TOSCANA: POLEMICHE SUL FUTURO DI PIOMBINO “NARRATO” DA ROSSI
Piombino (LI) – Il presidente della Regione Toscana durante la trasferta a Bruxelles ha dichiarato alla stampa che dubitare del percorso Aferpi è lecito, ma bisognerebbe comunque rendere atto di quanto fatto fino adesso. Soprattutto alla vigilia dell’apertura delle buste con le offerte delle imprese interessate a realizzare il forno elettrico per la produzione dell’acciaio e dell’incontro di Rebrab con il ministro Francesca Guidi.
Tuttavia – ha commentato Rossi – è arrivato il momento per Rebrab di dire con chiarezza “che in questo progetto metterà i propri finanziamenti”. Anche perché la Regione si è impegnata a stanziare 30 milioni di fondi comunitari nel rilancio della ex Lucchini. E, come spiega lo stesso Rossi, servirà l’ok della Commissione europea per sbloccare questi finanziamenti facendo capire che i 30 milioni dell’Europa non sono aiuti di Stato.
L’articolo completo può essere letto a questo indirizzo.
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A tutte queste affermazioni replica solo “Minoranza Sindacale”:
«Le dichiarazioni di Rossi , apparse sulla stampa , risultano paradossali per i lavoratori, perché in contraddizione palese con quello che gli stessi lavoratori vivono tutti i giorni. Nelle assemblee ci viene comunicato dai sindacati “ che fra tre mesi non ci sono nemmeno i soldi per pagare gli stipendi “ e Rossi commenta che, tutto sommato, le cose stanno procedendo nella direzione giusta. Ci viene il dubbio che si sia scatenata una gara a chi è più bravo a prendere in giro i lavoratori.
Adesso, che si sta cercando di stringere l’azienda a rispettare i propri impegni dire che la Regione sta ancora lavorando per elargire a Cevital 30 milioni di euro ( o più), per la costruzione del forno elettrico, è quasi un incentivo ad attendere ulteriormente, non certo a stringere.
Il presidente Rossi prima di dire che :
1) “ i lavoratori hanno la busta paga normale “deve sapere che : i 1200 lavoratori , per essere assunti in Aferpi hanno dovuto accettare un accordo che ha tagliato fino al 30% il salario della loro busta paga e oggi lavorano in contratto di solidarietà , percependo il 70 % di quel salario già decurtato , altro che buste paga normali.
2) “ sono stati riassorbiti 203 operai” deve sapere che ad oggi i nostri rappresentanti sindacali ci dicono che non esistono accordi in tal senso.
3) “lo stabilimento lavora in pareggio” evidentemente non ha saputo delle preoccupazioni ,espresse dai sindacati e comunicate ai lavoratori durante le assemblee , sulla situazione finanziaria di Aferpi , “ 25 milioni di euro in cassa e autonomia per gli stipendi di soli 3 mesi”.
Ricordiamo al presidente Rossi che anche i lavoratori potranno dire, “che tutto è andato bene a Piombino” quando vedranno uscire di nuovo acciaio e/o saranno ricollocati in un posto di lavoro dignitoso. I lavoratori non si sono dimenticati della promessa che fece il presidente Rossi il Primo Maggio del 2014 a Piombino, quando dichiarò “Se perdo la battaglia per la riaccensione dell’ area a caldo la mia presidenza è a disposizione” ma non disse entro quanto tempo doveva avvenire la riaccensione; tra qualche mese saranno passati 2 anni e di colare acciaio a Piombino ancora niente.
Infine una domanda ci sorge spontanea, leggendo l’articolo ma quando “ il russo Mordashov “ era a Piombino il presidente Rossi , e il suo partito , dove erano? Rossi non rivestiva ancora l’incarico di presidente della Regione Toscana?».
Minoranza Sindacale
Purtroppo minoranza sindacale dice le cose come stanno. Il resto è solo propaganda.. Tutte promesse tutte prese in giro.. Altro che buste paga normali . sono più di tremila e scrivo 3000 euro meno all anno..per cosa poi??? Sacrifici OK ma x cosa in cambio?? Il nulla assoluto anzi, vogliamo parlare di tutte le norme sulla sicurezza stracciare??