PIOMBINO: IL 2 GIUGNO IL MINISTRO BOSCHI PER IL SI’ AL REFERENDUM
Piombino (LI) – Giovedì prossimo si celebrerà in tutto il paese La Festa della Repubblica Italiana, istituita per ricordare la nascita della Repubblica, che si festeggia ogni anno il 2 giugno, data del referendum istituzionale del 1946, con la celebrazione principale che si tiene a Roma e si conclude con il passaggio delle frecce tricolore davanti all’altare della patria.
Il 2 e il 3 giugno di quell’anno, si tenne infatti il referendum istituzionale con il quale gli italiani vennero chiamati alle urne per decidere quale forma di Stato – monarchia o repubblica – dare al Paese.
Il referendum fu la prima votazione a suffragio universale indetta in Italia, e sancì, dopo 85 anni di regno, con 12.700.000 voti contro 10.718.502, la nascita della Repubblica, e i monarchi di casa Savoia vennero esiliati.
Nilde Iotti, la prima presidente donna alla Camera dei deputati, in un discorso che tenne a Piombino nel 1979, parlando della rigidità del bicameralismo del nostro paese disse: “Basta con questo assurdo bicameralismo perfetto unico nel mondo e causa di ritardi. Basta con mille parlamentati”.
Queste parole sono diventate così attuali per il comitato del “Sì” alla modifica referendaria, che a distanza di 70 anni dal referendum del 1946, proprio il 2 giugno alle ore 16.30, il ministro Maria Elena Boschi sarà a Piombino, al Metropolitan per sostenere il sì alla riforma del prossimo referendum costituzionale che si terrà in autunno, con al suo fianco l’ex sindaco di Piombino Enzo Polidori e l’allora portavoce della Iotti, Giorgio Frasca Polara.
Ma il comitato per il No al referendum non resta a guardare, e in occasione della Festa della Repubblica, festa di tutti come dice lo slogan che sta passando in questi giorni in televisione, si mobilita contro quello che loro definiscono un attacco alla Costituzione messo in atto dall’asse Renzi-Boschi-Verdini organizzando, in Contemporaneamente alla presenza a Piombino della ministra Boschi un sit-in in pazza Gramsci, a poche centinaia di metri dal teatro Metropolitan, al quale hanno già aderito diverse forze politiche e associazioni, mentre il giorno successivo a Suvereto la prof. Donatella Loprieno, costituzionalista dell’Università della Calabria e membro dell’ANPI e di Libera, spiegherà le ragioni del No.
“E’ inaccettabile dal punto di vista democratico – spiega il Prof. Rossano Pazzagli, coordinatore del Comitato – che il governo abbia voluto trasformare la Costituzione in una questione di parte. La Costituzione è di tutti. Così mentre loro fanno propaganda politica con parate, segretari di partito e ministri spendendo soldi pubblici, noi con le nostre forze approfondiamo e informiamo i cittadini su una riforma che rappresenta il più grave attacco alla Costituzione della storia repubblicana”.
Speriamo solo che le due manifestazioni sia no pacifiche, e non si verifichino incidenti in una giornata che dovrebbe essere la festa indistintamente di tutti gli italiani.
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