EDITORIALE: IL FUTURO TRA IL PORTO E LA CITTA’

L’EDITORIALE                                   di Giuseppe Trinchini trinchini

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EDITORIALE: IL FUTURO TRA IL PORTO E LA CITTA’

Corriere Etrusco “numero 137” del 23 Febbraio 2016.

Piombino (LI) – La visita del Presidente del PD Matteo Orfini a Piombino mi ha permesso di far visita al cantiere della nuova diga realizzata dall’autorità portuale. Dopo aver attraversato un area praticamente abbandonata della fabbrica, nel quale il colore predominante era quello della ruggine ,siamo entrati nel cantiere nel quale i lavori erano a buon punto.

E’ infatti quasi pronto l’allungamento del molo foraneo “lato mare”, in consegna per giugno, che permetterà, nonostante il non completamento dei lavori “lato terra”, di far accostare piccole navi da crociera già da questa stagione, in modo tale da permettere ai turisti di apprezzare uno dei rari esempi di “Archeologia industriale” del 21° secolo anche senza scendere dalle navi. Forse non è il miglior biglietto da visita per la promozione turistica della nostra città.

Poi spesso sento dire al comune di Piombino che determinate scelte non dipendono da lui e che la Regione non ha erogato i fondi, o le azioni o altro a causa delle scelte del governo.

Affermazioni che farebbero un po’ sorridere, se non fosse che spesso nascondono dei veri e propri drammi per le famiglie, come nel caso della mancata erogazione del contributo affitto per quelle più indigenti che, di fatto, lo avevano già “speso” prima ancora di sapere che non sarebbe stato erogato.

Ma questo territorio, e non me ne vogliano i nostri politi locali, è amministrato da un solo partito, e ha un vice Ministro all’ambiente (Silvia Velo), un consigliere regionale (Gianni Anselmi), e perfino un rappresentante presso l’assemblea parlamentare della NATO (Andrea Manciulli).

Con una scala reale di questa caratura a livello politico non pretendiamo certo, come cittadini, che a livello locale risolvano in Val di Cornia la crisi congiunturale internazionale dell’Acciaio, oppure i problemi dell’esodo dei disperati dal sud al nord del mondo.

Ma che almeno completino, senza ulteriori annunci che si trascinano da almeno 15 anni, la SS398 fino al porto, che partano senza ulteriori indugi, le bonifiche dentro e fuori lo stabilimento, e che arrivino i soldi per far pagare l’affitto alle famiglie in difficoltà, questo assolutamente sì.

Giuseppe Trinchini

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CORRIERE ETRUSCO SETTIMANALE N°137

Scritto da il 24.2.2016. Registrato sotto Editoriali, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
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