NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 18 GENNAIO 2016

PIOMBINO: DIBATTITO SULL’USO TERAPEUTICO DELLA CANNABIS

Buona partecipazione al Centro Giovani di Piombino dove si è parlato di depenalizzazione di eventuali reati compiuti nell’utilizzo terapeutico sperimentale della cannabis. E l’iniziativa del Pd «Cannabis: dall’uso terapeutico alla legalizzazione» è stata l’occasione per un confronto per nulla scontato sull’argomento. Al dibattito  hanno preso parte, tra gli altri, Silvia Velo, sottosegretario all’ambiente del Governo Renzi e Enzo Brogi, consigliere per i diritti della Toscana e primo firmatario della legge regionale sulla cannabis terapeutica.

Sono intervenuti all’incontro anche diversi pazienti che hanno testimoniato alcune difficoltà, nonostante la normativa regionale, a reperire la cannabis per uso terapeutico.

Silvia Velo ha ricordato che c’è una proposta di legge trasversale in materia in Parlamento, che sarà una battaglia dura, ma che è convinta che vada portata avanti per arrivare presto a una legge nazionale, vista anche l’esperienza positiva portata avanti in questi anni da alcune Regioni.

Sulla stessa linea è intervenuto anche Matteo Trapani, responsabile giustizia e riforme dei Giovani Democratici che ha parlato di battaglia etica, ma anche economica, sociale, di dignità e di garanzia dei diritti delle persone. La nuova legge, secondo Trapani, andrebbe ad incidere su tanti aspetti, dalla vita delle persone alla lotta alla criminalità organizzata che ne gestisce il mercato. Con un regime di monopolio statale, invece, i proventi tolti alle mafie sarebbero investiti in ricerca, lotta alle tossicodipendenze e contrasto alla povertà, oltre che una maggior tutela della salute dei cittadini.

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SAN VINCENZO: CORSI DI TEDESCO E DI INFORMATICA

Saranno presentati in biblioteca (piazza Mischi, Palazzo della Cultura) i due nuovi corsi di lingua tedesca e di computer.

Appuntamento quindi Martedì 19 alle 15.30 ci sarà la presentazione del corso di tedesco e giovedì 21 alle15.30 la presentazione del corso di informatica di base. I corsi sono gestiti dal Centro Territoriale per gli adulti di Piombino, sono gratuiti e ci si iscrive sul posto.

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PIOMBINO: IL CONSIGLIO DI FABBRICA A PORTE APERTE

Minoranza sindacale-camping CIG, chiede alle RSU Aferpi/Lucchini/Lucchini Servizi, che il consiglio di fabbrica convocato per il giorno 18 gennaio , sia svolto a porte aperte e nello spirito della massima rappresentanza per consentire a tutti i lavoratori di essere partecipi e consapevoli delle importanti e improrogabili decisioni che si prenderanno in difesa del posto di lavoro , per lo sviluppo dello stabilimento e di tutto il comprensorio.

Minoranza sindacale-camping CIG ritiene che :

1)     Il consiglio di fabbrica aperto permetta ai lavoratori, dopo l’incontro tra l’AD Azzi e i sindacati, di avere subito le informazioni circa la decisione non chiarita di annullare l’incontro del 19/01 ( annunciato come decisivo, da settimane).

2)     Il consiglio di fabbrica aperto, permetta sempre di capire in base a quali ragionamenti si formeranno le proposte, che poi le RSU presenteranno in assemblea e come si formeranno le prime prese di posizione da parte del sindacato.

3)     E’ presumibile pensare infatti, che al termine del consiglio di fabbrica, verrà elaborato un comunicato, contenente posizioni, che ben difficilmente potranno essere cambiate nelle assemblee dove quasi mai si vota.

«Chiediamo altresì alle RSU, che la manifestazione in programma a Roma venga effettuata in concomitanza o prima dell’ incontro al MISE del 11 febbraio Pv ,   perchè solo con questa tempistica vi potrà essere una forma di pressione efficace per il governo e per l’azienda. Alla suddetta manifestazione, chiediamo inoltre che vengano coinvolte tutte le categorie e la popolazione del territorio, per essere al fianco dei lavoratori a sostegno della vertenza Aferpi e dello stabilimento nel suo complesso. Vogliamo far sentire al Governo il grido di protesta e le sacrosante ragioni dei lavoratori perché Piombino deve ritornare a produrre acciaio il prima possibile e lo deve fare in sicurezza e con le migliori tecnologie disponibili ( BAT- Best Available Techniques ) se vogliamo un futuro duraturo».

