difficoltà, è fondamentale ritrovare la dignità del lavoro e continuare ad essere fonte di ricchezza per un territorio che necessita di manutenzione straordinaria, ancor più dopo le recenti, disastrose piogge. A tale scopo va chiesto al governo di emanare provvedimenti straordinari per garantire un’integrazione pari a circa il 20 %, della busta paga dei cassintegrati disponibili e attivare così, per molti lavoratori, forme di lavori socialmente utili, aggiuntivi e non sostitutivi di posti di lavoro in essere.
Indichiamo tre leve su cui agire per ottenere risultati concreti dall’azienda e chiediamo che sindacati e istituzioni su queste leve agiscano con una determinazione finora tutta da dimostrare: la pur necessaria riduzione delle tariffe elettriche industriali, nonché la durata delle concessioni delle aree portuali (tanto care a Cevital che le ha richieste per… mezzo secolo) devono essere graduali e subordinate all’effettivo stato di avanzamento degli investimenti in siderurgia; infine, finché non si colerà acciaio dal nuovo forno elettrico, nessun macchinario impianto attrezzatura deve lasciare Piombino per essere trasferito altrove».
Gruppo di minoranza sindacale-Camping CIG
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ASSOCIAZIONI: DEVE INTERVENIRE IL GOVERNO SULLA SIDERURGIA
La votazione e il dibattito del Consiglio Comunale il 3 novembre, sul documento che 4 associazioni piombinesi hanno proposto, richiedono riflessioni e chiarimenti. Le associazioni hanno inteso proporre un documento alle forze politiche e all’amministrazione comunale, maturato nelle due iniziative, peraltro molto partecipate, del Perticale e di Palazzo Appiani. I temi ritenuti dalle 4 associazioni importantissimi, sono stati bocciati o meglio, il documento è stato bocciato e, temi fondamentali come la tutela della sicurezza e dell’ambiente, i sostegni alle famiglie in difficoltà, le prospettive per un territorio che per anni, ormai è certo, dovrà sostenere enormi sacrifici, non sono stati ripresi nel documento di maggioranza, neppure per negarli.
Per chiarire sui contenuti: PD e Amministrazione comunale ritengono che il Governo non debba intervenire nella siderurgia nazionale con una politica industriale? Non vanno ricercati interessi comuni fra i vari siti produttivi e con i numerosi utilizzatori, coinvolgendo il mondo della ricerca, spezzando la rivalità fra territori ricercando le sinergie e ricollegando le filiere produttive dalle materie prime fino alla commercializzazione e i servizi collegati? Noi riteniamo che ogni realtà non debba viaggiare per conto suo, affidandosi ciecamente ai vari salvatori della patria.
Poniamo anche in prima evidenza la questione della sicurezza nei luoghi di lavoro in questa fase di trasformazione radicale e di “efficientamento” dell’apparato produttivo.
Il governo deve varare misure straordinarie, oltre a quelle vigenti, per sostenere il reddito, di chi ha perso il lavoro e si trova in condizioni di forte difficoltà. Dal voto della maggioranza si deduce invece che non interessa allargare l’istituto dei lavori socialmente utili, adeguatamente retribuiti, a favore del territorio, soprattutto dopo il nubifragio. E poi è o non è indispensabile la riconversione ecologica della nostra industria, accompagnata dalle bonifiche, a salvaguardia sia del posto di lavoro che della salute di tutti lavoratori e cittadini ?
Peccato che nessun membro delle forze di maggioranza del nostro Consiglio Comunale sia riuscito a cogliere e a condividere, magari solo in parte, le nostre proposte scambiando il nostro per un documento a cui contrapporsi.
Ringraziamo invece le minoranze che hanno colto lo spirito propositivo con cui ci siamo mossi. La nostra iniziativa è forse stata vista come un’indebita ingerenza o addirittura, in modo del tutto strumentale, come un attacco politico all’amministrazione, oppure siamo di fronte ad un rifiuto dei temi proposti? In entrambi i casi niente di più sbagliato. La trasparenza e la partecipazione non sono valori a corrente alternata.
Ai sindacati: già il 5 ottobre non esitarono ad accusare le nostre associazioni di essersi schierate contro l’altoforno, ma dimenticarono di averlo loro stessi accantonato in favore del preridotto, e di avere subito per mesi le devastanti oscillazioni di Cevital in materia.
Le associazioni:
Ruggero Toffolutti contro le morti sul lavoro,
Restiamo Umani,
Lavoro Salute Dignità,
Legambiente