EDITORIALE: PIOMBINO TRA RINASCITA ED EROI
L’EDITORIALE di Giuseppe Trinchini
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Il video editoriale sarà pubblicato più tardi.
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EDITORIALE: PIOMBINO TRA RINASCITA ED EROI
Corriere Etrusco “numero 143” del 12 aprile 2016.
La “Rinascita” è stato prima un mensile, poi un settimanale politico-culturale del Partito Comunista Italiano fondato da Palmiro Togliatti nel 1944.
La rivista chiuse nel febbraio del 1991, a pochi giorni dalla nascita del PDS e più o meno nel periodo in cui Piombino doveva entrare nel “Piano Utopia” che invece l’anno successivo si trasformò nella cessione ai privati della Lucchini dello stabilimento, e l’ingresso della città in un vortice, dal quale non riesce ancora oggi ad uscire.
“Rinascita” è anche il termine utilizzato in questi giorni più volte sia da Legambiente che da “Minoranza sindacale” in una settimana che era cominciata con l’intervento del Corpo forestale dello Stato preso lo stabilimento Aferpi.
Il contesto è quello delle Bonifiche dell’area industriale. Oltre 35 ettari di terreno, localizzato più o meno all’altezza della portineria di ischia di crociano nelle vicinanze della spiaggia, utilizzato per depositare cumuli di scorie di altoforno, e che dal 2007, a causa di un sequestro della guardia di Finanza al quale però fino alla settimana scorsa non era seguito nulla, sono ancora in attesa della bonifica. Questo milione di tonnellate circa di rifiuti industriali (Repubblica 2-6-2007) giacciono, ancora oggi, in cumuli sparsi nei terreni del SIN e nelle discariche sequestrate.
«Senza la rimozione e la conseguente bonifica dei terreni e delle acque, nulla degli accordi, e dei piani di rinascita del territorio, potrà ovviamente essere effettuato» commenta ad esempio Minoranza Sindacale, con Legambiente che comunque, nella nostra video intervista, parla di anni per quantomeno mettere in sicurezza le aree da bonificare, lavori che considera propedeutici alla realizzazione dei nuovi impianti.
Un’altra parola che “gira” per Piombino è “eroi”, legata agli operai che in questi ultimi anni hanno sofferto e lottato, e che dovrebbero essere quelli che, come nell’iniziativa organizzata venerdì 15 aprile prossimo da Rifondazione Comunista, sono i veri “uomini e donne dell’anno” in una città entrata ormai in un declino, del quale però non ci è dato conoscere la fine.
Questa gente alla fine chiede solo la verità: «Ci sarà un futuro? Ripartirà davvero l’economia piombinese?». Per ora questi uomini e queste donne hanno assistito solo a “Narrazioni felici” e premi per meriti ancora tutti da dimostrare sul campo. Chissà se vedranno prima o poi un vero cambiamento?
Giuseppe Trinchini
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CORRIERE ETRUSCO SETTIMANALE N°143