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LEGAMBIENTE APPROVA TARANTO NELLA RIUNIONE DELLE CITTA’ SIDERURGICHE

Riceviamo e pubblichiamo da Legambiente.

«Importante è sollevare il tema delle politiche del comparto siderurgico e fondamentale sarebbe ” inaugurare una nuova stagione di politica industriale in cui le diverse realtà dell’acciaio siano pezzi complementari e strategici nel quadro complessivo di sviluppo del nostro Paese” come afferma il primo cittadino di Taranto.

Giusto anche confrontarsi con il governo su questi temi.

Se i problemi continuano ad essere affrontati separatamente – Piombino, Taranto, Terni, Brescia… , le centinaia di piccole e medie aziende, le varie catene dei trasformatori, dei fornitori di servizi -, tutti questi modelli diversi rischiano di fallire.

Se si pensa che debbano intervenire, i vari “salvatori della patria”, multinazionali che comprano a prezzi stracciati l’industria italiana e il governo si debba semplicemente affidare a questi, allora il disastro è fatto.

Finalmente cominciano ad emergere le idee che noi da tempo sosteniamo assieme ai lavoratori/trici di Minoranza sindacale- camping cig e altre associazioni con cui abbiamo organizzato iniziative a Piombino:

“Solo una politica industriale convinta e convincente da parte del Governo può fare in modo che si leghino le varie parti della siderurgia italiana, almeno le filiere dei vari settori, con accordi societari in cui si individuano degli interessi comuni che fanno crescere tutto il comparto. Per esempio reti di impresa che ricostruiscono le filiere produttive dalla materia prima, alla commercializzazione e servizi collegati, con investimenti comuni in ricerca e innovazione; sul mercato delle materie prime, l’energia, i servizi agli utilizzatori, sicurezza della qualità e continuità produttiva, allargamento dei mercati.” Un progetto, nazionale anche di compartecipazione nelle bonifiche e risanamenti ambientali, che tenga di conto delle esperienze e delle problematiche dei vari siti».

Legambiente Val di Cornia

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AGENZIA DELLE ENTRATE CONDANNATA A LECCE IN SEDE DI ISTANZA DI SOSPENSIONE

La Commissione Tributaria Provinciale di Lecce accoglie le richieste del contribuente, per prima volta in Italia dall’entrata in vigore del nuovo processo tributario.

E’ certamente una buona notizia per tutti i contribuenti italiani: per la prima volta in Italia, in sede cautelare l’Agenzia delle Entrate viene condannata alle spese con il nuovo processo tributario entrato in vigore il 1° gennaio 2016, che ha ripreso le proposte legislative dell’avvocato tributarista leccese Maurizio Villani. Si tratta di due ordinanze di ieri 15 gennaio 2016 della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce nelle cause aventi ruolo generale 1489 e 1490 del 2015, che in accoglimento delle richieste di sospensione della riscossione da parte di un contribuente su istanza proposta dall’avvocato Villani, ha condannato in via equitativa l’Agenzia delle Entrate di Lecce alle spese.

Per Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione che da sempre ha sostenuto le modifiche legislative avanzate dal tributarista per un processo più equo e che tuteli i diritti del contribuente in sede processuale, si tratta di un importante presa d’atto da parte della Commissione Provinciale Tributaria leccese che amplifica il diritto alla difesa del cittadino che prima della riforma era costretto ad esborsi per potersi difendere che quasi mai vedevano il riconoscimento di un rimborso da parte dei giudici tributari anche quando aveva pienamente ragione.

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SI’ TOSCANA: SDOGANATO IL DIRITTO AD INQUINARE FINO AL 2021

Tommaso Fattori (Sì): “La commissione ambiente del Consiglio regionale sdogana il diritto a inquinare fino al 2021. Via libera a una legge che, di fatto, autorizza gli scarichi fognari che violano le norme sui limiti di emissione a sversare, con danno per salute e ambiente, a tutto vantaggio dei gestori privati del servizio idrico integrato”.

“Dei 4500 scarichi fognari censiti in Toscana, solamente circa 1300 vanno ai depuratori, gli altri sversano liquami e acque inquinate direttamente nei fiumi o in mare, in molti casi con valori che vanno ben oltre il limite fissato per legge dieci anni fa” afferma Tommaso Fattori capogruppo in regione di Sì -Toscana a Sinistra e membro della Commissione Ambiente.

