AFERPI: NUOVO RINVIO AL 30 NOVEMBRE, CONFERMATO LO SCIOPERO
Piombino (LI) – Dopo l’incontro di giovedì scorso per la situazione dell’Aferpi, una nuova riunione al ministero dello Sviluppo economico è stata fissata per il 30 novembre prossimo in cui si attende dall’azienda il piano degli interventi. All’incontro, con l’amministratore delegato di Aferpi, Fausto Azzi, parteciperanno, il 30 novembre oltre ai rappresentanti sindacali, anche quelli delle istituzioni, compresa la Regione Toscana.
L’incontro di giovedì è stato dunque interlocutorio, visto che era assente anche il ministro Federica Guidi, e le parti si sono confrontate alla presenza di Giampiero Castano, responsabile dell’unità di gestione vertenze del ministero dello Sviluppo economico, che ha seguito fin dall’inizio la vertenza Lucchini.
Già nei giorni scorsi il presidente della Regione Enrico Rossi ha incontrato l’amministratore delegato Azzi ricevendo assicurazioni sul futuro dell’azienda e garantendo che per il 30 sarà in grado di fornire un piano specifico degli interventi.
Al ministero inoltre sarà prossimamente convocato anche un tavolo per fare il punto sui costi dell’energia che pesano sul complesso industriale. Questione che interessa non solo Aferpi, ma nell’immediato in modo particolare la Magona-Arcelor. Confermato lo sciopero già annunciato dai sindacati per il 2 dicembre prossimo.
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MINORANZA SINDACALE: ANCORA UN RINVIO, ANCORA PROMESSE, FILM GIA’ VISTO
«Come al gioco dell’ oca, si ritorna al punto di partenza , apprendiamo dalla stampa che l’incontro al Mise, già fissato per il 20 , è stato rinviato al 30 novembre, naturalmente con le solite rassicurazioni dei sindacati locali. Ancora un rinvio , ancora promesse, ancora parole, ancora l’ennesima replica di un film già visto. Ma come sarà possibile dopo l’incontro del 30, in tempi così ristretti, organizzare una vera mobilitazione comprensoriale per il 2 dicembre? Oppure, è già nel conto di revocare la mobilitazione stessa, magari accettando il piatto di lenticchie di qualche decina di rientri e qualche intervento marginale in fabbrica?
E’ indispensabile invece una vera, importante mobilitazione comprensoriale, la quale va preparata adeguatamente da subito, nei luoghi di lavoro, nel territorio, con gli studenti, i lavoratori autonomi, quelli pubblici, dell’indotto… Proponiamo perciò che lo sciopero con manifestazione sia anticipato a una data prima del 30 novembre e adeguatamente preparato, per dare più forza ai lavoratori e ai sindacati durante l’incontro del 30, e che siano i lavoratori e le lavoratrici a decidere in merito in un’assemblea unica, aperta all’indotto, da convocare d’urgenza, anche come primo, concreto atto di protesta.
Un’ultima cosa, molto importante: non vorremmo che il rinvio dell’incontro al 30 fosse da imputare al fatto che nei prossimi giorni il patron di Cevital partirà per una nuova missione in Brasile, per l’ipotesi di spostare gli impianti siderurgici di Piombino in quel Paese. In base all’esito del viaggio, si muoverà di conseguenza su Piombino: secondo fonti ben informate, alcune ditte locali sarebbero già state incaricate di smontare parte degli impianti funzionanti per trasferirli appunto in Brasile.
Noi ribadiamo invece che nessun impianto deve lasciare lo stabilimento piombinese finchè il nuovo forno elettrico non avrà cominciato a colare acciaio».
Gruppo Minoranza Sindacale-Camping CIG
Ma quale forno??? Anzi..quali fornì..perché i cari politicanti PD venditori di fumo insieme ai sindacati dissero che erano 2 i fornì elettrici.uno funzionante nel 2016 e uno più avanti. Ma l avete capito i no che il PD fa propaganda elettorale 365 giorni l anno o no??