PIOMBINO: «PER IL FORNO DUE ANNI E NON PIU’ DI 200 LAVORATORI»
Piombino (LI) – Abbiamo intervistato Mauro Sozzi, Ex dirigente dell’Italsider a partire dagli anni ’80, esperto di siderurgia ora residente a Piombino dopo una vita spesa dietro l’acciaio. Seguirà a breve la video intervista.
1) Cosa significa realizzare un nuovo forno elettrico?
Per realizzarlo, di regola si fa un progetto della relativa acciaieria e uno studio preciso della disposizione degli impianti, in funzione della capacità produttiva che si vuole ottenere mirando all’ottimizzazione del ciclo di lavoro, della salubrità dell’ambiente (fumo e rumore), del massimo utilizzo delle attrezzature e della possibilità di automatizzazione dell’intero processo.
Supponiamo quindi una capacità produttiva del forno (acciaieria) di cinquecento mila Tonn./anno.
Ritengo che sia sufficiente per una tale produzione un forno elettrico da 100 Tonn./colata, che utilizza l’insufflaggio di metano e ossigeno e anche il trattamento e messa a punto dell’acciaio fuori forno.
2) E per quanto riguarda l’acciaieria e gli altri impianti?
Una acciaieria di questo tipo si sviluppa su almeno 160.000 metri quadrati di superficie, di cui almeno quindicimila circa coperti (campate forno, servizi, colate continue, etc.). Poggia su almeno sei campate sulle quali scorrono otto carri-ponte di cui, quello della campata forno, della portata di almeno 150 Tonn. A valle del forno deve essere ubicata la colata continua con la campata billette.
Nelle vicinanze dell’impianto deve essere sistemata la sotto-stazione elettrica con un’adeguata potenza (circa 500 kW per Tonn.) e l’edificio per le cabine di comando di tutto il complesso operativo.
Nell’acciaieria sarà indispensabile anche un impianto per l’abbattimento dei fumi, nonché il relativo circuito di raffreddamento e riciclaggio dell’acqua. Non dovrà mancare un capiente impianto di insilaggio delle ferro-leghe, e di altri materiali di aggiunta, ben automatizzato.
Saranno indispensabili anche due parchi rottame e preridotto, di cui uno coperto, della superficie di 6.000 metri quadrati ciascuno. Tutto un processo computerizzato per la condotta del forno. Senza dimenticare un adeguato collegamento sia ferroviario che stradale con tutti i vari settori dell’impianto.
3) E poi?
Meglio fermarci qui, anche se molti altri sarebbero i punti da evidenziare, con la convinzione di avere dato un’idea abbastanza precisa della “faccenda”. Vogliamo però aggiungere che, tenuto conto dove sembra si voglia costruire l’impianto (ex padule), sarà necessaria anche la massima accuratezza per le fondamenta.
4) Per quanto riguarda i tempi di realizzazione?
Relativamente al tempo necessario per la costruzione di tutta la “cosa”, questo dipenderà, ovviamente, dalla relativa premura dell’imprenditore. Certo è, che tra progetto, toponomastica e lavori, due anni almeno saranno necessari.
5) E quanti posti di lavoro creerà secondo lei il nuovo impianto?
Saranno sufficienti per la gestione di tutto l’impianto non più di 180-200 maestranze.
Giuseppe Trinchini
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CROLLO DEL PREZZO DELL’ACCIAIO La settimana scorsa, molti analisti sostenevano che la quotazione dell’acciaio avesse toccato il minimo storico.
Oggi riscontriamo che il prezzo di acquisto di un laminato è sceso ulteriormente, fino base 270 €/ton.
Questo andamento continua a portare in forte perdita i bilanci delle acciaierie e quindi sfiducia nel sistema finanziario nei confronti del settore. Temo che per Piombino si apriranno scenari dall’esito imprevedibile.
Infatti, 2 fattori negativi si stanno sovrapponendo; la situazione finanziaria della Cevital, con quanto avviene in Algeria e la crisi del settore.
L agonia è lunga ma la morte è sicura!. L ho detto milioni di volte.mi raccomandò alle prossime elezioni continuate a votare PD che vi porta la concordi da smantellare, le navi militari, i 2 fornì elettrici,l area ex icrot bonificata e piena di negozi (città futura) e come ciliegina sulla torta anzi 2 perché sono bravi l ospedale nuovo a riotorto e il raddoppio della 398 .