“Ma quel che è peggio è che non è neppure chiaro quale sia il numero complessivo degli scarichi che superano i limiti di legge e che hanno continuato a sversare nel corso di tutti questi anni senza autorizzazione, inquinando le nostre acque e l’ambiente. In questo caos, indegno di un paese civile, si regalano ancora ai gestori inadempienti sei lunghissimi anni per mettersi in regola. Certo, è scritto che il 2021 è il limite ultimo per realizzare le opere necessarie a depurare adeguatamente le acque reflue, ma sappiamo bene che il limite ultimo sarà, di fatto, anche l’unico: per anni ci dobbiamo preparare a ingoiare liquami non depurati e sostanze inquinanti”.

“La situazione è inaccettabile perché le società di gestione del servizio idrico integrato, responsabili di tutto questo, sono in gran parte inerti e immobili da oltre un decennio. Anni e anni di violazione di leggi e normative a tutela dell’ambiente e della salute” afferma Fattori “ma invece di sanzionare e di obbligare immediatamente tutti i gestori inadempienti a mettersi in regola in tempi davvero brevi, si lascia aperta la porta fino al 2021. Possibile mai che a metà del ‘500 abbiano costruito il corridoio vasariano in sei mesi e che nel 2015 ci vogliano sei anni per realizzare le opere necessarie a depurare le acque di fogna prima che finiscano in mare o nei fiumi? Possibile che nel 2016 si decida di autorizzare addirittura fino al 2021 scarichi che non sarebbero autorizzabili? Erano invece necessario sanzionare pesantemente i gestori inadempienti, colpendo i loro profitti e non certo appesantendo le bollette dei cittadini, impedire gli sversamenti dannosi e pericolosi, definire un obbligo a mettersi in regola entro due anni al massimo, dato che i gestori sono già in ritardo di almeno dieci anni”.

“La cosa paradossale”, afferma Fattori, “è che tutti noi, nelle bollette dell’acqua, paghiamo il servizio di fognatura e depurazione anche quando il servizio per l’appunto non esiste o non è adeguato, o è genericamente e indeterminatamente «in programmazione». In altre parole, siamo becchi e bastonati: paghiamo e allo stesso tempo subiamo l’inquinamento. Chi si ricopre d’oro e ogni anno distribuisce lauti dividendi agli azionisti sono i gestori privatizzati del servizio idrico integrato, che continuano a fare profitti senza aver realizzato basilari opere di depurazione degli scarichi fognari, in violazione della legge”, commenta Fattori.

“Chi ha memoria storica ricorda che quindici anni fa l’argomento sbandierato dai sostenitori della privatizzazione delle società di gestione del servizio idrico integrato era questo: apriamo ai privati, così porteranno soldi per gli investimenti e potremo rispettare le nuove normative europee in tempi brevi, realizzando gli impianti di depurazione che l’Europa ora chiede agli stati membri. Bene, dopo tutti questi anni possiamo fare un serio bilancio di ciò che è successo davvero. Le società di gestione sono state privatizzate, i privati hanno intascato utili e profitti ma hanno fatto scarsissimi investimenti, certamente solo una parte di quelli previsti nei piani di ambito e pagati dai cittadini nelle bollette, al punto che la situazione degli scarichi senza depurazione è ingiustificatamente tragica. Oggi la regione «copre» ancora una volta questo scandalo e autorizza scarichi inquinanti «non autorizzabili» addirittura fino al 2021, con un colpo si spugna”.

Termina Fattori: “In Commissione avevo chiesto di poter avere un quadro preciso degli scarichi fognari senza autorizzazione, in violazione dei limiti di emissione, e di poter avere immediatamente i dati sulla gravità delle sostanze inquinanti sversate in questi anni, in modo da prevedere sanzioni adeguate per i gestori, ma soprattutto in modo da fissare una data ultima, entro poco tempo, per realizzare gli impianti di depurazione necessari, poiché il 2021 è un termine ultimo scandalosamente lontano. La commissione invece ha dato il via libera e quindi la legge arriverà in aula a breve per il voto definitivo”.

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I 32 MILIONI PER PIOMBINO UNA OPPORTUNITA’ PER LA VAL DI CORNIA

Anselmi (Pd): “Opportunità per la Val di Cornia. Buon lavoro produce buoni frutti”.

