PIOMBINO: TORNA LA JINDAL, E ARRIVANO LE BILLETTE
Piombino (LI) – Iniziano a trapelare le prime indiscrezioni dell’accordo traAferpi e Jindal per la fornitura di billette. Come i nostri lettori ricorderanno, la Jindal lo scorso anno doveva acquistare la Ex Lucchini e tenere in funzione i laminatoi, mentre il resto delle aree le avrebbe lasciate libere per altri tipi di investimento. Per questo garantiva solo 800-1000 persone a lavoro, a differenza della proposta di Cevital, che però ha opzionato tutte le aree disponibili, e di fatto ha per l’ennesima volta vincolato il proprio futuro a quello di tutta la città.
L’accordo garantisce continuità di funzionamento per i laminatoi, ed è una delle risposte attese dai sindacati nell’incontro di lunedì 30 novembre a Roma. Oltre a questo, o grazie a questo, visto che l’interesse di Jindal per Piombino pare non essersi spento, dovrebbe essere potenziato, o addirittura raddoppiato il treno rotaie. Ma le due notizie ovviamente non sono sufficienti per scongiurare lo sciopero generale dei metalmeccanici indetto da Fim, Fiom e Uilm per il 2 dicembre, e che ha come obbiettivo il mantenimento delle promesse presentate con il progetto Aferpi, e poi gli ammortizzatori sociali, il costo dell’energia e il pagamento del Tfr ai lavoratori.
Sindacati e operai aspettano notizie ben più concrete: l’aumento della solidarietà in Aferpi, tempi certi per la realizzazione dei nuovi impianti, di cui il forno elettrico è solo una parte, lo smantellamento delle aree e le bonifiche, senza contare i già citati costo dell’energia e pagamento del Tfr ai lavoratori che difficilmente invece troveranno risposta nei prossimi giorni.
Intanto ieri a Roma, un nutrito gruppo piombinese insieme al segretario Luciano Gabrielli, ha partecipato alla manifestazione promossa dalla Fiom, dove il segretario generale Maurizio Landini ha annunciato i risultati delle consultazioni per la piattaforma presentata dal sindacato dei metalmeccanici Cgil sul rinnovo del contratto di lavoro.
Dalle assemblee nelle fabbriche risulta che il 94% dei lavoratori ha detto sì alla piattaforma presentata dalla Fiom. Un chiaro messaggio a Federmeccanica quindi che c’è un sindacato rappresentativo che ha il mandato dei lavoratori, e che ieri sfilava nella capitale per il cambiamento dell’Italia.
Landini è stato chiaro anche sulla legge di stabilità, precisando che la manovra che il governo sta facendo non va bene. La FIOM vuole cambiarla e discutere attraverso una pratica democratica che rimetta al centro i diritti delle persone che lavorano. Landini, ha poi confermato che la manifestazione del sindacato dei metalmeccanici Cgil è anche contro la Legge di stabilità. «Quello che sta varando il Parlamento non ha il consenso del Paese. Questa legge è sbagliata nelle sue misure sul lavoro e sulla scuola e per questo stiamo pensando anche ad un referendum abrogativo».
Ma guarda caso si torna sempre li!!! Ripeto x la 28383373728 volta,il piano jindal era e rimane l unico piano industriale serio .ma in campagna elettorale il PD pur di non perdere voti e poltrone ha promesso con cevital di tutto e di più. Promesse di volta in volta crollate ma non importa.le elezioni sono state vinte e la gente è ancora a casa senza futuro.