SUVERETO: TANTI APPUNTAMENTI CON IL CINEMA E TEATRO NEL BORGO
Suvereto (LI) – Domenica 31 luglio Emanuele Salce (figlio del grande regista Luciano Salce) lunedi 1 agosto lo spettacolo teatrale “Mumble Mumble ovvero Confessioni di un Orfano d’arte”, e Giorgio Montanini con “Per quello che vale..” lo spettacolo che sta portando in giro per l’Italia dopo il successo della Terza Edizione di Nemico Pubblico (Rai3), sono i prossimi tre appuntamenti tra spettacolo e cultura a Suvereto. Vediamoli insieme.
Domenica 31 luglio ore 21.30, nel Chiostro di San Francesco la giornalista Francesca Barone intervista Emanuele Salce , figlio del grande regista Luciano Salce. Durante la serata sara’ proiettato il documentario L’UOMO DALLA BOCCA STORTA, (sara’ presente anche il regista Andrea Pergolati.)
Luciano Salce, attore, autore, regista, sceneggiatore, intellettuale a tutto tondo è il protagonista de “L’uomo dalla bocca storta”, il documentario realizzato da Andrea Pergolati e Emanuele Salce, figlio di Luciano, rende omaggio ad uno dei grandi intrattenitori e autori dello spettacolo italiano. Nato a Roma nel 1922 è scomparso nel dicembre del 1989 per le conseguenze di un ictus che ne aveva compromesso la salute dal 1982.
Emanuele Salce racconta in un’ora di filmati il padre a partire da lettere, racconti e aneddoti di chi l’ha conosciuto da vicino. Ci sono foto e immagini di repertorio, soprattutto provenienti dalle teche Rai e dalle esperienze teatrali, le meno note al grande pubblico e quelle che sembrano, nelle intenzioni degli autori, le più interessanti. Il tocco ironico e intelligente di un artista che ha lasciato il segno nel cinema italiano con film come “Il federale” (del 1961, il suo terzo da regista) in cui emerge la tensione verso un cinema che allarghi esplicitamente i generi, ben al di là della commedia all’italiana. Un racconto che va dalle realizzazione di pellicole cult, come “La voglia matta” (1962), agli exploit di massimo successo della sua carriera ovvero i primi due film di Fantozzi, dotati di gag e ritmi mai più raggiunti nei seguenti episodi.
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Lunedi’ 1 agosto, in Piazza D’annunzio alle ore 21.30 lo spettacolo teatrale “Mumble Mumble ovvero Confessioni di un Orfano d’arte” ricordi surreali, grotteschi, ironici.
Un racconto ironico, dissacrante, intimo, coraggioso: una tragicomica confessione di un orfano d’arte. La narrazione divertente di due funerali… e mezzo. Emanuele Salce, con l’ironia e la verve che lo caratterizzano, è il narratore di tre morti: quella di suo padre naturale, il regista Luciano Salce, quella del secondo marito di sua madre e suo padre adottivo, Vittorio Gassman e, infine, quella metaforica: la sua.
Nelle prove in camerino di un teatro parrocchiale di una sperduta provincia italiana, Emanuele Salce cerca di conciliare la verità assoluta che trova nelle pagine di Dostoevskij, ai momenti più grotteschi dei funerali dei suoi padri, dove spiccano personaggi singolari, tra presenzialisti e volti bizzarri. Lo spettacolo si chiude con il racconto dell’incontro con un’irresistibile bionda australiana ed una sciagurata boccetta di lassativi. Un tentativo di liberazione da un peso (non solo simbolico) che diventa una morte metaforica, una vera e propria catarsi. A fare da contraltare l’ironico e discreto personaggio-spettatore Paolo Giommarelli, ora complice, ora provocatore di una confessione che narra di personaggi pubblici e allo stesso tempo teneramente privati.
Un infuriare di ricordi surreali, grotteschi, ironici. Un intreccio inestricabile di cultura e provocazione, di attese insoddisfatte e di traiettorie felicemente impreviste. Un paradossale e compiaciuto autodafé laico. La testimonianza di un orfano d’arte partecipe di un mondo assurdamente logico. Ingresso libero.
