BOCCIATO IL REFERENDUM «SCELTA PD SUICIDA, DEMOCRAZIA CALPESTATA»
Toscana – Che triste fine per il referendum sulla sanità toscana. Nonostante la riformulazione dei quesiti presentata dal comitato “Per la sanità pubblica”, l’approvazione a dicembre di una seconda legge di riordino in meno di un anno ha compromesso la consultazione (invitiamo a leggere questo articolo per compredere meglio la situazione).
Questa almeno la decisione del Collegio di garanzia statutaria della Regione Toscana, di fronte alla quale si alzano però le proteste dei consiglieri regionali di Toscana a Sinistra e del Movimento 5 Stelle, forze che si erano spese per raccogliere le 55mila firme necessarie al referendum, e che criticano in modo deciso la decisione del Collegio di Garanzia di dichiarare inammissibile il referendum abrogativo sulla riforma sanitaria, nonostante la riformulazione dei quesiti presentata dal Comitato promotore.
“Il Collegio di Garanzia ha applicato con precisione chirurgica la legge, affermando che nel caso di esisto positivo il sistema non starebbe più in piedi. Quello che si chiedeva a questo organismo, invece, era un atto a difesa del principio statutario e costituzionale della partecipazione” segnalano i consiglieri M5S e Sì Toscana a Sinistra.
“In questo modo si compie il disegno del PD di annichilire 55 mila cittadini che chiedevano a diritto una consultazione popolare sulla riforma sanitaria. Un scelta antidemocratica, arrogante, che pensiamo suicida per il PD. La democrazia presenterà il conto a tempo debito” proseguono i consiglieri M5S e Sì Toscana a Sinistra.
“Ci rivolgiamo quindi a quel 52% di cittadini toscani rimasto a casa per le elezioni regionali: riprendetevi spazio politico, direttamente. Perché se il vostro era un segnale verso il PD, sappiate che utilizzano la loro vittoria di Pirro per reprimere ogni partecipazione popolare avversa ai loro disegni, persino in un campo così delicato e di interesse collettivo come la sanità” concludono M5S e Sì Toscana a Sinistra.