“Un’ottima chance per la Val di Cornia. Ha ragione il presidente Enrico Rossi ad esprimere soddisfazione per gli investimenti raggiunti. È evidente che gli accordi che abbiamo sottoscritto insieme e quelli conseguenti stanno gradualmente producendo i loro frutti. Mi auguro che il tessuto produttivo possa raccogliere questa preziosa opportunità per innovare e creare nuova occupazione. Da parte del Governo e della Regione c’è stata e c’è forte attenzione e impegno – una forza di volontà tangibile – per il futuro di quest’area. Un territorio complesso che ha sofferto ma che ha in sé forti potenzialità per riscattarsi e riqualificarsi. Dopo gli investimenti sul porto, siamo ancora una volta di fronte a una scelta programmatica decisiva. Una bella fetta di incentivi statali e regionali che dobbiamo saper far crescere al meglio puntando anche sulla ricerca e l’innovazione”.

Così Gianni Anselmi, consigliere regionale Pd e presidente della Commissione sviluppo economico, commenta la notizia dei 32 milioni di incentivi (20 da parte del Governo e 12 dalla Regione Toscana) per le imprese che investiranno per il rilancio economico e occupazionale nei Comuni di Piombino, Suvereto, Campiglia Marittima e San Vincenzo.

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ISEE-TPL, GLI ATTUALI TAGLIANDI VALIDI FINO AL 31 MARZO

Firenze – Saranno validi fino al 31 marzo 2016 gli attuali tagliandi Isee-tpl. La Giunta regionale, per venire incontro alle esigenze dei cittadini toscani ed offrire loro più tempo per rinnovare la documentazione, ha approvato una delibera che prolunga fino alla fine di marzo la validità del tesserino 2015.

Il tagliando Isee-tpl è il tesserino che certifica l’appartenenza del nucleo familiare del titolare alla fascia Isee inferiore a 36.150 e dà accesso a tariffe agevolate per l’acquisto di abbonamenti ferroviari e Pegaso.

“La legge nazionale – ha ricordato l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli – prevede che le attuali dichiarazioni Isee vadano tutte a scadenza naturale il prossimo 15 gennaio. In teoria anche il tesserino Isee-tpl sarebbe dovuto scadere in contemporanea, ma abbiamo deciso di consentirne l’utilizzazione fino a fine marzo, sia per evitare ai cittadini resse per rinnovare le dichiarazione, sia per dar modo agli utenti di avere a disposizione tutti i documenti necessari”.

Si ricorda che, scaduti i nuovi termini, chi non avrà ancora rinnovato la propria dichiarazione Isee e, di conseguenza, il tagliando Isee-tpl non potrà usufruire di tariffe tpl agevolate fino alla presentazione della nuova certificazione.

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RIFONDAZIONE: SU PIOMBINO UN ALTRO “UBI MAIOR”

«Ancora un rinvio, questa volta perché?  Rebrab ha chiesto altro tempo? E già sarebbe tragico perché sarebbe il segno che non sa ancora che fare. Il Governo è  stretto tra l’incontro per Genova e quello per Taranto? Ancor più tragico, perché  vorrebbe dire che Cevital è  pronta ma ci sono cose più  importanti da fare e Piombino può  attendere, tanto, giorno più  giorno meno ( come ebbe a dire Rossi..). Sono stati i dirigenti sindacali ? A questa ipotesi non vogliamo nemmeno pensare…

Il fatto è  che siamo stanchi dei rinvii, perchè la città è nell’incertezza e ha bisogno di sapere quale sarà il proprio futuro. Si è  capito che la fattibilità del modello Piombino è legata ai tempi della legge Marzano legata ( 2 anni dalla firma del contratto di acquisto), che il tempo è poco e non possiamo sprecarlo così? Non sappiamo di chi sia la responsabilità del rinvio, Governo, azienda o sindacati, ma  questo contribuisce a dimostrare che NOI ABBIAMO ANCORA UNA VOLTA RAGIONE quando diciamo che le vertenze della siderurgia devono essere unite, e il Governo deve discuterne alla luce di una politica industriale degna di questo nome, sempre che quest’ultima sia nei progetti di Renzi e degli amici suoi, cosa di cui dubitiamo molto».

Rifondazione comunista Piombino

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ENEL GREEN POWER  ENTRA NEL MERCATO TEDESCO

Roma, 13 gennaio 2016 – Dal cuore caldo della Toscana alla Germania, la geotermia continua a fare scuola nel mondo: Enel Green Power (“EGP”) ha annunciato oggi il suo ingresso nel mercato tedesco delle rinnovabili con l’acquisizione di una partecipazione pari al 78,6% del capitale sociale di Erdwärme Oberland GmbH (“EO”) da Erdwärme Bayern GmbH & Co. (“EB”), società specializzata nello sviluppo di progetti geotermici in Baviera.

