AFERPI: CAMPING CIG, «L’AZIENDA NAVIGA A VISTA»
Piombino (LI) – Riceviamo e pubblichiamo da “Minoranza Sindacale” su l’ultima riunione al MISE con Aferpi.
«Piombino, undicesimo mese dell’Era Cevital. Se vuoi vedere i cammelli, prima devi dare i soldi. Per raccontare l’incontro di ieri al Mise, volendo sdrammatizzare, potremmo citare il famoso proverbio che descrive bene lo scopo di quella riunione. Infatti, doveva essere l’incontro decisivo per capire se finalmente, dopo 11 mesi si voleva fare sul serio o continuare con la narrazione della favola felice. La verità è che ieri, i soldi non si sono visti e anche i cammelli, di conseguenza, meno che mai.
Quindi tra ”premiare“ e il fare c’è di mezzo il mare ed è quello che divide Piombino dall’ Algeria, dove il patron di Cevital sta attraversando forti turbolenze politico/economiche da non sottovalutare per il destino di migliaia di lavoratori .
Dall’incontro di ieri, sinteticamente è emerso:
- Non è stato fornito nessun dato verificabile utile ad attestare che Aferpi può contare davvero sui finanziamenti necessari per acquistare il forno elettrico, per la nuova acciaieria e il nuovo treno a rotaie. Ci si è limitati a rassicurazione verbali che a monte delle numerose promesse non rispettate non confortano proprio nessuno.
- L’azienda ha ammesso platealmente di non avere i soldi per la gestione ordinaria e non sa neppure dove trovarli. A tal proposito, ha rivolto un appello accorato al governo affinché interceda presso le banche per far ottenere il credito necessario a non far fermare completamente lo stabilimento. Viene però da domandarsi se siano le banche ad essere inflessibili non concedendo i prestiti o se invece dipenda anche dal gruppo algerino che non riesce a fornire le garanzie sufficienti per ottenerli. Comunque, la situazione attuale è quella descritta nella dichiarazione al termine dell’incontro, dal rappresentante nazionale della FIOM Mauro Faticanti, che parla di ” un’azienda che sta navigando a vista ”. Quindi, non riuscendo nemmeno ad avere sovvenzioni per gestire il presente come si può pensare di assicurare i finanziamenti futuri?
- In pratica, non è stato prodotto nessun crono-programma serio e dettagliato sulle fasi attuative degli investimenti previsti, ma sono state fornite solo le date di massima riguardanti l’inizio e la fine dei lavori. Tali scadenze sembrano cozzare palesemente con il buon senso e con ogni logica, infatti analizzandole emerge che le opere civili si faranno in soli quattro mesi (prima produzione rotaie settembre 2018 , avvio costruzione opere civili ( capannonni ,linee elettriche , ecc .) maggio/giugno 2018 ) .
- I sindacati non hanno esaminato gli accordi Stipulati da Aferpi con SMS demag per la costruzione dell’ acciaieria e del treno per rotaie.
- Sulle bonifiche, preliminari all’avvio di qualsiasi lavoro, si sono fissati altri incontri ma senza fornire nessuna certezza sulla soluzione ai mille problemi che esse comportano.
- Della parte relativa all’ agroindustriale e logistica non se ne è nemmeno parlato. Bisognerà rivolgersi a “Chi l’ha visto?” per capire che fine ha fatto questa parte del progetto industriale che dovrebbe dare lavoro a 750 cassaintegrati .
- Lo stesso vale per i lavoratori dell’indotto, i più dimenticati e più disperati in assoluto.
- Infine, affermare tutto questo non vuol significare (come ha detto qualche sindacalista) cercare di far paura ai lavoratori, ma solo mettere insieme i fatti e provare a ragionare. E sono i fatti che ci portano ad affermare che l’incontro di ieri è stato fortemente negativo e davanti al giudizio soddisfacente espresso dai sindacati rimaniamo stupiti.
Chiediamo perciò che siano i lavoratori ad esprimere nei prossimi giorni, la valutazione dello stato delle cose attraverso un’assemblea ben preparata e pubblicizzata (non certo come quella di ieri). Infatti, se nonostante l’evidenza continueremo a dire che va tutto bene, difficilmente vedremo arrivare i cammelli a Piombino».
Piombino 20 maggio 2016
Gruppo Minoranza Sindacale – Camping CIG
E-mail : campingcig1@gmail.com
Cell. 3341474905 – Tel. 0565777409
Si,per i sindacati è tutto perfetto ed anche per il sindaco e le istituzioni locali e a monte anche per il governo Piombino è un paese rinato e fuori dalla crisi.infatti 800persone delle ditte appaltatrici sono in mezzo ad una strada senza alcun stipendio,altre 1000 in CIG, e 800 lavorano a giorni alterni.ma state sereni,va tutto bene.tanto i sindacalisti sono esentati dal lavoro e guadagnano più di chi lavora,il sindaco ha trovato alla moglie il posticino,in regione la velo prende 10000 euro mese e tutto va bene.
Le banche a questo tizio non danno credito neppure per comprare le materie prime (100 mln ) come si può pensare che gli finanzino il progetto del forno elettrico e agro alimentare? ( 750/900 mln) ..ma quale banca è disposta a rischiare così tanto in un mercato già saturo?? Dai viaaa smettetela di credere alle favole..
Soltanto ripeto quello che ho scritto in altro post: “Il regime sindacal-partitocratico continua a sostenere questa assurda favola perché sa bene che quando finisce la favola finisce anche il regime. Tenerlo in piedi più a lungo possibile è la parola d’ordine, a tutti i costi.”
Quando, per mera opportunità politica, alla grigia realtà di Jindal, si preferiscono le rutilanti fantasie di Rebrab, e’ molto probabile trovarsi con il sedere per terra …
E certo..in piena campagna elettorale mica potevi dire che jindal assumeva solo 800 persone. È stato meglio illudere la gente con promesse come l agro alimentare i 2 forni elettrici la navi militari e la concordia..dai politici certe promesse potevo anche aspettarmele ma dai sindacati no.vergogna!