AFERPI: “UN ANNO PERSO”, INTERVENGA SUBITO IL GOVERNO
Piombino (LI) – Riceviamo e pubblichiamo integralmente un comunicato congiunto da: Partito della Rifondazione Comunista, Restiamo Umani, Sindacato Generale di Base – Toscana, Sinistra Ecologia e Libertà, Slai Cobas, Un’ Altra Piombino, Anarchici Livorno-Piombino, Centro Solidarietà Internazionalista Alta Maremma, Coordinamento Art. 1 – Camping CIG, LSD Lavoro Salute Dignità, Movimento 5 Stelle Piombino, Partito Comunista, Partito Comunista dei Lavoratori, Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo, sui dodici mesi trascorsi senza alcun risultato tangibile dopo l’ingresso di Aferpi nello stabilimento siderurgico piombiese.
«Dodici mesi sono passati dal trionfale arrivo di Cevital nella ex-Lucchini, ma il tempo sembra congelato: niente è stato concretamente realizzato di quanto previsto nel piano industriale e sul quale il MISE ha dato parere favorevole ed ha autorizzato la cessione dello stabilimento ad AFERPI, pagato da Rebrab meno del valore del rottame e del rame che risulterà dalla demolizione dei vecchi impianti.
Acciaieria a forno elettrico: slittata di almeno tre anni (conteggio ottimistico), con un solo forno elettrico, produzione dimezzata (da 2 a 1 milione di tonnellate) e riduzione della occupazione!
Sezioni agroindustriale e logistico-portuale del piano: svanite dall’orizzonte.
Messa in sicurezza operativa dei suoli per i nuovi impianti: non è stata neanche avviata.
Crisi finanziaria del progetto: Aferpi non ha neanche il “circolante” per far marciare i treni (mentre le banche non si fidano e non la finanziano).
È COME SE L’ ULTIMO ANNO FOSSE SPARITO DAL CALENDARIO!
Cosa fanno i naturali garanti quell’ accordo (Governo – MISE – Regione)? Le inadempienze le devono pagare solo i lavoratori (che hanno già pagato caro, in salario e diritti, per consentire lo sviluppo del piano)?
Le forze politiche e sociali che hanno veramente a cuore l’interesse dei lavoratori, dei cittadini, di tutto il territorio si battano per:
– Avvio operativo immediato della messa in sicurezza delle aree siderurgiche da ridestinare alla produzione, primo passo indispensabile per costruire i nuovi impianti,
– Avvio operativo immediato della bonifica dei suoli e delle falde di tutto il SIN di Piombino. Il risanamento è indispensabile per tutelare la salute di lavoratori e cittadini e delle future generazioni; è necessario per la diversificazione economica della zona; è un importante sbocco immediato per l’occupazione; è garanzia di stabilità per l’occupazione futura,
– Incisive iniziative e controllo delie Istituzioni pubbliche sulla realizzazione e sull’avvio dei nuovi impianti a Piombino, per assicurare la permanenza di un settore siderurgico moderno, competitivo, ecocompatibile,
– Piano Siderurgico Nazionale che salvaguardi un settore strategico per il Paese ed eviti la guerra tra produttori, tra lavoratori, tra cittadini dei diversi siti produttivi,
– Uso degli ammmortizzatori sociali finalizzato al rilancio dell’ assetto produttivo della zona e con tempi commisurati all’ effettivo rientro dei lavoratori in produzione. Non vogliamo “ammortizzatori delle coscienze” mentre si desertificano i siti industriali,
– Accelerazione dei processi di diversificazione economica, con sostanzioso incremento di fondi europei e regionali da riversare selettivamente sul territorio, premiando le vocazioni naturali delle nostre zone e lo sviluppo della occupazione. No ai monopoli delle aree portuali. No al modello “Piombino Grande Pattumiera della Toscana” (demolizione navi + grandi discariche per rifiuti tossici provenienti da fuori).
Non è più rinviabile un incontro urgente di sindacati e istituzioni con la Presidenza del Consiglio, accompagnato da una grande mobilitazione di tutta la Val di Cornia a Roma. É ora che il Governo dica cosa resta di credibile nel piano Rebrab; è ora che le forze di governo (locale, regionale e nazionale) si assumano la responsabilità di un piano serio per il rilancio dell’economia e dell’occupazione della Val di Cornia.
Il giorno 1° luglio, a Piombino, ci sarà un presidio davanti al Centro Giovani, a partire dalle ore 15:00, in concomitanza con lo svolgimento del convegno di Legambiente (inizio ore 16:00), sul problema delle bonifiche del SIN e del riciclo di materia dai rifiuti industriali.
Alla fine del convegno si procederà ad un volantinaggio in centro città».
I sindacati e il pd ovviamente non ci saranno anzi diranno che è da irresponsabili im in momento come questo agitare gli animi.diranno che tutto va bene che non bisogna preoccuparsi e che a novembre 2016 tutti saranno assunti.
Non diranno però che 800 famiglie dell indotto sono già per strada senza nessuna assistenza,non diranno però che anche se assumono tutti nessuno rientrerà in fabbrica neppure per un ora.non diranno però che non è vero che rebab non può portare via i soldi dalla Algeria. ( Ma secondo voi un imprenditore a livello mondiale tiene davvero i soldi in Algeria?) Tutte buffonate .
UN ANNO PERSO PER IL LAVORO, UN ANNO DI POTERE GUADAGNATO PER IL REGIME PARTITOCRATICO CLIENTELARE CHE CI GOVERNA.
REBRAB PERSONAGGIO DELL’ANNO…