AFERPI: SEL E M5S IN AIUTO DEI PIOMBINESI CON DUE INTERVENTI IN SENATO
Piombino (LI) – Il Coordinamento Articolo 1 – Camping CIG ha organizzato a Piombino mercoledì scorso un presidio per un confronto con i lavoratori ed i cittadini in Piazza Cappelletti per informare i piombinesi dei risultati del loro incontro di pochi giorni prima con i senatori di SEL e M5S. Nell’occasione è anche intervenuto il nostro direttore Giuseppe Trinchini che ha letto ed illustrato il suo ultimo editoriale “Nessuno Tocchi il Quagliodromo“.
Questo momento di informazione e dibattito era già stato annunciato al momento che fu reso noto che i gruppi senatoriali di M5s e SEI/SEL avevano incontrato gli operai, per diffondere le risultanze di quell’incontro, compresa l’informazione sul tenore dell’interrogazione parlamentare che SEI/SEL ha presentato.
«Cosa deve succedere ancora prima che si accetti la verità dell’inaffidabilità assoluta di Cevital e del suo patron Rebrab? A quando un sussulto di dignità da parte di Amministrazione Regionale e Locale, che hanno osannato al “miracolo” dell’intervento di Cevital? È possibile sperare di vedere una parte almeno del sindacato tornare a rappresentare i bisogni e gli interessi dei lavoratori e a chiamarli alla mobilitazione?» erano alcune delle domande del Camping CIG in una Piazza Cappelletti dove erano davvero pochi i piombinesi a passeggio.
E i senatori di SI/SEL Loredana De Petris (capogruppo al Senato), Giovanni Barozzino (membro della commissione Lavoro) ed Alessia Petraglia hanno presentato l’interrogazione suggerita al Senato nella seduta del 19 luglio proprio sul caso Aferpi.
I senatori hanno fatto perno sull’accordo di programma sottoscritto il 30 giugno 2015 presso il Ministero dello Sviluppo economico e che, dopo la presentazione degli ultimi documenti aziendali, sembrerebbe modificato soprattutto per quanto riguarda il riassorbimento dei lavoratori. I senatori chiedono risposte concrete anche sulla disponibilità finanziaria dell’azienda, risorse necessarie per procedere agli investimenti. E che cosa succederà allo scattare del primo luglio 2017, quando saranno trascorsi due anni dall’acquisto e saranno sciolti i vincoli.
Nell’interrogazione sono stati chiesti lumi anche sulle sorti della 398, sugli investimenti di Aferpi nel settore agroalimentare e del polo logistico, ma soprattutto quanto ancora si dovrà attendere.
Anche il Movimento 5 Stelle è intervenuto per bocca della sua portavoce M5S al Senato Sara Paglini al termine della seduta del 21 luglio 2016.
Riportiamo in questo caso il video integrale in modo che i nostri lettori comprendano in modo chiaro la situazione. Buona visione…
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Riportiamo con l’occasione integralmente la lettera di risposta del “Camping CIG” che ripetiamo è uno dei pochi gruppi che in questo momento con lucidità sta lavorando nell’interesse del territorio, in risposta a Faticanti (FIOM) e al Sindaco di Piombino Giuliani:
Segretario Faticanti, Sindaco Giuliani,
Approfittiamo del vostro scambio epistolare pubblico per intervenire anche noi nel dibattito. Anzitutto l’interpretazione della realtà che l’Amministrazione Comunale e la sua maggioranza, per bocca del Sindaco Giuliani, vogliono far ingoiare ai lavoratori e ai cittadini di Piombino ci sembra aberrante: dobbiamo essere grati a Cevital che non ci abbandona; è vero che riduce gli organici, è vero che allunga i tempi, ma poverino ha così tanti problemi….
Noi non siamo mai stati pregiudizialmente contrari ai programmi di Cevital, ma abbiamo sempre sostenuto che non si dovevano firmare accordi così onerosi per i lavoratori senza avere garanzie più solide di quelle che sono sempre state date: chiedevamo un piano industriale ben strutturato e trasparente e non quattro frasette in croce; chiedevamo di conoscere il piano finanziario dell’impresa e non roboanti dichiarazioni alla Paperon de Paperoni; chiedevamo un Masterplan che scandisse tempi di realizzazione ragionevoli e verificabili e non vaghe dichiarazioni che apparivano impossibili anche agli occhi di profani come noi. Al contrario Istituzioni locali e regionali, forze politiche di maggioranza ed anche i sindacati non solo si sono accontentati, ma hanno sempre ostentato grande fiducia, arrivando a parlare del “più grande progetto in Europa”.
Oggi, di fronte alla realtà, non possono che continuare a negarla. O meglio, ora sono addirittura a mendicare qualunque cosa Rebrab voglia concederci. Al Sindaco Giuliani non viene di pensare che Rebrab tenta di restare a Piombino proprio perché ha problemi politici in patria e vuole guadagnarsi una presenza ed un sostegno in Europa; al Sindaco Giuliani non viene di pensare che un atteggiamento come quello di Rebrab apre la strada a continui peggioramenti dei programmi aziendali; al Sindaco Giuliani non viene da pensare che i lavoratori vivono situazioni economicamente e moralmente difficilissime e che sono stufi di essere presi in giro.
E per favore, signor Sindaco, non sbandieri come soluzione la foglia di fico dei fondi per la formazione, che servono solo ad arricchire le Agenzie (private) di formazione e che, nella migliore delle ipotesi serviranno ad alcuni per cercare lavoro altrove. La “soluzione” che lei propone è in realtà quella già adottata per i lavoratori dell’indotto: arrangiatevi individualmente.
Di tutt’altra natura ci sembra la presa di posizione del Responsabile della Siderurgia della FIOM che, a nome della FIOM nazionale, prende una posizione netta nei confronti dei comportamenti di Aferpi e pone con forza l’unico vero problema: il lavoro, il mantenimento dei posti di lavoro, il rispetto della dignità dei lavoratori. Con il “nuovo” piano, del quale viene data comunicazione in un documento destinato ad altri usi, Cevital mostra quello che caratterizzerà la sua gestione: tagli al personale, peggiori condizioni di lavoro e minori condizioni di sicurezza (come denunciato dalle stesse RSU). Tutto questo accompagnato da un ruolo del Sindacato non di negoziatore, ma di trasmettitore delle scelte aziendali.
In questa situazione auspichiamo fortemente che, a differenza di altre occasioni in cui dichiarazioni forti pronunciate dallo stesso Segretario Faticanti non hanno avuto effetto, seguano i fatti di una mobilitazione forte dei lavoratori nei confronti del Governo, firmatario e garante dell’accordo con Cevital: i patti devono essere rispettati, i lavoratori piombinesi hanno diritto al loro posto di lavoro, dopo aver accettato sacrifici per questo obiettivo, Piombino ha il diritto di veder ripartire lo sviluppo.
Coordinamento Art. 1 – Camping CIG
Piombino 21/07/2016