PIOMBINO: FABIO CONCATO TRA JAZZ ED EMOZIONI AL METROPOLITAN
Piombino (LI) – Giovedì 18 febbraio concerto di Fabio Concato al teatro Metropolitan di Piombino, e ad accompagnare il cantautore milanese il trio jazz di Paolo Di Sabatino, formazione tra le migliori nel panorama jazzistico italiano che ha trasformato le canzoni dell’artista grazie a degli arrangiamenti totalmente inediti. Paolo Di Sabatino al piano, Marco Siniscalco al Basso e Glauco Di Sabatino alla batteria, hanno dato vita alle musiche di un concerto che è stato molto apprezzato dal pubblico in sala.
La scaletta dei brani ha ripercorso i quasi quaranta anni di carriera dell’artista, con un viaggio attraverso la sua musica, con brani del suo ultimo album “Tutto qua” e i suoi maggiori successi che hanno fatto innamorare almeno tre generazioni.
Il concerto è iniziato con il “Paolo di Sabatino Trio” che ha eseguito un brano strumentale jazz, che tra gli accordi inseriva note delle canzoni di Fabio Concato, al cui termine è salito sul palco il cantautore milanese che scherzando con i presenti si è subito scusato degli occhiali da sole, «che “purtroppo” deve tenere a causa delle luci sul palcoscenico che lo abbagliano». Ironica promozione anche del suo ultimo disco: «Vedete quel tavolino li, beh, dopo se volete passare, firmo qualche autografo, magari sul mio disco, magari lo comprate…».
La grande intensità interpretativa dei suoi brani rivisitati e arricchiti in chiave jazzistica, con le esecuzioni e le improvvisazioni molto gradite da parte del pubblico, hanno trasformato il concerto in uno spettacolo intimo e coinvolgente, specie quando ha cantato il brano “Gigi”, scritto in memoria del padre, grande conoscitore del jazz. Altro momento particolare e di grande impatto emotivo quando ha eseguito “Oltre il giardino” canzone che Concato portò al Festival di Sanremo nel 2007. Emozioni a non finire anche quando ha intonato “Buona notte a te” che Concato considera, tra tutte le canzoni che ha scritto, una di quelle che più gli piacciono.
Un bel concerto di canzoni senza tempo che volge al termine con “Rosalina” in versione latin-cubana. Due ore di musica dal vivo di alta qualità, con musicisti di gran classe che hanno accompagnato l’artista con garbo e delicatezza per una serata straordinaria di musica e poesia.
Non sono mancati due bis dell’artista richiamato dal pubblico con una battuta finale: «non scendo quasi più dal palco al termine dei concerti da quando una volta a Napoli mi sono trattenuto più del dovuto in camerino per il bis, e quando sono tornato non c’era più nessuno».
Grazie Fabio. Le tue canzoni, ri-arrangiate in chiave Jazz mi hanno emozionato come non succedeva da un po’ di anni.
Giuseppe Trinchini