AFERPI: LEGAMBIENTE / VELO SUL CAOS BONIFICHE
Piombino (LI) – Il sotto segretario all’ambiente, On. Silvia Velo ha inviato un comunicato con le risposte alle domande fatte da Legambiente sulle criticità della nostra città, e pubblicate in un nostro recente articolo. A stretto giro di posta Legambiente risponde e pone delle serie questioni per il futuro di Piombino e della Val di Cornia. Invitiamo tutti i nostri lettori a fare uno sforzo e leggere con attenzione quanto proposto.
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17.07.2016
In merito alle questioni poste da Legambiente di competenza del Ministero dell’Ambiente, è bene precisare, come d’altra parte ho provveduto a fare in più occasioni, che il Governo ha messo a disposizione 50 milioni di euro da destinarsi a bonifiche di aree pubbliche, relativamente a interventi necessari e urgenti per garantire la salute pubblica.
Per questo motivo il progetto in fase di elaborazione da parte di Invitalia prevede bonifiche e messa in sicurezza operativa della falda e dei suoli di competenza pubblica. Relativamente alla questione dei cumuli, ribadendo che è da sempre all’attenzione del ministero dell’Ambiente, si rappresenta che questi ricadono in area demaniale.
Dal momento che parte degli interventi pubblici sui suoli, all’esito del completamento del layout produttivo saranno coperti da interventi del privato, le risorse residue disponibili, rispetto ai 50 milioni di euro stanziati, potranno essere riprogrammate per la rimozione dei cumuli.
Tale decisione potrà essere valutata nell’ambito del Comitato di Indirizzo dell’Accordo di Programma solo quando sarà disponibile la revisione dello studio di fattibilità di Invitalia. Naturalmente sarà poi necessario rivalersi in danno con il soggetto responsabile, così come prevede la normativa vigente.
Per quanto riguarda la questione delle bonifiche, gli interventi a carico del soggetto privato sono chiaramente definiti nell’Accordo di programma sottoscritto ai sensi dell’articolo 252bis. Nello specifico restano a carico del soggetto privato non responsabile gli interventi di messa in sicurezza operativa (ai sensi dell’art. 240 del Dlgs 152/06) che consistono in interventi atti a garantire l’assenza di rischi sanitari ed impedire la diffusione della contaminazione compatibilmente con l’esercizio delle attività produttive.
Gli interventi previsti nell’area Aferpi sono pertanto in linea con quanto previsto dalla normativa vigente. Gli atti relativi allo svolgimento delle Conferenze dei servizi sono pubblicati, unitamente alla documentazione di interesse per il procedimento, sul sito http://www.bonifiche.minambiente.it/ (premere su Piombino, ndr.).
On. Silvia Velo
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Piombino, 21 luglio 2016
Gentilissima On. Sottosegretario Silvia Velo,
La ringraziamo per il sollecito riscontro alle nostre domande e anche per aver riconosciuto, limpidamente, il problema dei cumuli e la necessità di affrontarlo; nell’APQ del 2014, infatti, esso non era neanche menzionato.
Tuttavia, nella sua interezza, la risposta è, dal nostro punto di vista, insoddisfacente. Lei ci dice che per finanziare la rimozione dei cumuli, si potrà attingere dai 50 mln di € stanziati dal Governo per le bonifiche di superfici pubbliche.
In questo caso, però, dovremmo aspettare la revisione dello studio di fattibilità di Invitalia e il conseguente completamento del layout produttivo, per verificare quante spese saranno effettivamente coperte dal privato, e solo allora potremo capire l’entità delle risorse residue disponibili rispetto ai 50 milioni stanziati.
Queste risorse, peraltro, potranno essere riprogrammate per la rimozione dei cumuli, solo sulla scorta di una decisione che potrà essere valutata e assunta dal Comitato d’Indirizzo dell’Accordo di Programma Quadro.
Ricordiamo, inoltre, che nella nostra precedente missiva ponevamo bene in evidenza: “soprattutto quali saranno i tempi. La variabile tempo, così trascurata su tutto lo scibile dell’APQ, lo è ancor di più sulle bonifiche”. Con forza rimarchiamo come, a nostro avviso, la rimozione dei cumuli sia la precondizione per procedere alla messa in sicurezza di tutta l’area. Occorre pertanto avere rapide rassicurazioni sulle risorse finalizzate all’eliminazione del problema dei cumuli di scorie, a partire dalla zona in cui dovrebbe nascere la nuova discarica, ma anche per gli altri cumuli presenti nelle aree demaniali.
Risolvere il nodo finanziario, tuttavia, non basta. Occorre risolvere con altrettanta urgenza il problema delle concessioni demaniali, delle competenze, individuando con chiarezza l’ente che può intervenire. Rammentiamo infatti che l’area della futura discarica sarebbe originariamente demaniale, ma in concessione a Lucchini Amministrazione Straordinaria, società che probabilmente a novembre sarà sciolta.
Gli eventuali finanziamenti, allora, potrebbe usarli la Lucchini A.S.? Ci sono i tempi tecnici? Può usarli RIMateria, anche se non è titolare della concessione? Può usarli Invitalia, su un terreno in concessione a un privato?
Sollecitiamo quindi il Governo a riprogrammare i fondi disponibili, per iniziare la rimozione dei cumuli, individuando limpidamente e contestualmente il soggetto attuatore. Sulle modalità di bonifica, torniamo a chiedere quali siano le indicazioni e gli indirizzi in discussione nella Conferenza di Servizi, in particolare se si prevede l’asportazione degli hot spot nei suoli o se si procederà invece solo ad una generica tombatura.
In attesa di un Suo cortese cenno chiarificatore, porgiamo i nostri più Cordiali saluti.
Adriano Bruschi
Presidente Legambiente Val di Cornia
Fausto Ferruzza
Presidente Legambiente Toscana
I cumoli? Ma il problema sono i cumoli? Ma avete presente quanta di questa roba c’è sotterrata nell area quagliodromo ed ex siderco?? I cumoli sono solo un 30% di quello che c’è all interno dello stabilimento. e tra l area darsena ed ex cokeria avete visto che roba liquida verde c’è?? Ci sono ancora laghi di roba maleodorante corrosiva a distanza di anni…
Ora poi…
Si ,vi fanno vedere i cumoli,cosi rimanete concentrati su quelli…per nascondere altro.i cumoli sono il nulla rispetto a quello che davvero c’è .