PIOMBINO: I VIGILI SONO SENZA MANETTE E IL CONSIGLIO COMUNALE E’ SFASCIATO
Piombino (LI) – Siamo arrivati a quelli che in gerco cinematografico si chiamano “Titoli di coda”. Maggioranza e opposizione ora vivono da “separati in casa” nello stesso Consiglio Comunale delegittimandosi a vicenda. E ovviamente la colpa, come in tutti i divorzi, è dell’altro.
Ovviamente chi guida la maggioranza ha le responsabilità maggiori, insite nel suo stesso ruolo ma, come diceva la mia povera nonna, per litigare bisogna essere in due.
Ora di sicuro tutte le posizioni si irrigideranno, la magistratura “entrerà” per la quarta, quinta, sesta volta tra i banchi del consiglio comunale, e il partito di maggioranza non potrà farla tacere all’infinito votando contro a tutte le sentenze del TAR, oppure opponendosi strenuamente su tutto “tanto l’avvocato lo pagano i contribuenti”.
Un brutto clima politico si sta avvicinando a Piombino, e che temiamo si sommerà alla crisi economica che di sicuro picchierà duro di qui alla fine di questa legislatura.
Come finirà per Piombino non lo so, ma cari politici, ricordatevi che è l’ora di farla finita di fare le vergini nel casino. Perché di mezzo ne va la vita di tutti i piombinesi.
Giuseppe Trinchini
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M5S: I VIGILI SENZA MANETTE… E NON CI FIDIAMO PIU’ DEL PD
I nostri Vigili Urbani sono dotati di una pistola, ma non delle manette. In un momento come questo, in cui sono aumentati i furti nelle abitazioni, i nostri Vigili non sono forniti dei dovuti strumenti per esercitare le loro funzioni, non solo per la sicurezza dei cittadini, ma anche per l’incolumità dei Vigili Urbani stessi. Durante il Consiglio Comunale di ieri abbiamo proposto di dotare i Vigili Urbani che operano sul nostro territorio di manette. Ci stupiamo che fino ad oggi non ne siano stati forniti al contrario dei Vigili Urbani dei Comuni limitrofi.
A seguito della nostra proposta il PD ci ha chiesto di ritirare la mozione in quanto, pur essendo d’accordo sul concetto, non avrebbero avuto il tempo necessario per confrontarsi tra loro e con l’assessore di riferimento. Avremmo potuto ritirare la mozione per ripresentarla nel prossimo Consiglio Comunale con la speranza che la maggioranza del PD votasse favorevole alla nostra proposta.
Ma possiamo fidarci di un PD che su nostra richiesta promette di discutere in Commissione la costituzione di una Commissione di Controllo e Garanzia, a tutela del lavoro delle minoranze, e che dopo 7 mesi non solo non convoca tale Commissione, ma boccia definitivamente la nostra richiesta?
Possiamo fidarci di un PD che modifica il regolamento sui Consigli di Quartiere, facendo passare tutto questo per interpretazione autentica, e che dopo nostro ricorso, nonostante una sentenza del TAR a nostro favore, decide di votare contro la ratifica dei Consiglieri di Quartiere perché il PD ne è rimasto escluso?
Possiamo fidarci di un PD che pur di non votare una nostra mozione su un’area di sgambamento per cani ne presenta una sua pressoché identica con il solo intento di mettere il cappello politico su una nostra iniziativa?
Ed infine, possiamo fidarci di un PD che boccia la nostra richiesta di destinare i nostri gettoni di presenza, che rifiutiamo regolarmente, alle scuole elementari con l’obiettivo di oscurare una bella azione del Movimento 5 Stelle Piombino?
Scusate, ma di questo PD non ci fidiamo e allora andiamo avanti per la nostra strada. E’ oggettivo che i nostri Vigili non dispongono delle manette ed è oggettivo che il PD ha votato contro la nostra proposta di fornirli di tali strumenti. A questo punto che il PD si prenda le sue responsabilità e ne discuta di fronte ai propri cittadini ed elettori.
