EDITORIALE: NESSUNO TOCCHI IL QUAGLIODROMO
L’EDITORIALE di Giuseppe Trinchini
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EDITORIALE: NESSUNO TOCCHI IL QUAGLIODROMO
In queste ore di caldo estivo si stanno materializzando alcuni dei peggiori incubi per questo territorio, con la popolazione che però sembra non voglia ancora credere che quello che sta avvenendo, stia succedendo davvero.
Perché purtroppo fino ad ora le peggiori previsioni annunciate si sono avverate, e gli amministratori locali e regionali, mancando il “Piano B”, rassicurano, facendo “finta” che in realtà non siano successe.
«I tempi si allungano, l’agroalimentare si riduce, aumenta la logistica, si parla di un solo forno elettrico» ma secondo i nostri amministratori il piano è credibile, perché si parte subito col nuovo treno rotaie… che però non si sa come farà Rebrab a pagare, visto che ancora non ha versato i 42 milioni alla SMS-Demag per l’acconto dell’unico forno del nuovo progetto, e per trovare i soldi si sarebbe affidato ad un consulente internazionale alla ricerca dei finanziamenti necessari a portare a termine il piano Aferpi.
Perfino il sindaco Giuliani oggi ammette che le cose sono cambiate rispetto al 2015, quando gli operai, davanti ad un piano industriale, allora giudicato “credibile” presentato da Cevital, hanno firmato la rinuncia a parte dei loro diritti, in cambio di 2200 posti di lavoro sicuri.
Oggi secondo il sindaco dobbiamo «provare a muoverci nella nuova situazione cercando di affrontare le nuove problematiche» che però non possono essere in alcun caso risolte qui a Piombino, perché provengono direttamente dall’altra sponda del Mediterraneo. E’ in corso in Algeria infatti una vera e propria “guerra politica” tra il magnate di Cevital ed il Governo algerino che sta bloccando investimenti e denari a Rebrab che non può esportare i suoi averi fuori da quella nazione.
La situazione però, giunti a questo punto, impone oggi alla Regione ed al Comune di analizzare criticamente i progetti a loro presentati, anziché fungere da semplici notai delle scelte di un imprenditore extracomunitario.
Questo perché «Non ereditiamo la Terra dai nostri padri: la prendiamo in prestito dai nostri figli», e la recente richiesta di Cevital di acquisire il Quagliodromo come area siderurgica, contrasta con gli interessi turistici ed economici futuri di tutta la Val di Cornia, vincolando il destino dei nostri figli ad una monocultura industriale che sembra non dare certezze alle future generazioni.
Non più tardi di dieci giorni fa, è stato presentato il progetto del nuovo Outlet a Tor del Sale: 35 mila mq. che mirano ad accogliere grandi strutture di vendita, integrate con attività di servizio, museali, ludico-ricreative e sportive, a non più di 50 (cinquanta) metri dall’area siderurgica Aferpi.
Tutto questo e chiaramente incompatibile con questo progetto e anche con lo sviluppo turistico del golfo di Follonica.
Per questo, di fronte a decine e decine di ettari di terreno da bonificare già oggi disponibili dentro l’attuale area siderurgica, invito la cittadinanza a battersi concretamente contro quest’ultimo progetto di ampliamento, che contrasta con lo sviluppo economico e turistico della costa est. Un problema concreto che merita un confronto pubblico perché tocca gli interessi di oggi e del futuro di Piombino e della Val di Cornia.
Giuseppe Trinchini
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“…battersi concretamente contro quest’ultimo progetto di ampiamento, che contrasta con lo sviluppo economico e turistico della costa est”, certo c’è sempre una prima volta.
Facendo così gli si offre a questi figuri l opportunità di tirarsi indietro. È quello che aspettano per dire…ma noi volevamo…siete voi che avete intralciato il progetto.. questo tra poco più di un anno saluta tutti.. arrivederci e grazie. Come fece il russo.a anche a quei tempi un altro sindaco del pd disse..”tranquilli va tutto bene,state sereni” in val di cornia è come nel paese delle meraviglie,va sempre tutto bene.bisogna sempre stare sereni.
Premetto che io spero sinceramente che Cevital mantenga gli impegni. Ma quali? Quelli del 2015 (due forni, pronti nel 2018, 2200 posti e agroindustriale) o quelli di 15 giorni fa(un forno, pronti nel 2021, 1900 posti e ridimensionamento dell’agro industriale)? AL dimezzamento dell’impegno può corrispondere un incremento di area industriale in una fabrica che è già lunga diversi chilometri? E’ eticamente giusto vincolare il futuro dei nostri giovani ad un progetto nel quale i dubbi oggi sono più delle certezze?
Se prendono l area quagliodromo e danno al comune finalmente l area ex icrot e area ex convertitori e colate continue perché no? La città ne gioverebbe .ma il problema è per farci cosa? Aumenta la logistica?? Ma quando?? Io sono dentro tutti i giorni e lavoro non c’è neppure per chi è aferpi o logistics la gente fa 10 giorni di lavoro e 10 a casa. e a dicembre quando assumeranno gli altri cosa si farà? 5 giorni al mese???
Che disorganizzazione, incompetenza, mancanza di idee, di spessore politico, di capacità progettuale. Se qualcosa mai verrà fuori sarà una c…ata pazzesca che non porterà Piombino da nessuna parte. L’industria, volenti o nolenti, non è il futuro; il turismo non riescono a organizzarlo nemmeno se gli ci strusci il naso, la città sta cadendo a pezzi ed è solo un rattoppamento continuo (eh, mancano i fondi), i tempi si dilatano verso il nulla assoluto. Ma che min..ia di amministrazione è? C’hanno rincoglionito di proposte, grandi idee di futuro, rivoluzioni… NULLA! Non è successo nulla e le cose vanno sempre peggio. Ma se non siete capaci perché siete ancora lì? Siate onesti, levatevi di c..lo, tanto, peggio di così!
Sono ancora lì perché nonostante tutto il piombinese medio ed il pensionato continua a votarli ad ogni occasione.