PIOMBINO: IL M5S INTERVIENE SUL SANT’ALBINIA
Piombino (LI) – Dopo due bandi per la gestione andati deserti, è di pochi giorni fa la decisione del Comune di Piombino di mettere in vendita il camping Sant’Albinia. Ma sembra che invece c’era una società pronta a prenderlo in gestione per il bando d’affitto in scadenza il 4 marzo 2016. Interessato a tal punto da costituire la società Turistica Piombino srl e presentarsi con l’offerta in busta chiusa presso gli uffici del Comune. Ma questa offerta non ha potuto essere accolta perché il bando sembra essere stato annullato, per alcuni problemi legati alla vecchia gestione.
Riportiamo integralmente il comunicato stampa del Movimento 5 Stelle che vede delle incongruenze nella vicenda e la ricollega, in qualche maniera, a quella de “La Sorgente” di via Amendola.
«Vale la pena di affrontare la contorta vicenda che sta dietro al bando di assegnazione in affitto del campeggio di S. Albinia per la stagione 2016. Purtroppo in tutta questa vicenda ci sono alcuni punti oscuri sui quali sarebbe opportuno fare luce a tutela dei cittadini. Occorre tuttavia ripercorrere preventivamente la vicenda per capire meglio quali siano i nodi da sciogliere. Ricordiamo anzitutto che sull’area in oggetto vige una previsione urbanistica che prevede la realizzazione di una struttura turistico ricettiva per 1.000 posti letto potenzialmente di tipo alberghiero e con servizi annessi; durante l’ultimo Consiglio Comunale è stata votata a maggioranza la delibera che inserisce il campeggio (di proprietà della Piombino Patrimoniale) ed una considerevole area adiacente fra i beni alienabili.
A dicembre 2015 il Comune ha emesso il primo bando di gara su base d’asta di € 120.665, cifra oggettivamente elevata per una struttura ormai fatiscente e soprattutto per una sola stagione, e com’era prevedibile l’asta, tenutasi il 2/2/2016, va deserta. Viene quindi emesso un secondo bando su base d’asta di € 60.350 che si è tenuta il 4/03/2016, apparentemente andata anch’essa deserta. A questo punto entra in scena la società Turistica Piombino S.r.L, costituitasi appositamente per partecipare alla gara per l’affitto del campeggio.
I soci ci riferiscono di aver presentato prima della scadenza un’offerta in busta chiusa, come prevede la procedura, presso gli uffici della Patrimoniale ed in quella sede si sono visti rifiutare l’offerta dal Presidente Rossi in persona, motivando il rifiuto con il fatto che i precedenti gestori non hanno ancora liberato la struttura che di fatto non è ancora rientrata nelle disponibilità della Patrimoniale.
Tale motivazione è stata rilasciata in forma scritta ai soci della Turistica Piombino S.r.L che su questa base hanno, com’era prevedibile, intentato causa nei confronti della Patrimoniale. Giunti a questo punto è naturale porsi delle domande alle quali ci aspettiamo pronte risposte da parte dell’amministrazione.
L’offerta è effettivamente pervenuta nei tempi stabiliti dal bando? Quali sono le reali motivazioni che hanno portato a rifiutare un’offerta a bando aperto? Se il campeggio non era tornato nella disponibilità della Patrimoniale, su quali basi si è provveduto ad emettere ben due bandi per l’affitto? Qualora l’offerta della Turistica Piombino fosse stata regolarmente presentata, il suo rifiuto si potrebbe configurare come danno erariale?
L’urgenza con la quale si è provveduto ad inserire il campeggio nell’elenco dei beni alienabili e le manifestazioni di interesse pervenute sulla relativa previsione urbanistica sono in qualche modo collegate a questa vicenda? Questa storia assomiglia in modo preoccupante a quanto è già accaduto per la più nota vicenda de “ La Sorgente” di via Amendola e potrebbe accadere che alla fine a pagare il conto saranno i cittadini. Per questo ci auguriamo che nei prossimi giorni l’amministrazione provvederà a fare prontamente chiarezza su questa vicenda e se così non sarà chiederemo spiegazioni in Consiglio Comunale».
MoVimento 5 Stelle Piombino