CAMPING CIG: TANTA GENTE ALLA PRIMA CENA DEI CASSAINTEGRATI
Piombino (LI) – Sabato 18 giugno si è tenuta, presso l’area del campo da Rugby, la prima cena sociale della neonata associazione “Coordinamento Articolo 1-Camping CIG”.
L’associazione, nata dall’attivismo degli operai in Cassa integrazione di Lucchini/Aferpi e dagli ex lavoratori dell’indotto dello stabilimento ora disoccupati, ha organizzato una bella serata nella quale i partecipanti, provenienti da più partiti ed associazioni, hanno potuto ascoltare le riflessioni e le domande degli “Ex campeggiatori della SOL” sul futuro siderurgico della città, e sul destino di tutti quelli che aspettano di tornare a lavorare. E tutte queste riflessioni alla fine si condensano in una unica domanda: “Basta narrazioni felici, è giunto il momento di dirci la cruda verità su quello che sta accadendo”.
Riportiamo con l’occasione due commenti tratti dai social networks dei consiglieri Carla Bezzini (Un’altra Piombino) e Mario Gottini (M5S) presenti entrambi alla cena degli “Ex campeggiatori”.
Carla Bezzini: «Grazie alla neo associazione “Articolo1” Camping Cig per la bella serata che ieri sera ha offerto a quanti hanno voluto esprimere la loro solidarietà al “lavoro che manca” nel nostro territorio. Il lavoro al centro, recuperato nella sua identità di vita, di dolore, sacrificio, ma anche gioia, fiducia, speranza: comunque e sempre valore essenziale e imprescindibile, fondante del vivere sociale, come appunto ci ricorda l’articolo 1 della nostra Costituzione. Una bella atmosfera, la sensazione di poter condividere la comune umanità».
Mario Gottini: «Splendida serata e ottima cena organizzata per il Coordinamento Articolo 1 – Camping CIG. Potevi anche non conoscere nessuno, ma ti sentivi parte di un gruppo: legato da un comune sentire.
Spulciano documenti, verificano scadenze e promesse, impongono le loro domande e propongono tesi. Puoi essere d’accordo o contrario, ma non puoi prescindere dal confrontarti sui temi da loro individuati. Già questo sarebbe una grande vittoria.
Riuscire a farlo, ponendo al centro le relazioni umane… sembra quasi un miracolo, in una società come la nostra che valorizza individualità ed egoismi. Un grande ringraziamento ha chi è riuscito a creare una simile cosa!».