L’acquisizione è stata effettuata attraverso l’emissione di nuove azioni in EO per un corrispettivo totale di 22 milioni di euro che coprirà gli investimenti iniziali richiesti dal progetto. Con questa operazione, EGP, la società del Gruppo Enel dedicata alle rinnovabili, entra nel mercato tedesco portando con sé la più avanzata tecnologia e l’esperienza centenaria nel campo della geotermia.

Questa acquisizione è molto importante in quanto apre ad Enel Green Power le porte di un mercato delle rinnovabili importante e stabile come quello tedesco – ha dichiarato Francesco Venturini, Amministratore delegato di EGP – “e dimostra la capacità del Gruppo di stare al passo con i trend di mercato ed entrare rapidamente in nuovi paesi, facendo leva sulla sua presenza ed esperienza globale per cogliere nuove opportunità di mercato. Abbiamo intenzione di costruire una solida piattaforma per future opportunità d’investimento nel Paese, sia nel settore geotermico che in altri, contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo sulla quota di rinnovabili nel portafoglio energetico europeo”.

EO ha recentemente sviluppato un progetto per la realizzazione di un impianto geotermico, di capacità massima attesa pari a circa 26 MW. Il progetto, sito vicino a Weihleim, circa 50 km a sud-ovest di Monaco di Baviera, sarà sviluppato, in consultazione con le comunità locali, a partire da una concessione di esplorazione mineraria, concessa dal Ministero Bavarese per gli Affari Economici, Media, Energia e Tecnologia, valida per 3 anni a partire dal  mese di dicembre 2015. EO inizierà le attività di esplorazione geologica nel corso del 2016.

In Toscanada Larderello all’Amiata, dalla Val di Cecina alla Val di Merse, dalla Val di Cornia alle colline metallifere – Enel Green Power gestisce il più antico complesso geotermico del mondo e detiene il know how della geotermia che esporta in tutto il pianeta. Delle 34 centrali geotermoelettriche di Enel Green Power, 15 sono in provincia di Pisa per un totale di 16 gruppi di produzione; 9 sono nella provincia di Siena per 10 complessivi gruppi; infine, altre 10 si trovano nella provincia di Grosseto per un totale di 11 gruppi di produzione. Gli impianti si trovano nei Comuni di Castelnuovo Val di Cecina, Pomarance, Monteverdi Marittimo (Pi); Montieri, Monterotondo Marittimo, Santa Fiora (Gr); Piancastagnaio, Chiusdino, Radicondoli (Si). Gli oltre 5 miliardi e mezzo di KWh prodotti in Toscana forniscono anche calore utile a riscaldare circa 9.000 utenti nonché 28,5 ettari di serre, caseifici e ad alimentare l’importante filiera agricola, gastronomica e turistica.

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CASTAGNETO ARRIVA IL  PROGETTO PO.S.SO. (Possibilità Soggettive e Sociali)

Attivo da domani 12 gennaio 2016 il servizio di ascolto psicologico per l’orientamento e il benessere. Un servizio, già attivato dalla precedente Amministrazione, rivisto nella sua modalità, anche a seguito di riscontri , è rivolto agli utenti che si trovano a vivere una condizione di vita difficoltosa legata alla mancanza di lavoro o a problemi ad esso correlati (mobbing, burn out ecc.) e anche legate all’ambiente socio-familiare.

La volontà è quella di mettere a disposizione la figura di una psicologa che possa accogliere la richiesta di aiuto contingente nella forma di uno o più colloqui, a seconda del bisogno. La funzione non è quella di prendere in carico i casi e supportarli attraverso percorsi di psicoterapia ma è quella di accompagnarli, semmai , nella presa di consapevolezza di quale sia il bisogno sottostante al disagio e dunque dirottarli nel percorso di assistenza, trattamento, terapia, inserimento ecc. il più opportuno alla soddisfazione di tale bisogno, a disposizione sul territorio comunale, provinciale e regionale.

I casi da seguire potranno essere inviati dal servizio di assistenza sociale e dall’Assessore al sociale.

Il progetto sarà seguito dalla Dott.ssa Valentina Corsini, psicologa, psicoterapeuta, e si terrà presso l’ufficio ubicato nei locali della Stazione Ferroviaria di Donoratico, al piano terra, ingresso lato 1° binario, nei seguenti giorni e con gli orari di seguito indicati:

MARTEDI’ dalle ore 10 alle ore 12 e dale ore 17 alle ore 19

MERCOLEDI’ dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 17.

