TOSCANA: PREOCCUPAZIOPNE PER IL FUTURO DA CGIL

cgilFirenze 27.04.2016.- La CGIL Toscana ha commentato così i dati diffusi dal Rapporto annuale Osservasalute 2015, che ha disegnato un panorama preoccupante a livello nazionale, evidenziando per la prima volta l’arretramento dell’aspettativa di vita. All’interno di un quadro nazionale preoccupante, la Toscana è ancora virtuosa, ma non mancano segnali di rischio per il futuro.

E’ un dato inquietante, che si lega con la costante diminuzione della spesa sanitaria italiana e con la scelta di destinare alla prevenzione una delle quote più basse a livello europeo.

Le differenze fra Nord e Sud e fra regione e regione determinano una situazione iniqua, che si va ormai consolidando da troppi anni.

“La Toscana per certi versi mostra ancora una buona tenuta” dichiara Mauro Fuso, segretario della CGIL regionale “ e lo dimostrano i dati relativi alla prevenzione, all’assistenza ospedaliera e domiciliare, tutti al di sopra delle medie nazionali. Ma non dobbiamo dimenticare che in questa regione si è assistito a una diminuzione del 3% della spesa sanitaria nel periodo 2010-2014 e che stiamo affrontando un riordino complessivo del servizio sanitario regionale, non è esente da problematiche e criticità”.

Alcuni dati ci forniscono campanelli d’allarme, ad esempio il rischio più elevato di patologie oncologiche ci segnala un calo dell’attenzione nei riguardi del percorsi di prevenzione, così come il triste primato della Toscana nel consumo di farmaci antidepressivi.

Non c’è dubbio che il quadro nazionale complessivo si dimostri preoccupante, soprattutto se si valuta come gli effetti della crisi stiano incidendo sullo stato di salute della popolazione: la programmazione e le scelte future dovranno pertanto prevedere il massimo livello di coinvolgimento e di collaborazione tra istituzioni e organismi di rappresentanza, con l’obbiettivo di recuperare un trend positivo e di garantire un’assistenza sanitaria equa e appropriata per tutte e tutti.

La CGIL Toscana, insieme alle Federazioni di categoria e alle altre organizzazioni sindacali. prosegue nella sua interlocuzione con l’assessorato competente e le altre istituzioni regionali , poiché ritiene indispensabile che in ogni processo di efficientamento sia coinvolto anche chi rappresenta i lavoratori e i pensionati, la maggioranza dei toscani. gm

Ufficio Stampa Cgil Toscana

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Crisi: Gennaio- Febbraio 2016, voucher ancora in crescita (+50%) e peggior rapporto assunti-licenziati da tre anni a questa parte. I numeri delle crisi in atto. Lami (Cgil), “La crisi ancora incombe, colpisce nel profondo nel mentre stanno per finire gli ammortizzatori sociali e chi non potrà usufruire della Naspi si ritroverà a casa, disoccupato e senza alcun reddito.

Firenze 28.04.2016.- Continuano a crescere i voucher in Toscana. Secondo i dati Inps nei primi 2 mesi del 2016 sono stati 1.327.803 con un aumento del 50% e 5 punti sopra l’aumento medio nazionale.
Sempre nel primo bimestre di quest’anno sui tempi indeterminati i licenziamenti (16.916) sono stati maggiori degli avviamenti (13.560). Le assunzioni a tempi indeterminato hanno fatto registrare un calo del 35.2% sul 2015, l’anno degli incentivi, e, cosa ancora più grave, del 17% sul 2014.

Sfogliando i dati delle unità produttive in crisi già passate sul tavolo regionale quello che emerge non lascia tranquilli. Nel periodo 4 gennaio 10 marzo nelle province di Massa Carrara, Pisa, Livorno e Grosseto sono stati esaminati 18 casi di crisi che coinvolgono 6635 lavoratori, 8 i casi nella provincia di Firenze e 1.528 lavoratori , Lucca 3 casi per 850 lavoratori, Arezzo 3 casi per 670 lavoratori, Siena 2 casi per 230 lavoratori e Prato con 1 caso da 100 lavoratori. Nel frattempo altre crisi si sono aggiunte, tra queste, per rilevanza, spicca quella del calzaturificio Balducci.

“La crisi ancora incombe, dichiara il segretario regionale della Cgil con delega al mercato del lavoro Mirko Lami a commento di questi dati, colpisce nel profondo nel mentre stanno per finire gli ammortizzatori sociali e chi non potrà usufruire della Naspi si ritroverà a casa, disoccupato e senza alcun reddito. Siamo alla vigilia del 1° maggio, aggiunge, festa del lavoro e dei lavoratori, e che festa sia, senza dimenticare i molti problemi che aspettano ancora una soluzione”.

Scritto da il 28.4.2016. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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