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Il 3 agosto alle 21.30, nel centro storico di Suvereto arriva Giorgio Montanini con “Per quello che vale..” lo spettacolo che sta portando in giro per l’Italia dopo il successo della Terza Edizione di Nemico Pubblico (Rai3).
Nibiru (2011), Un uomo qualunque (2012), Senza titolo (2013), Nemico Pubblico (2014) e Liberaci dal bene (2015) sono i titoli dei cinque precedenti spettacoli di Giorgio Montanini. Fino ad ora ogni titolo ha avuto una funzione esplicativa rispetto al contenuto di ogni monologo. Non è così per il sesto spettacolo del comico.
Per quello che vale… è un titolo che lambisce appena il contenuto dei temi in esso affrontati. Per quello che vale… rappresenta molto di più: una riflessione. Una riflessione che l’artista fa sull’effettiva funzione della sua esibizione e del ruolo che un comico ricopre in una società. In questo caso, il titolo mette in guardia lo spettatore da ciò che andrà ad ascoltare. Un comico satirico non dovrebbe mai salire sul piedistallo, non dovrebbe pontificare e, soprattutto, sentirsi migliore di quello che denuncia. Un palco non dovrebbe trasformarsi in pulpito, lo spettacolo in comizio e il pubblico in partito. In Italia, Paese in evidente crisi di identità, la figura del comico, però, viene elevata a punto di riferimento, a guru, a bocca della verità. Quello che pensa un comico e che poi diventa monologo, assume proporzioni d’importanza imbarazzante; il comico diventa punto di riferimento politico sociale ed economico. Questa deriva populista non solo è profondamente sbagliata nell’essenza, è anche pericolosa. Il contenuto di uno spettacolo satirico è solo il personalissimo punto di vista del comico e, in quanto tale, totalmente opinabile. In Italia, invece, un comico viene preso sul serio, un politico viene preso a barzelletta. La satira in più di duemilacinquecento anni, non ha mai rovesciato un governo, cambiato una legge, modificato un comma, aggiunto una postilla. I cambiamenti li fa la classe politica, classe politica eletta dai cittadini, ossia dal pubblico.
“Non deresponsabilizzatevi attribuendo al comico la funzione che non ha, assumetevi le vostre responsabilità alle urne, il comico le sue le affronta sul palco” afferma Giorgio Montanini e aggiunge. “Guardate questo spettacolo sapendo che gli argomenti della satira sono gli stessi da sempre, un comico moderno non fa altro che attualizzarli e plasmarli sulla società che vive, ve li sbatte in faccia con violenza, le parole di un comico penetrano in profondità le carni dell’anima e stimolano i nervi scoperti facendovi sussultare per l’imbarazzo ed esplodere in una risata liberatoria. Finito lo spettacolo potrete sentirvi un po’ meglio e tornare a vederlo, oppure sentirvi disgustati e non tornare mai più. Finito lo spettacolo, però, non c’è altro. Finito lo spettacolo, potreste anche ripetere con gusto la battuta che tanto v’era piaciuta e riderne con gli amici, aggiungendo sempre la postilla: “Per quello che vale…”
“Giorgio Montanini” commenta il Sindaco Parodi, con delega alla cultura “e’ uno stand-up comedian, autore e attore. É uno dei pochi rappresentanti della stand up comedy in Italia.Nel 2008 è entrato a far parte del gruppo Satiriasi. Nel 2011 ha portato in scena in diversi teatri italiani il suo primo spettacolo dal titolo Nibiru e, negli anni successivi, Un uomo qualunque. Nel 2013, nel programma di Rai2 #Aggratis!, è stato ospite fisso, nonché autore dei testi della trasmissione.
Nel 2014 è stato il protagonista assoluto di Nemico Pubblico su Rai 3, la sua prima trasmissione televisiva. Nello stesso anno, con tutto il gruppo di Satiriasi, ha riscosso grande successo di pubblico su Sky (Comedy Central) con Stand Up Comedy, un programma innovativo che ha portato la stand up comedy in tv. Dato il successo, la trasmissione è stata confermata anche nel 2015. Sempre nel 2014, su Rai 3, ha curato la copertina satirica del talk show Ballarò, in sostituzione di Maurizio Crozza. Dato il successo registrato nelle prime due edizione è stato nuovamente il protagonista di Nemico Pubblico, la terza stagione andrà in onda da giugno a settembre 2016.”