M5S: TARIFFE RIFIUTI, ECCO PERCHÉ PAGHEREMO DI PIÙ
Val di Cornia (LI) – Il Movimento 5 Stelle pubblica un comunicato-denuncia che illustra quali sono, secondo loro i motivi perché il firmare il protocollo con SEI Toscana non é propriamente un affare per i comuni della Val di Cornia. Leggiamolo insieme integralmente.
Era già stabilito. Per quanto i sindaci e gli amministratori della Val di Cornia si ostinassero a negare l’evidenza, la condanna è ormai certa: più tasse e meno servizi, zero gestioni virtuose. Questo in sostanza verrà sancito, nero su bianco, nell’assemblea del 24-Marzo dai soci di ATO e gli amministratori di SEI Toscana, in materia di raccolta e smaltimento dei rifiuti, anche per la Val di Cornia.
Se alcuni disagi sono già sotto gli occhi dei cittadini inconsapevoli, il quadro completo del disastro si intravede ora chiaramente. Ecco alcuni degli accordi che saranno sottoscritti:
– TARIFFE GIÀ STABILITE. L’accordo di gestione con SEI Toscana infatti, valido fino al 2019, fissa già oggi quanto i comuni soci di ATO dovranno versare per il servizio, una cifra a salire che parte da circa 8 milioni di euro per il 2016 agli oltre 9 Milioni per il 2019. Sarà quindi ininfluente sia la quantità di rifiuti conferita, sia la qualità della differenziata.
– ZERO POSSIBILITÀ DI MIGLIORARE IL SERVIZIO. Firmando un contratto di servizio di tale durata (scadenza 2019) sarà impossibile per i comuni avviare modelli virtuosi di gestione dei rifiuti. Tutti gli eventuali servizi aggiuntivi infatti (es. porta a porta) dovranno essere richiesti in aggiunta a SEI Toscana e comporteranno quindi un ulteriore aumento delle tariffe, in barba a quanto invece si potrebbe ottenere valorizzando i rifiuti invece di incenerirli o conferirli in discarica.
– UNA LENTA AGONIA. I comuni (quindi i sindaci soci) sanno benissimo che entrare in ATO ed accorpare i servizi con SEI Toscana causerà costi maggiori per i cittadini. Lo conferma un’altra clausola presente nell’accordo di cui parliamo, dove si specifica che, a fronte di un canone di minore entità richiesto per i primi anni di servizio, ma comunque già in aumento, il gestore unico si riserva la possibilità di RECUPERARE QUANTO DOVUTO attraverso l’ALLUNGAMENTO DEL CONTRATTO, fino all’ottenimento dell’utile stabilito. Un modo come un altro per garantire utili del pubblico a società private.
Quindi, ripetiamo ancora una volta: avremmo di meno, pagando di più. E se ci stancassimo di farlo e volessimo recedere, non ci permetterebbero di farlo. Su Sei Toscana è in corso peraltro un’indagine della Magistratura, per irregolarità nella gestione della gara d’appalto, dove si presume che il soggetto aggiudicatore del bando sia sostanzialmente lo stesso che lo ha redatto. A questa società, con questi presupposti e con questi scenari presenti e futuri i nostri sindaci hanno consegnato a tempo indeterminato la gestione dei nostri rifiuti.
Non crediamo – conclude il comunicato – ci sia da aggiungere altro“.
MoVimento 5 Stelle
Piombino
Campiglia Marittima
San Vincenzo