EDITORIALE: DALLA “BRETELLA DELLA FOLLIA” AL “PONTE” PROVVISORIO
L’EDITORIALE di Giuseppe Trinchini
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EDITORIALE: DALLA “BRETELLA DELLA FOLLIA” AL “PONTE” PROVVISORIO
Corriere Etrusco “numero 144” del 19 aprile 2016.
Baratti (LI) – Mercoledì 28 ottobre 2015 è stato il giorno del nubifragio di Baratti, e dell’inizio di questa vicenda dell’assurdo che è il ripristino del “ponte” stradale all’altezza della pineta.
All’inizio, in emergenza, i tecnici comunali hanno sistemato ed “inghiaiato” con centinaia di metri cubi di detriti una stradina di campagna parallela per permettere l’accesso a Populonia, ma poi, invece di ripristinare immediatamente il ponticello campereccio sulla strada, l’amministrazione comunale sceglie la via della bretella provvisoria, rinominata ormai da tutti la “bretella della follia”, allestita sopra il terreno di un privato, al quale il comune paga l’affitto, e che costerà al contribuente prima per farla, poi per asfaltarla, e per concludere, alla fine del rifacimento del ponte definitivo, per rimuoverla e ripristinare il campo alle condizioni di origine, non meno di 100 mila euro per le tasche dei cittadini piombinesi.
Dopo il nostro articolo della scorsa settimana che poneva gravi dubbi sulla sicurezza per l’accesso al golfo per i mezzi d’emergenza, dopo più di sei mesi l’amministrazione corre ai ripari, e in soli tre giorni realizza il “ponte”. Ma non in modalità definitiva, fa invece un ponte provvisorio a senso unico, in ghiaia e terra, che poi dovrà essere rimosso nuovamente anch’esso, per realizzare, non si sa a questo punto quando, il “ponte” campereccio definitivo.
Una vicenda che i residenti definiscono grottesca che sta costando non poco alle casse comunali e che, oltre all’ovvio disagio, anche economico per le strutture recettive del golfo, anche l’ilarità dei tecnici che parlano di “danno erariale” per la comunità.
Come finirà questa storia? A questo punto non lo sappiamo, ma una cosa è certa: per fare il ponte provvisorio hanno impiegato tre giorni, di gran lunga meno del tempo che hanno impiegato a fare ed asfaltare la “bretella della follia”. E questo è un dato di fatto.
Giuseppe Trinchini
Semplicemente qualche tecnico comunale nonnsa fare il proprio lavoro… Oppure qualcuno ci mangia sopra…. In entrambi i casi ..il li manderei a pala e piccone a fare il ponte .(gratis)…