VENTURINA: POCHI LAVORATORI ALLE CELEBRAZIONI DEL 1° MAGGIO
Venturina (LI) – Si è tenuta all’interno dell’area fieristica la manifestazione per celebrare la ricorrenza del primo maggio 2016. All’appuntamento sono intervenuti, tra gli altri, i dirigenti locali di Cgil, Cisl e Uil, i sindaci Massimo Giuliani, Rossana Soffritti, Alessandro Bandini, Luciano Cencioni, il consigliere regionale Gianni Anselmi e la sottosegretaria Silvia Velo.
Scarsa la partecipazione, che si è attestata mediamente sulle 150 persone compresi i numerosi rappresentanti politico-sindacali e gli addetti ai lavori. Assenti anche i tradizionali trattori, che effettuavano tutti gli anni una sfilata per le vie di Venturina.
Dopo una introduzione del segretario della Camera del lavoro Franco Franceschini hanno parlato il sottosegretario Silvia Velo ed il dirigente sindacale della Uil Paolo Camelli. Tra le curiosità si può osservare la bandiera alla base del palco, che era della SPI-CGIL (il sindacato dei pensionali che oggettivamente poco c’azzecca con i lavoratori) ed una presenza troppo marcata della politica rispetto al sindacato, che tradizionalmente è il vero padrone di casa della Festa del lavoro.
La Festa del lavoro o Festa dei lavoratori viene infatti celebrata il 1º maggio di ogni anno in molti paesi del mondo per ricordare l’impegno del movimento sindacale e i traguardi raggiunti dai lavoratori in campo economico e sociale. La festa ricorda le battaglie operaie, in particolare quelle volte alla conquista di un diritto ben preciso: l’orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore (in Italia con il RDL n. 692/1923). Tali battaglie portarono alla promulgazione di una legge che fu approvata nel 1867 nell’Illinois. La Prima Internazionale richiese poi che legislazioni simili fossero introdotte anche in Europa.