MOVIMENTO 5 STELLE PIOMBINO
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PD: Piombino, Maggioranza e minoranza e la città?
Al di là di respingere il tono piuttosto offensivo che puntualmente si ripresenta da parte del M5S su ogni azione del mio partito – commenta Rinaldo Barsotti – vorrei garbatamente replicare a quanto affermato nella nota di oggi a firma di Daniele Pasquinelli in merito soprattutto alla proposta di delibera di una Commissione denominata di “garanzia e controllo” da parte delle cosiddette “minoranze”.
Occorre innanzitutto precisare che il clima che da subito si è rigidamente instaurato in questo consiglio, molto diverso per contenuto e qualità dal precedente, è un clima il cui l’obiettivo dichiarato e puntualmente palesato è soltanto quello di contrastare la maggioranza e di cercare ostinatamente tutto quanto sia potenzialmente sbagliato nella sua azione. Tutto il resto viene in secondo piano, compreso quanto può giovare questo atteggiamento ai nostri cittadini. Tutto questo non aiuta certamente a costruire un percorso a vantaggio della città.
La vicenda dei quartieri, tanto sbandierata come una vittoria voluta e ricercata, offre abbondante testimonianza di cosa intenda il M5S come svolgimento di una politica a sostegno della cittadinanza, col risultato che oggi i quartieri non ci sono, quando con un po’ di buon senso, e soprattutto senso civico e realistico, potevamo tutti assieme scongiurare questa eventualità: ma il M5S voleva i quartieri senza la presenza del PD, questa è la verità.
Ma ritornando sulla proposta di delibera per la costituzione di una commissione di garanzia e sul perché la posizione del mio partito è stata contraria: mi limito a riportare pochi punti che ho avuto modo di relazionare in seduta consiliare (i verbali sono consultabili da chiunque) in rappresentanza del mio partito.
Prima di tutto sgombriamo il terreno dall’ipotesi assurda che il PD non voglia la trasparenza delle proprie azioni. Semmai si guardi altrove quando ad esempio si invoca l’uso dello streaming solo per certe occasioni, ma non quando si discuta del proprio partito. Come possiamo osservare…di quale trasparenza parliamo ?
La trasparenza istituzionale (penso a questa si riferisca quella allusione) è garantita dai passaggi istituzionali previsti e contemplati dalla statuto, dal regolamento e dalla Legge, attraverso i passaggi nelle rispettive commissioni – che ricordo essere quattro più quella delle pari opportunità – oltre alle sedute consiliari e a tutti i passaggi delle varie conferenze dei capi gruppo (di cui lo stesso Pasquinelli fa parte). Almeno questo si potrà condividere.
Inoltre: se non riuscissimo a far lavorare bene questi livelli istituzionali (di cui lo stesso estensore della nota non solo ricopre il ruolo di presidente di un gruppo, ma anche di autorevole vice presidente di una importante commissione, la quarta) come si potrebbe rimediare? Istituendo un’altra commissione che, come si prevedeva in quella proposta di delibera, si sarebbe occupata di tutto? Una commissione che di fatto avrebbe “asfaltato” tutte le altre oggi esistenti? Proprio di tutto si sarebbe occupata (basta andare a leggere quella proposta), ma così facendo che significato avrebbe avuto l’esistenza delle attuali commissioni? Addirittura la Giunta sarebbe stata messa in pesante discussione? La conferenza capi gruppo non avrebbe avuto più il compito di impostare e pianificare le sedute consiliari in quanto surrogata da questa commissione (basta leggere la proposta di delibera agli atti).
