BEZZINI: «CANILE, 118 MILA EURO PER NON CAMBIARE UNA VIRGOLA»

immagine aerea in alta risoluzione (premi per ingrandire)

la consigliera comunale Carla Bezzini

la consigliera comunale Carla Bezzini

Piombino (LI) – Grave denuncia della consigliera Carla Bezzini della lista civica “Un’Altra Piombino” vicina a SEL, sul canile comunale, una struttura fatiscente che, “con i suoi 50 cani e i suoi edifici crollati”, è costata 118 mila euro di “ristrutturazioni” e 85 mila euro l’anno di gestione. Leggiamo integralmente l’importante comunicato.

«Si legge – inizia la consigliera comunale Carla Bezzini – che il canile comunale potrebbe essere chiuso entro tre mesi, a meno che il Comune non lo insonorizzi, spendendoci, pare, altri 230.000 Euro, una follia che speriamo non venga neanche presa in considerazione.

Da anni si parla del canile: sappiamo quante vicende, quante polemiche, quanti soldi  ci siano stati e ci siano tuttora intorno a questa struttura. Ne ha parlato anche l’Amministrazione, dato che già nel programma della prima Giunta Anselmi si assicurava la realizzazione di una nuova struttura, dato che si sono pagati anche dei progetti di fattibilità, mai realizzati, dato che è misteriosamente sfumata la possibilità di un  canile fotovoltaico, come quello proposto da Associazione di realizzarlo a proprie spese, dato che nel vecchio da un anno circa si sono sperperati ben 118.000 Euro per non cambiare di una virgola l’evidenza.

canile-piombino-2Gli edifici che ospitano il canile sono proprio crollati (non fatiscenti)   da anni  e crollano sempre di  più. Sinceramente noi avevamo  pensato che in questi anni a farlo chiudere sarebbero stati i Vigili del Fuoco, o l’ASL, o comunque un organo che prendesse atto dello stato reale delle cose.

E invece arriva un provvedimento giudiziario in una ordinaria causa civile e il canile corre il rischio di chiudere, in tempi per giunta brevissimi.

Dice l’Assessore Chiarei che il Comune presenterà reclamo. Se lo farà si possono dare due ipotesi : il Comune vince il reclamo e il canile può continuare a stare lì, con i suoi 50 cani e i suoi edifici crollati.

Il Comune perde e il canile va chiuso, entro termini brevissimi, pagando  con i soldi dei cittadini un bel risarcimento al privato ricorrente.

Noi ci chiediamo in questa seconda ipotesi dove spedirebbe i cani il Comune.

immagine aerea in alta risoluzione (premi per ingrandire)

immagine aerea in alta risoluzione (premi per ingrandire)

Ci saranno senza dubbio in Toscana (fuori Regione la legge non lo consente) grosse strutture in grado di ospitarli e magari in questo momento anche sottoutilizzate, ma questo sarebbe un ulteriore fallimento per l’Amministrazione, dato che a Piombino esiste un canile fin dal 1991, data di entrata in vigore della l. 281, grazie a un  motivato volontariato animalista che  l’ha voluto fortemente.

Noi crediamo che a prescindere dall’esito della causa sarebbe meglio cominciare da oggi a pubblicare, non studiare, un bando che promuova la realizzazione dell’opera. Tempo per pensarci ci pare ce ne sia stato moltissimo.

E da oggi dovrebbe partire un’indagine conoscitiva tra tutte le strutture esistenti in zona, tra tutte le Associazioni che gestiscono cani, per cercare un aiuto temporaneo, ospitando i cani in luoghi vicini al loro territorio, dove possano continuare ad essere visti e seguiti da chi li conosce e li ama.

Magari si risparmierebbe anche un po’, dato che ci sembra che la spesa di 85.000 Euro annui non sia poca cosa per il bilancio comunale.

Cosa farà l’Amministrazione , a parte l’annunciato reclamo? Ci piacerebbe saperlo – concliude la consigliera Bezzini – così come ci piacerebbe sapere perché non esista ancora un bando pubblico per affidare i servizi, almeno quelli obbligatori per legge, dall’1.1.2017. Lo chiederemo in Consiglio Comunale».

Carla Bezzini
Un’Altra Piombino

Scritto da il 16.10.2016. Registrato sotto Foto, sociale, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

Scrivi una replica

DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    88 mesi, 21 giorni, 8 ore, 57 minute fa

Pubblicità

Galleria fotografica

CorriereEtrusco.it - testata giornalistica registrata al Tribunale di Livorno al n.19/2006. Direttore Responsabile Giuseppe Trinchini. C.F. TRNGPP72H21G687D
I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.
Tutti i loghi e i marchi sono dei rispettivi proprietari. I commenti sono di chi li inserisce, tutto il resto copyright 2018 CorriereEtrusco.it