Il servizio è gratuito e viene effettuato su appuntamento telefonando al n. 0565/774330 nei giorni e negli orari sopra indicati.

Nel progetto è prevista anche la conduzione di due gruppi di sostegno psicologico:

  • favorire il sostegno psicologico per persone in disoccupazione con il fine di contenere lo stato emotivo e psicologico depressivo e ridurre il rischio di sviluppare patologie croniche.
  • Orientamento alo sostegno psicologico per quelle persone che soffrono di una condizione di solitudine sociale legata a disagi familiari, sociali e psicologici.

Il senso del servizio che si intende attivare, condividono l’Assessore ai Servizi Sociali Catia Mottola e la dott.ssa Corsini Valentina, trova la sua espressione nell’accoglienza del disagio umano nelle sue molteplici forme. La scelta di selezionare le persone attraverso il criterio della disoccupazione o dei problemi legati al lavoro e alla famiglia deriva dal fatto che lo spirito di questo nostro tempo sembra spingere al soddisfacimento personale attraverso un’identificazione con il saper fare tralasciando il saper essere e il sapere. E’ dunque più probabile ricevere richieste di aiuto legate alla ricerca del lavoro o a disagi ad esso correlati. Il progetto, ricordano è stato sperimentato anche in alcuni comuni dell’area fiorentina ed è nostro intento a breve organizzare un incontro pubblico, alla presenza di esperti, medici, per farlo conoscere meglio e illustrarne le finalità.

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EX LUCCHINI: “EPPUR SI MUOVE. ORA DARE GAMBE AL COMITATO ESECUTIVO PER L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA”

Firenze 09.01.2016.- “Eppur si muove, disse Galileo Galilei. La macchina si sta muovendo, a piccoli passi perché è una macchina gigantesca: cinque milioni per tredici cantieri e conseguenti posti di lavoro; un crono programma elaborato da Aferpi, quindi dal privato, che intende iniziare i lavori per far spazio alle sue nuove attività, oltre la siderurgia. Così commenta Mirko Lami (CGIL).

«Ed ora? Sarà certamente interessante sentire i progetti che Aferpi illustrerà nella riunione al Mise tra pochi giorni, credo però che sia ormai giunta l’ora di attivare la famosa cabina di regia, un grande strumento previsto dall’Accordo di Programma (Adp).

Come prevede l’articolo 17 dell’AdP è giunto il momento di dare gambe e far camminare il Comitato esecutivo per l’attuazione del programma, dove tutti i soggetti, discutono, elaborano, approvano il crono programma che oltre a monitorare le fasi relative alla parte privata, vanno ad evidenziare pure tutti gli aspetti relativi alla parte pubblica. Non vedrei male se tale comitato esecutivo, coordinato dalla Regione Toscana, fino ad oggi in stand-by per l’attesa del crono programma aziendale, oltre ad avere la sua sede naturale presso il Ministero dello Sviluppo Economico, fosse presente pure sul territorio, con i soggetti previsti, Regione, Comune, Autorità Portuale, e Organizzazioni Sindacali, che definiscano l’andamento e le fasi di risanamento, bonifica e reinsediamenti industriali, formazione e riqualificazione dei lavoratori. Al comitato esecutivo anche il compito di controllo, in una visione generale, per la qualità del lavoro, per la necessaria condivisione e per evitare che tale mole imponente di investimenti pubblici e privati possano attrarre attori ben poco interessati alla sicurezza e alla legalità.

Serve sicuramente tempo ma a Piombino, grazie agli sforzi di tutti, si è in partenza per un futuro nuovo, attraverso un progetto più ambizioso e più complesso di quello sviluppatosi per l’Expo di Milano. Piombino ha le caratteristiche per riuscire nell’intento, per costruire un futuro che vada oltre la siderurgia, con attività che sviluppandosi sul porto aprono spazi per investimenti di ogni tipo.

La parola d’ordine ‘Piombino non deve chiudere’, grazie all’impegno ed alle mobilitazioni dei lavoratori e delle Organizzazioni Sindacali, sta diventando realtà. Con il tempo tutti ritorneranno al lavoro lasciando l’assistenza degli ammortizzatori sociali”».

Mirko Lami

Scritto da il 18.1.2016. Registrato sotto cronaca, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    88 mesi, 20 giorni, 19 ore, 38 minute fa

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