FRANCIANA: PAKISTANO 35 ENNE MUORE NEL CENTRO PROFUGHI
Piombino (LI) – L’omicidio nel centro profughi di Franciana a Piombino. La vittima è un pakistano di 35 anni morto dopo essere stato raggiunto da diverse coltellate. La polizia ha già identificato l’aggressore che sarebbe un altro immigrato di origini Senegalesi.
E’ stato arrestato il senegalese che ha ucciso ieri a coltellate un pakistano nel centro accoglienza di Franciana. La lite sarebbe sfociata nella stanza adibita a moschea, dove un pakistano di 35 anni è stato ucciso a coltellate da un senegalese di 34, adesso in stato di arresto con l”accusa di omicidio. Alcuni testimoni hanno sentito sbattere una porta all’uscita dalla stanza del senegalese, poi il pakistano lo avrebbe rimproverato. Proprio per questo motivo sarebbe partita la lite sfociata nel sangue. Il senegalese lo ha colpito con un coltello da cucina alle spalle procurandogli un’emorragia letale. Interessante notare che l’arma era proveniente dall’esterno della struttura, quindi non tra i coltelli in dotazione al centro profughi.
Sono circa trecentocinquanta oggi i richiedenti asilo che sono ospitati nei centri di prima accoglienza dei Comuni della Val di Cornia. Ma il numero degli sbarchi sulle coste italiane aumenta di giorno in giorno e richieste di smistamento per i nuovi arrivati da parte del Governo, potrebbero far crescere ulteriormente questi numeri per una situazione che potrebbe diventare esplosiva visti i lunghi periodi di permanenza per un attesa di questi giovani che può arrivare a due anni senza fare assolutamente nulla.
Oltre 200 di questi giovani sono attualmente a Piombino, dislocati tra l’ex scuola di Franciana, il residence La Caravella, entrambi gestiti dalla Croce Rossa e l’ex comunità di Pianacce, amministrata dalla cooperativa Azione Sociale, con sede in provincia di Palermo.
Ottanta sono nel Comune di Campiglia Marittima. La maggior parte delle quali si trova alla stazione, nei due hotel gestiti dalla cooperativa Homo Diogene. Altri trovano poi ospitalità in zona Quattro Strade, presso un’abitazione privata, amministrata dalla cooperativa Odissea. A Suvereto invece, i richiedenti asilo vivono nell’agriturismo La Vivalda, di cui si occupa la cooperativa Gestione Immobili. A San Vincenzo dieci profughi sono ospitati nella sede della Croce Rossa, in via Aurelia Sud 3.
La quasi totalità dei richiedenti asilo accolti in Val di Cornia è composta da uomini e sono per lo più provenienti dall’Africa subsahariana, quindi Senegal, Nigeria, Ghana, Gambia e Costa d’Avorio.
Per ulteriori informazioni sul Centro Profughi di Franciana potete leggere questo articolo:
http://www.toscana-notizie.it/-/piombino-lezione-d-africa-nella-scuola-di-franciana