EDITORIALE: QUESTO PD CONFONDE PARTITO ED ISTITUZIONI
L’EDITORIALE di Giuseppe Trinchini
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EDITORIALE: QUESTO PD CONFONDE PARTITO ED ISTITUZIONI
Corriere Etrusco “numero 126” del 17 novembre 2015.
Che siamo in tempi bui non c’è bisogno di spiegarlo, ma confondere perennemente le istituzioni, che sono di tutti, con il proprio Partito è cosa abbastanza grave e ormai sempre più frequente per il PD in Val di Cornia. Tutto questo ci riporta alla mancata distinzione tra partiti ed istituzioni ed anzi nella pratica alla sostituzione delle istituzioni col partito.
Prima la vicesegretaria del Pd Carla Maestrini parlando dell’organizzazione dei due ospedali di Cecina e Piombino ha affermato essere questo “un progetto nato dal basso attraverso il protagonismo del nostro partito e dei sindaci del territorio”, salvo poi rimbrottare il sindaco di Suvereto Parodi per non voler partecipare a questo processo, quasi a riferirsi, parlando di sindaci della Val di Cornia, solo a quelli targati Pd.
Poi la vicenda del “Documento congiunto sulla sanità”, relativo alla riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale della Zona Sud nel quale si individua un unico presidio organizzato su due sedi firmato, “Per i sindaci della Val di Cornia”, da Rossana Soffritti. Però non risulta che quel documento sia mai stato approvato né dalla Conferenza dei sindaci, che si riunisce il 18 novembre, né dall’ Assemblea dei soci della Società della salute. Dunque nessuno aveva l’autorizzazione a firmare a nome di chi non l’aveva ancora approvato, a meno che naturalmente, fosse sufficiente la sola adesione informale dei sindaci espressi dal PD.
Per concludere, e secondo me più grave in assoluto, la manifestazione organizzata dal Pd il 14 novembre scorso in solidarietà al popolo francese per la strage di Parigi, dove hanno partecipato tutti i sindaci Pd in fascia tricolore insieme al sottosegretario Velo e al segretario Fabiani.
Questa cosa della manifestazione di un solo partito contro il terrorismo non credo abbia precedenti in Val di Cornia. Di fronte a fatti simili le istituzioni tutte organizzano la manifestazione, chiamando a raccolta tutti i partiti, tutti i sindacati, tutte le realtà associative, tutta la cittadinanza. Invece questa volta hanno strumentalizzato perfino un fatto tragico con i sindaci dietro.
Mai vista una cosa del genere. Un tempo sarebbe stato approvato un documento unitario dai capigruppo convocati dal sindaco, sulla base del quale poi sarebbe stata organizzata la manifestazione, come è successo il giorno successivo per quella organizzata a Livorno.
Se va avanti così, potrebbe esserci il rischio concreto di una “deriva oligarchica”, all’amatriciana però.
Giuseppe Trinchini
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CORRIERE ETRUSCO SETTIMANALE N° 126
Siamo in piena dittatura . governo non votato da nessuno,progetti,accordi locali e decisioni prese sempre e solo da un partito.il PD decide come gestire la sanità,chi deve gestirla e come.idem per il lavoro, gli appalti pubblici fino ad arrivare ai rappresentanti di quartiere. Roba da tempi di ventennio fascista. E poi si definiscono democratici. Ma con quali voti e di chi sono al governo?? E a livello locale come si permettono di ignorare le sentenze del TAR? Signori l’unica speranza viene dal nostro prossimo Voto(se mai ci saranno elezioni)/o dalla magistratura.
Se pensiamo che il PCI, poi DS, poi PD etc. nella nostra cara Val di Cornia, dal dopoguerra in poi ha conosciuto un solo risultato elettorale, quello quasi plebiscitario, della maggioranza assoluta, a volte con percentuali sopra il 60%, si capisce come i “partitanti” si siano sempre arrogati il diritto assoluto di comandare, in primis sull’onda della mentalità che si era formata nelle scuole di partito frequentate in Russia o alla sede centrale di Roma, tuttora attiva. Per loro è normale sentirsi padroni della cosa pubblica, è una “formula mentis”, non gli passa nemmeno per l’anticamera del cervello che ci possano essere altre forze politiche, che non siano ad essi asservite o satelliti, che possano pensarla diversamente. Per loro esiste un solo pensiero, il “pensiero unico”. Fate caso a come si preoccupano, anzi si arrabbiano, quando perdono voti, o non possono essere loro stessi a comandare come nella faccenda dei quartieri. Per loro è impensabile accettare serenamente una sconfitta alle elezioni, come ad esempio a Livorno. Sono talmente convinti di essere dalla parte della verità assoluta, di incarnare “il verbo” assoluto della politica che in caso di sconfitta elettorale, invece di riflettere serenamente sul fatto che possa esserci un’alternanza di forze politiche, ognuna con il proprio patrimonio di capacità e di valori, MEDITANO E TRAMANO PROPOSITI DI RIVINCITA, come si fa nei confronti, non di una forza che ha il giusto diritto di rappresentare idee e progetti diversi, ma, SEMPLICEMENTE COME SI FA CONTRO UN NEMICO, PERCEPITO COME PERICOLOSO ANTAGONISTA, da denigrare e svalutare.Leggete con attenzione i loro comunicati politici e apparirà chiaro come il loro pensiero sia condizionato da questa mentalità aberrante. Seppure in maniera più violenta, ma simile, questo è il pensiero di tutti i regimi totalitari. (Anche nell’ISIS si ragiona così). Il fatto è che loro ci SONO COSÌ DENTRO A QUESTA MENTALITÀ CHE NON SE NE RENDONO CONTO, per loro è normale che sia così, e questa è la cosa grave e oppressiva per tutti i cittadini.
È tutto vero ma grazie al cielo abbiamo un cervello e non siamo poi così stupidi. Basta non votarli vasta metterli alle strette come andrebbe fatto con giuliani, basta mandarli a casa e affrontarli anche a brutto muso,basta fare esposti alla magistratura e denunciare le portate che fanno e il loro dominio crolla.siamo noi cittadini ad avere il potere ,se sono li da 40 anni la colpa 3 solo nostra e di chi ce li tiene . alle prossime elezioni devono sprofondare.