AFERPI: «NUOVE FERMATE, E ASSOLUTA MANCANZA DI CERTEZZE»

Rebrab con Rossi

Rebrab con Rossi

Piombino (LI) – Nuovo comunicato del gruppo “Minoranza Sindacale – Camping CIG” sul futuro a tinte fosche di Aferpi/Cevital.

Da una parte quindi troviamo i messaggi della politica locale e del sindacato che parlano di avvii di cabine di regia e promesse di aumenti di stipendio di 30 euro lordi (20 euro scarsi). Dall’altra le “cassandre” del Camping CIG, che contestano mancanza di certezze, a causa della non ancora avvenuta erogazione dei 42 milioni ad SMS per l’avvio della realizzazione del forno elettrico e dell’acciaieria, e nuovi fantomatici soci di Rebrab trovati dall’imprenditore algerino a Dubai, Città negli Emirati Arabi Uniti, che, oltre ad essere una località turistica è anche la residenza ufficiale del tristemente famoso “ex compratore della lucchini” Khaled.

Una cosa è certa: il 1 luglio 2017 è sempre più vicino, sia che abbia successo, sia che fallisca l’operazione finanziaria dell’algerino, e con quella data la politica locale ed il sindacato perderanno l’unica leva contrattuale che hanno avuto fino ad oggi nell’operazione Cevital, che ricordiamo, per stessa amissione del sindacato, non prevede alcun PIANO “B” in caso d’insuccesso.

Giuseppe Trinchini

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MINORANZA SINDACALE: NUOVE FERMATE, E ASSOLUTA MANCANZA DI CERTEZZE

sciopero camping cig«Piombino, dodicesimo mese dell’Era Cevital. Secondo autorevoli fonti di stampa, la Sms Demag avrebbe dovuto fornire entro fine Maggio il progetto di dettaglio per la costruzione dell’acciaieria e treno di laminazione per rotaie, consentendo così ad Aferpi di poter progettare e affidare l’appalto per le opere civili. Quest’ultima avrebbe dovuto di conseguenza pagare ad SMS  42,5 milioni entro la fine di tale mese, pena la rescissione del contratto.

A tutto questo non risultano smentite e conseguentemente vorremmo essere informati se tali scadenze siano state onorate in quanto punto fondamentale per la realizzazione del progetto Siderurgico di poter colare acciaio tra 27 mesi , e far ritornare al lavoro i lavoratori diretti e dell’ indotto. Ipotesi temporale  messa in dubbio da Leonardo Mezzacapo ( ex responsabile ufficio tecnico Lucchini )  che splittando  un’ ipotesi di programma per macrotitoli ,  in un suo intervento sulla stampa , suppone l’inizio della produzione nel secondo semestre 2020

Sarebbe stato opportuno che entro la scadenza di Maggio, Aferpi, le organizzazioni sindacali e le istituzioni, avessero tranquillizzato i lavoratori e le loro famiglie rendendo pubblica l’avvenuta consegna del progetto di dettaglio e la documentazione dell’avvenuto pagamento.

Apprendiamo inoltre, dal giornale locale on line “L’Etrusco“,  notizie allarmanti sulla ipotesi  dell’intervento di capitali da Dubai dove il patron di Cevital  Rebrab, resterebbe socio in Aferpi solo con il 25% delle azioni , riporta il giornale : “Rebrab gli investitori li avrebbe trovati a Dubai. Da nostre informazioni Rebrab, in un primo momento, non avrebbe accettato questa sponda perché presupponeva che lui fosse messo da parte, poi è stato trovato un accordo. Il capitale sociale concordato sarà di 400 milioni di euro il 25% a carico di Rebrab e il resto a carico degli investitori di Dubai. Questo però quando Issad Rebrab avrà versato i 45 milioni non ancora versati, ma sottoscritti”.

Chiediamo alle istituzioni, (quelle locali in primo luogo) ai sindacati e alla neonata cabina di regia di fare chiarezza immediata sull’ ipotetica  operazione “ Dubai”  e se è attuabile prima del 30.06.2017 per  informare lavoratori e cittadini  degli effettivi accadimenti citati dal  giornale , come si legge ancora infatti :

“Si tratta di una partita da giocare, la madre di tutti problemi che non sono pochi: bonifiche, reinserimento nel mercato, impiantistica: questioni dove i sindacati e la politica locale giocano un ruolo marginale.”

Adesso sarebbe opportuno e doveroso verso tutti quei lavoratori che da ormai un anno vivono faticosamente una quotidianità di rinunce, che chi di dovere li informasse con schiettezza e semplicità di contenuti senza millantare od edulcorare una realtà quantomeno complessa. Crediamo che lo meritino.

Infine apprendiamo da fonti sindacali che l’azienda ha comunicato la fermata degli impianti, senza indicare le date della ripartenza, con il seguente cronoprogramma:

1) 03 06 2016 fermata del treno di laminazione per profilati vari TMP

2) 15 06 2016 fermata del treno di laminazione per vergella TVE

3) 16 06 2016 fermata del treno di laminazione per  rotaie TPP

Viene da pensare che la situazione finanziaria dello stabilimento non possa reggere ad una serie di fermate continue che invece di ridursi ( come promesso ) si allungano sempre di più. Come si può credere alle infinite rassicurazioni che riguardano gli investimenti futuri se non si riesce a garantire nemmeno il minimo della produzione e la continuità produttiva  per i reparti ancora in funzione?

I sindacati devono, finalmente, pretendere la verità sulla situazione attuale e sul futuro del progetto Aferpi. Se si continua a dire che va tutto bene si rischia di giungere ad un disastro senza nessuna via di fuga, in quel caso non vi potrà essere nessuna giustificazione per i protagonisti ( sindacali, politici e imprenditoriali) dell’intera vicenda».

Piombino 03 giugno 2016
Gruppo Minoranza Sindacale – Camping CIG

Scritto da il 3.6.2016. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

3 Commenti per “AFERPI: «NUOVE FERMATE, E ASSOLUTA MANCANZA DI CERTEZZE»”

  1. Ciuco nero

    Come
    Volevasi
    Dimostrare

  2. Ciuco nero

    E aggiungo,sono quasi dodici mesi che ci dicono ” dal prossimo mese inizieremo a scaricare 120.000 tonnellate mese di materiale da lavorare”. Si come no……come no.mancano i soldi perfino per le più elementari cose.

  3. Ciuco nero

    Trinchini me lei in qualità di direttore ha la mia mail..? Mi può contattare in privato ? Grazie.

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    88 mesi, 20 giorni, 19 ore, 58 minute fa

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