Devo anche ricordare che sia la presidenza che la vice presidenza sarebbero andate di diritto alle opposizioni, ma allora era questo il vero obiettivo… Anche perché a questa commissione non sarebbero state assegnate solo alcune e condivise competenze (ipotesi che si sarebbe potuta verificare) ma tutto – proprio tutto – quanto riguarda la vita amministrativa e il governo di questa città. Questo allora era il vero obiettivo: un rovesciamento di fatto del responso elettorale. Che c’entra trasparenza e sfacciataggine in tutto questo? La nostra risposta è stata chiara e netta, oltreché trasparente, a queste condizioni non è possibile accogliere simile proposta, questa sì, indecente.
Sul punto relativo alla pubblicizzazione dei “debiti fuori bilancio per questioni giudiziarie” ritengo che la risposta data dal presidente del gruppo PD sia stata esauriente, esaustiva e soprattutto seria, laddove con una semplicità che tutti possono comprendere, persino i più ostinati detrattori, richiama alla necessaria attenzione verso casi che potrebbero innescare contenziosi interminabili per avere violato, a livello istituzionale, la tutela della privacy. Da qui una giusta prudenza, semmai rimandando a un maggiore approfondimento questa tematica. Dov’è lo scandalo?
La verità è che lo “sfacciato” non va ricercato nel PD, ma in chi a dispetto persino del proprio mandato (che non voglio immaginare sia stato assegnato dai suoi elettori col solo obiettivo del disfattismo a tutti i costi) continua con questo atteggiamento che non si può neppure definire di opposizione perché non è così che un’opposizione seria e responsabile si comporta. La quale, seppure non rinunciando alla difesa delle proprie e legittime ragioni, dovrebbe agire sempre cercando la migliore soluzione, anche mediata se necessario, per gli interessi del proprio elettorato e di tutta la città.
Rinaldo Barsotti – consigliere PD
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Gentile sig. Barsotti,
premetto che non sono un simpatizzante della politica in generale e non parlo come militante di un partito o movimento ma solo come cittadino italiano con un pò di logica. Mi riferisco al suo commento sul Movimento 5 stelle in merito alla vicenda dei quartieri mi permetto di dirle che il suo commento è decisamente arrogante, ci sono delle regole, voi non le avete rispettate quindi dove sta il problema? la responsabilità è solo ed esclusivamente vostra quindi se nei quartieri non ci sono vostri rappresentanti è solo perchè VOI non avete rispettato le regole e ne pagate le conseguenze dove starebbe la responsabilità del 5 stelle?
Io se passo con il rosso mi fanno la multa perchè non hho rispettato una regola voi per quale arcano motivo dovreste essere esentati dal rispetto delle regole?la prego in termini logici di darmi una risposta seria alla mia domanda Per quale motivo se un partito commette un errore o una mancanza tale da essere “punito” da enti appositi non dovrebbe rispettare questa sentenza e per lo più dare la colpa del proprio errore ad un altro partito e/o movimento?
La prego di non rispondermi in politichese ma in italiano la mia è una domanda semplice se io sbaglio per mia colpa perchè non devo essere “punito” e per quale motivo dovrei dare la colpa ad un altro? grazie e buona giornata
Ma è molto semplice, i signori della maggioranza si ritengono da decenni i portatori della sacra, assoluta verità. Ne consegue il “pensiero unico” e la convinzione di essere padroni assoluti di questo comune e dei limitrofi (vedete come sono “infottiti” per la perdita di Suvereto). Il comune è cosa loro, cosa loro e basta, non lo avete ancora capito? E’ una partitocrazia oligarchica e familistica (vedi faccenda Servizio sorveglianza balneare costa est). Non dovete assolutamente contraddirli, ostacolarli, fare qualsiasi tipo di opposizione, solo la supina reverenza e l’adulazione sono consentite .
Vanno mandati a casa .basta discorsi.
Vergogna… vergogna e basta. Chiude tutto in città e qui pensano a tutto eccetto ai problemi dei piombinesi. Vergogna.
Giluiani però alla nuova moglie ha pensato eccome… sembra che l’abbia sistemata bene… anche senza bando di concorso!!!!