TOSCANA: ABBATTIMENTO CINGHIALI, SE NECESSARIO DARE ANTICONCEZIONALI
Livorno (LI) – Continua la campagna TOSCANA ROSSO SANGUE: dopo il Ponte Vecchio a Firenze, lo striscione è comparso ieri sera a Livorno davanti al monumento ai 4 Mori. Alcuni attivisti lo hanno esibito per contestare la legge Remaschi che intende sterminare 250.000 ungulati in tre anni, militarizzando il territorio toscano. Di opinione diametralmente diversa Miari Fulcis (Confagricoltura) “Siamo a carnevale, accettiamo le maschere ma basta farsi pubblicità a discapito di problemi ben più ampi”.
La campagna – sottoscritta da numerosi intellettuali, scrittori, naturalisti – propone un percorso diverso, che sia indipendente dalla logica venatoria.
In sintesi:
1) censimento indipendente degli ungulati;
2) verifica di un’eventuale sovrappopolazione;
3) interventi diretti di protezione delle colture(barriere fisiche e olfattive e altre misure simili), con risarcimenti effettivi per i danni comunque riportati;
4) interventi diretti per prevenire incidenti stradali (passaggi protetti, protezioni, avvisi specifici);
5) se necessario, utilizzo di anticoncezionali per limitare i tassi di riproduzione.
L’uccisione di massa degli animali è una pratica odiosa e violenta e anche sostanzialmente inutile: non produce risultati stabili, perché gli animali reagiscono aumentando i tassi di riproduzione e perché il numero di animali presenti in un territorio è legato alla disponibilità di cibo, acqua e rifugi. L’opzione cruenta appartiene al passato delle tecniche di gestione del territorio. Un’altra soluzione è possibile, senza militarizzare il territorio, senza rendere sgradevole la campagna toscana, senza aumentare i pericoli per le persone connessi alla caccia. Si tratta di compiere una scelta politica diversa.
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Legge sulla caccia, Miari Fulcis (Confagricoltura) “Siamo a carnevale, accettiamo le maschere ma basta farsi pubblicità a discapito di problemi ben più ampi”
Firenze, 25 gennaio 2016 – “Siamo a carnevale e quindi accettiamo le maschere ma credo che sia più opportuno smettere di farsi pubblicità a discapito di problemi ben più ampi di cui la Regione si sta occupando”. Così il presidente di Confagricoltura Toscana Francesco Miari Fulcis intervenendo stamani ai microfoni di Toscana Tv per commentare lo striscione esposto ieri a Ponte Vecchio, a Firenze, da alcuni attivisti di ‘Toscana rosso sangue’ contro la legge sulla caccia.
“Questo flagello va sicuramente eliminato. Il nostro paesaggio non deve essere deturpato ma deve tornare ad essere virtuoso. Per questo è necessario trovare quanto prima una soluzione per ridurre i danni immani registrati ogni giorni a prati e frutteti e che mettono in ginocchio le nostre colture. Chi non conosce seriamente la materia farebbe meglio a tacere e ad occuparsi del proprio mestiere.”