PIOMBINO: DA IERI GLI ISPETTORI MINISTERIALI ALL’OSPEDALE
Piombino (LI) – Lunedì 11 aprile il ministro Beatrice Lorenzin ha inviato due ispettori (accompagnati da due rappresenti delll’agenzia dei servizi sanitari regionali, due delle Regioni e un rappresentante dei Nas) che sono entrati nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Piombino per ulteriori controlli sui 13 decessi attualmente contestati all’infermiera Fausta Bonino.
Gli ispettori stanno verificando il rispetto di tutte le procedure e analizzando quanto accaduto in termini di rispetto delle regole e delle verifiche interne alla struttura sanitaria. Il lavoro servirà ad accertare possibili altre responsabilità di ordine organizzativo in relazione alla morte dei 13 pazienti che vede accusata l’infermiera. In particolare gli ispettori verificheranno come sia stato possibile procurarsi e far sparire dosi di eparina senza che nessuno si accorgesse di nulla.
Per quanto riguarda l’indagata invece, dopo il no agli arresti domiciliari, respinta dal gip del Tribunale di Livorno, sarà ora il Tribunale del riesame di Firenze a valutare la domanda presentata dalla difesa dell’infermiera, l’avvocato Cesarina Borghini, accusata di aver ucciso 13 pazienti di rianimazione.
Secondo l’avvocato inoltre ci sono errori anche nelle intercettazioni, perché spesso la voce che dice le frasi, contestate dagli inquirenti alla Bonino, non è delle a sua cliente. Altre frasi invece sono chiaramente sarcastiche e, sempre secondo l’avvocato, se ascoltate nel loro contesto, se ne denota chiaramente il tono ironico o paradossale.
Per la risposta del tribunale, la cui udienza è fissata per venerdì, occorreranno comunque circa due settimane, durante le quali l’infermiera continuerà a rimanere nel carcere di Pisa. Intanto tutte le famiglie coinvolte si sono rivolte ad un legale e lunedì hanno incontrato nell’ospedale di Piombino gli ispettori del Ministero alla Salute.