TOSCANA, 2.137 BAMBINI FUORI DALLA FAMIGLIA DI ORIGINE
Dati emersi durante il convegno su “Genitorialità, infanzia, adolescenza” organizzato dalla Regione insieme all’Istituto degli Innocenti e alla Fondazione Zancan. L’assessore Saccardi: “Preoccupa l’aumento di minori presi in carico dai servizi per maltrattamenti in famiglia”
FIRENZE – Sono 2.137 i bambini fuori dalla famiglia di origine in Toscana, accolti per più del 50 % in affido familiare oppure in struttura residenziale. Di questi 1.303 sono italiani e 834 stranieri, tra quest’ultimi 319 stranieri non accompagnati. Nel triennio 2012-2014 il fenomeno dei bambini fuori dalla famiglia di origine segna un aumento del 15% dovuto principalmente all’aumento degli inserimenti in struttura residenziale, che nel triennio segnano una crescita del 34% determinato in modo significativo dall’aumento della presenza di minori stranieri (+50%) trainata in modo particolare dalla presenza di minori stranieri non accompagnati che sono più che raddoppiati nel periodo (erano 107 alla fine del 2012, sono 219 al 31/12/2014). Ci sono poi affidamenti part-time, in lieve calo (171 bambini e ragazzi), e progetti di semiresidenzialità per sostegno socioeducativo (per 735 bambini e ragazzi in difficoltà).
Sono alcuni dei dati emersi durante il convegno su “Genitorialità, infanzia, adolescenza” organizzato dalla Regione insieme all’Istituto degli Innocenti e alla Fondazione Zancan per un confronto su azioni, interventi, progetti e percorsi programmati e attivati nell’area delle politiche di tutela e promozione dei minori e di sostegno alle famiglie. Altri dati rilevanti – e “preoccupanti” per l’assessore al sociale della Regione Stefania Saccardi – sono l’aumento dei minori presi in carico dai servizi territoriali per maltrattamenti in famiglia che nell’ultimo triennio di rilevazione (2012-2014) passano dai 1.234 del 2012 ai 1.456 del 2014 per un aumento pari al 18%. Nel caso in cui si allarghi il periodo agli ultimi 5 anni di rilevazione (2010-2014) l’aumento percentuale diventa ancora più marcato e raggiunge addirittura il 46%. Per quanto riguarda i minori vittime di abusi sessuali il dato è stabile sotto le 200 unità e al 31 dicembre 2014 se ne contano 179, di cui 48 stranieri (27% del totale), mentre quelli che sono anche affidati al servizio sociale professionale sono 76 (il 42%). Sul fronte delle vittime di violenza assistita il 2014 è il secondo anno in cui nell’attività di monitoraggio con gli ambiti territoriali viene fatto questo rilevamento, e il confronto tra il 2013 e il 2014 segnala un sostanziale aumento del fenomeno. In un solo anno i minori vittime di violenza assistita segnalati agli organi giudiziari e presi in carico passano da 749 a 968 per un aumento percentuale del 29%.
L’assessore ha poi menzionato la realizzazione di progetti mirati che “quando determina un coinvolgimento diretto di operatori e professionisti impegnati sul campo, può contagiare positivamente l’organizzazione dei servizi: è questo, ad esempio, il caso del percorso sviluppato in collaborazione con la Fondazione di Studi Sociali Zancan che, attraverso il progetto Risc-PersonaLab, ha consentito di sperimentare la metodologia della ricerca-azione applicata alla presa in carico di nuclei familiari maltrattanti, per contrastare il ricorso all’allontanamento dei figli, migliorare le competenze educative dei genitori e progettare interventi mirati e efficaci”.
“Questa iniziativa – ha detto l’assessore Saccardi – sottolinea il paradigma di riferimento delle politiche regionali di settore: una base conoscitiva, informativa, analitica -patrimonio diffuso, condiviso e fortemente radicato grazie al rapporto di collaborazione con l’Istituto degli Innocenti nella visione regionale – che indirizza e sostiene la programmazione e l’attuazione degli interventi a livello locale. Su questa base di informazioni, raccolta, curata e aggiornata attraverso il lavoro dell’Osservatorio regionale minori e del Centro regionale Infanzia e Adolescenza vengono individuate e sviluppate le linee prioritarie di intervento, tenendo come bussola i principi dell’integrazione e della cooperazione istituzionale. Questo spiega l’investimento che la Regione sta portando avanti sui vari sistemi informativi, alcuni dei quali sono oggetto oggi di presentazione ragionata”.
Fonte: Regione Toscana