EDITORIALE: IL RITORNO DI KHALED
L’EDITORIALE di Giuseppe Trinchini
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EDITORIALE: IL RITORNO DI KHALED
Corriere Etrusco “numero 149” dell’9 Luglio 2016.
Non c’è serenità in Val di Cornia per la vicenda, che qualcuno chiama “narrazione felice”, del rilancio dell’economia di questo territorio, in quella che viene definita dal “Camping CIG” l’«Era Cevital».
Per ragioni logistico-produttive, Aferpi ha richiesto infatti l’impegno di nuove aree per la realizzazione di infrastrutture a servizio dello stabilimento, e la liberazione di altre. Sembra infatti che il “poco” spazio riservato allo stabilimento non sia ancora sufficiente, e che anche un bel pezzo dell’area del Quagliodromo, ancora integra e naturale, sarà sacrificata all’industria siderurgica “estensiva”.
Contemporaneamente a pochi metri da quest’ultima, la stampa ci informa che va avanti il progetto dell’Outlet alla Centrale di Tor del Sale, rispetto alla quale sono in corso proposte da parte di soggetti privati interessati al suo acquisto. Si parla di 35.000 mq. di area destinata alla vendita integrata con attività di servizio, museali, ludico-ricreative e sportive.
Al momento la società sta interfacciandosi con il ministero dell’Ambiente per il complesso piano di bonifica dell’area. Dicono che il progetto sta andando avanti spedito, come sia possibile però non si sa, visto che sono in crisi outlet con bacino di acquirenti di milioni di abitanti, mentre in Val di Cornia, tra un negozio chiuso ed un altro, faticano a tirare avanti anche i discount.
Così come fatico a comprendere il nuovo documento di indirizzo per la programmazione territoriale urbanistica nel triennio 2016-2019 del Comune di Piombino, dove si parla, dopo aver trasformato le camere in appartamenti a Poggio all’Agnello, di interventi al Castello per la realizzazione di una struttura ricettiva al posto della gattaia, e un’altra alle porte del Parco di Baratti. E poi un polo sportivo ai Ghiaccioni e alla Tolla; senza parlare della “svolta epocale” dell’albergo diffuso, come nuova modalità di offerta turistica nata dall’idea di utilizzare le case sfitte.
E’ tutto talmente “credibile”, che in questo contesto fa la sua figura anche il ritorno del “Grande” Khaled, che a fine giugno è riapparso sui social networks annunciando in un post che lui ha sempre l’acciaio di Piombino nel cuore, e che i “cattivi” che si sono messi sulla sua strada non dureranno a lungo!
Speriamo solo che qualche erede di Lewis Carroll, pensando a noi, di qui a breve non abbia l’ispirazione invece per scrivere il nuovo romanzo “Alice nel paese della miseria”.
Giuseppe Trinchini
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CORRIERE ETRUSCO N° 149
Siamo un grande paese! 🙂
A Piombino credere nelle meraviglie che ci raccontano è sempre stato un dovere di “partito”.