SAN VINCENZO: ATO SUD, «CITTADINI VENDUTI PER UN MERO CONSENSO»
«VENDUTI! La politica ci ha venduti per un mero consenso a discapito di una progressiva e inesorabile perdita decisionale, al diritto come cittadini di partecipare alle scelte che ci riguardano, alla salute e al futuro generazionale.
La serata che si è consumata il 17 Febbraio scorso, durante l’incontro con il nuovo gestore unico dei rifiuti SEI TOSCANA, che ha il controllo sul 52% della raccolta, smaltimento, riciclo, conferimento dei rifiuti toscani, ha avuto un epilogo quasi tragicomico, con la difesa da parte dell’Amministrazione Sanvincenzina, del gestore Unico, tacciando perfino chi poneva delle domande con un bieco: “RIDICOLI!”, quando abbiamo osato definirci “cittadini” e non esponenti di un partito.
“Ridicoli” perché abbiamo fatto domande, affermazioni e considerazioni verso SEI TOSCANA, ridicoli perché questa amministrazione ci ha messo dentro un contratto capestro che potrà solo aumentare le tariffe, aumentare la produzioni di rifiuti urbani e disattendere le aspettative ambientali, qualità della vita e salute delle generazioni a venire, ridicoli perché denunciamo le aberrazioni del sistema, ridicoli perché pensiamo all’interesse dei cittadini.
Non c’è lungimiranza in quella politica che avrebbe dovuto scindere l’interesse privato per fare business, dall’interesse dei cittadini.
Il direttore di SEI TOSCANA, Organni, ammette che la loro è una azienda che deve fare introito, la riduzione del rifiuto NON è un Loro problema, ma del Pubblico, e questo è vero…C’è però un evidente conflitto di interesse tra pubblico e privato e le Amministrazioni che partecipano ad ATO NON hanno potere decisionale, se non quelle che hanno impianti di incenerimento, raccolta, discariche e riciclo, ovvero solo cinque… Una buona parte di raccolta differenziata, molta, viene dichiarato che finisce incenerita… e così via in un dibattito acceso di domande e risposte.
La compagine societaria di SEI TOSCANA è costituita da:
AISA per il 12,53%, CASENTINO SERVIZI con lo 0,64% e poi COOPLAT al 13%, CRCM 0,34%, COSECA 0,07%, CSA 5,03%, ECOLAT 11,27%, LA CASTELNUOVESE 0,10%, REVET 0,33%, SIENAMBIENTE 23,79%, STA 26,80% e infine UNIECO al 0,10%.
Tra queste alcune società che prima gestivano in maniera pubblica la questione rifiuti, oggi sono intrecciate con i PRIVATI e con piedi su due staffe tra ATO SUD e SEI TOSCANA.
I 5 Comuni che controllano ATO SUD e che allo stesso tempo hanno quote societarie in SEI TOSCANA. Una situazione non illegale ma che ha del paradossale. Ma nell’affare dei rifiuti ci sono anche incroci tra Coop rosse come la Castelnuovese in SEI TOSCANA e la Banca Etruria.
Tornando alla questione locale, l’Amministrazione NON ha saputo rispondere esaurientemente a domande basilari, che riguardano quello che Organni declina e cioè la “tutela dei diritti del CITTADINO.”
La Val di Cornia è ufficialmente in questo contesto dal 1 Gennaio 2016, con SEI TOSCANA, politicamente avvallato da Amministrazioni che non conoscono minimamente il problema “RIFIUTI” e di fatto per far questo hanno messo in disparte gli interessi dei cittadini che si ritroveranno per oltre 20 anni, una azienda industriale nel campo dei rifiuti solidi urbani, una azienda per avrà come unico scopo produrre rifiuti da smaltire, incenerire e nel caso differenziare per fare introito.
Dal 2011 al 2014 SEI TOSCANA ha aumentato le tariffe nella zona di Arezzo, Siena e Grosseto del 22%, con il bene placido di ATO SUD…ma il dato interessante è che in questo stesso periodo risulta esserci stato un calo, seppur minimo, di produzione di rifiuti del 4%.
Lo STOP dell’estensione del porta a porta ad Arezzo dello scorso gennaio 2016, attribuendo gli apparentemente pessimi risultati ottenuti, ad un problema CULTURALE degli aretini, è un fatto che la dice lunga su quello che ci si prospetta nei prossimi anni con questo Gestore di RSU e con la complicità di ATO SUD.
ATO SUD…certo! Perché l’art. 15 del regolamento allegato al bando di gara parla chiaro: “Se servono investimenti o ri-equilibri della tariffa per un qualsiasi motivo, si informa celermente la Comunità (i Comuni) e ATO SUD e poi…i cittadini pagano!”
Una cosa SEI TOSCANA ci ha chiarito ammettendo che la ragione per cui le tariffe aumenteranno non è certo per “colpa” LORO ma delle “Amministrazioni” che si sono succedute negli ultimi anni e del governo che non legifera in modo da produrre meno rifiuti, in questo concordiamo perfettamente.
Le testate giornalistiche di zona non sono intervenute… peccato perché un bell’articolo sui temi trattati sarebbe stato interessante.
In conclusione, apprezziamo lo sforzo di consentire un’assemblea pubblica, anche se sarebbe stata una scelta democratica farla PRIMA di prendere certe definitive decisioni, così è stata una battaglia impari, … ma le forze stanno crescendo e la consapevolezza aumenta…“Est igitur res publica res populi”, la cosa pubblica è quindi cosa del popolo e come tale dovrà tornare ad esserlo.
Meetup storico SanVincenzo5stelle
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Invitiamo i lettori per comprendere meglio la situazione a leggere questo nostro articolo del 24 febbraio 2015.