CAMPING CIG: «DOPO 7 MESI DI AFERPI ANCORA ANNUNCI DAL MISE»
Piombino (LI) – Riportiamo un comunicato integrale di Minoranza SIndacale-Camping CIG sui risultati dell’incontro al MISE del 22 dicembre scorso. Il comunicato fa notare che anche quello di martedì scorso è stato un altro incontro interlocutorio e che l’incontro al Mise e’ servito per indire altre riunioni e per aprire altri tavoli di discussione, in particolare sulla SS398, mentre nessuna novità c’è stata su investimenti, primo forno elettrico o sul destino del TFR. Riportiamo integralmente il comunicato.
«Mentre i lavoratori in CIGS e in CDS vivono una vita di sacrifici e privazioni, continua la storia infinita sul il piano industriale Aferpi, così si potrebbero definire gli innumerevoli incontri che si succedono sul “modello Piombino”, senza che si arrivi mai ad una svolta decisiva che rassicuri davvero i lavoratori e le loro famiglie.
Anche questa volta, sostanzialmente, l’incontro al Mise e’ servito per indire altre riunioni e per aprire altri tavoli di discussioni , nessuna novità sugli investimenti , sull’acquisto del primo forno dei due promessi per una produzione di due milioni di ton di acciaio, sulle bonifiche, sul nostro TFR si continua lo scarica barile per decidere chi lo deve erogare.
In pratica , la palla si butta, di nuovo, in calcio d’angolo poichè non si sa quale gioco attuare ed allora ci si affida alla tattica del prendere tempo , sperando in chissà quale miracolo . Dopo l’incontro al Mise non c’è un solo argomento in più ( se non la promessa dello sconto energetico tutta da verificare ) per dire che il progetto Aferpi ha davvero le condizioni (e la volontà da parte degli investitori) di essere realizzato .
Visto che tutto , per l’ennesima volta , e’ rinviato quasi alla fine di Gennaio , (e saranno passati 7 mesi senza che niente sia stato fatto) chiediamo sin da ora , ai sindacati , che a quell’ incontro, a Roma, siano chiamati a partecipare anche i lavoratori con una forte mobilitazione per dimostrare al governo che Piombino non può piu’ aspettare.
Si avvicina la scadenza del 6 novembre 2016 quando tutti i lavoratori dovranno essere assunti da Aferpi, ed è a questo punto evidente che questi passeranno dalla attuale CIGS di Lucchini Spa in As e Lucchini Servizi Srl in As alla CIGS di Aferpi e che il tanto agognato rientro al lavoro appare ad oggi un’ illusione.
Chiediamo al Governo – concludono – Regione e Comune di impegnarsi per il mantenimento immediato delle promesse fatte, oppure per il nostro territorio va costruito un modello ben diverso da quello che ci e’ stato venduto come il migliore in tutta l’Italia».