PARK ALBATROS: DEMOLIZIONE “COL TRUCCO” DELLE CASETTE ABUSIVE?

le casette realizzate abusivamente.

le casette realizzate abusivamente.

San Vincenzo (LI) – Il Comune ha informato lunedì che a seguito dell’emissione del verbale di sopralluogo effettuato presso il Camping Park Albatros dagli uffici competenti lo scorso 13 ottobre, si è accertato l’adempimento all’ordinanza di demolizione e quindi al ripristino dello stato dei luoghi interessati all’abuso edilizio.

Avendo accertato, inoltre, che la proposta di piano particolareggiato è stata redatta e presentata con una rapprersentazione dello stato attuale non rispondente alla reale situazione di fatto e con incompletete indicazioni su alcune parti del territorio interessate dalla variante.

Quindi è stata approvata lunedì mattina, la deliberazione n. 220 della Giunta Comunale con la quale vengono annullate le precedenti deliberazioni n.181, riguardante l’avvio del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica, e la n.186 riguardante l’avvio del procedimento, ai sensi dell’articolo 17 della LRT 65/2014, per la variante al Regolamento Urbanistico Piano Attuativo Camping Village Park Alabatros. Il suddetto atto è stato comunicato direttamente alla proprietà Park Albatros, a tutti gli enti coinvolti e agli ordini professionali interessati.

Ma potrebbe non essere tutto oro quello che luccica, e che la delibera che annulla la variante urbanistica per l’ampliamento del Park Albatros, possa essere fatta in modo da lasciare aperte tutte le possibilità di un nuovo intervento. Questo almeno da quanto è uscito nella riunione di lunedì sera organizzata da “Assemblea Sanvincenzina”.

Lunedì sera si è infatti tenuta l’assemblea pubblica organizzata dalla lista civica che ha sollevato il caso delle casette abusive al park Albatros. Il capogruppo di As Paolo Riccucci e Fabiana Boccini (consigliere comunale di As) hanno ripercorso i vari aspetti della vicenda presentando le «slide» che sono state anche allegate all’esposto alla Procura della Repubblica di Livorno.

Nicola Bertini ha fatto il punto sulla delibera che “in un certo senso” segna la retromarcia dell’amministrazione comunale sulla possibilità di approvare un ampliamento del villaggio turistico dopo la scoperta delle 250 casette abusive e relativa ordinanza di rimozione.

L'attuale estensione del Park Albatros

L’attuale estensione del Park Albatros dall’alto

Bertini ha fatto osservare che il testo della deliberazione (la numero 200 del 17/10/2016) è un po’ criptico, e non ci si limita ad annullare l’atto precedente, ma si aggiungono delle affermazioni che possono diventare un appiglio per atti futuri, come ad esempio il passaggio «Ritenuto opportuno e necessario procedere all’annullamento degli atti di avvio dei procedimenti di Vas e variante sopra richiamati considerata l’inesattezza di alcune delle documentazioni oggetto di valutazioni riservandosi l’adozione di nuovi atti di avvio dei procedimenti a seguito di presentazione di valida documentazione opportunamente verificata dagli uffici comunali negli aspetti formali» è un equilibrismo lessicale che secondo Bertini prelude a una nuova valutazione di atti da parte del Comune, per cui occorre continuare a vigilare.

Ci sono stati anche gli interventi di Gianluigi Palombi (Forza Italia) che ha parlato di fallimento della politica urbanistica della maggioranza, di Alberto Primi (Comitato per Campiglia) che ha ricordato altri episodi come il caso Paradù a Donoratico o la Barcaccina a Vada. Alessio Landi, per il Movimento 5 Stelle ha ricordato che sull’argomento è stata presentata una interrogazione in Regione.

L’Architetto Alberto Primi del Comitato per Campiglia ha inoltre commentato che, dalla descrizione della vicenda «è emersa la macroscopica incapacità degli uffici comunali di controllare quanto a loro sottoposto, ha evidenziato come i tecnici della proprietà si siano prestati a fornire al Comune documenti non veritieri con il consenso della proprietà che li ha firmati e presentati, ha messo in luce l’inutilità della polizia municipale che in quattro e più anni non si è mai accorta dell’esistenza di 250 casette abusive, ha reso chiaro a tutti il livello pateticamente basso degli amministratori che dovrebbero garantire i cittadini sulla legittimità di quanto accade nel comune all’amministrazione del quale sono stati chiamati ed eletti, primo fra tutti il Sindaco, già Assessore all’Urbanistica ai tempi in cui si consumava l’abuso. E’ chiaro che di tutto quanto sopra dovrà essere la giustizia a verificarne la fondatezza – continua Primi – certo è che i documenti presentati, per chi sia un poco addentro alla materia, sembrano incontrovertibili«.

«Ma non contenti della figura meschina fatta fino ad ora in tutta la vicenda – continua Primi – l’Amministrazione ha pensato bene di continuare a raccontare fandonie o mezze verità.

Infatti sulla stampa si legge che “A seguito dell’emissione del verbale del sopralluogo effettuato al camping Park Albatros dagli uffici competenti lo scorso 13 ottobre, si è accertato l’adempimento all’ordinanza di demolizione e quindi al ripristino dello stato dei luoghi interessati all’abuso edilizio”.

L’affermazione è inesatta e non corrispondente alla verità in quanto il “ripristino dello stato dei luoghi” avrebbe dovuto comportare l’eliminazione di tutte le viabilità realizzate, di tutte le canalizzazioni (luce, acqua, fognature) interrate e il ripristino di tutte le alberature abbattute per realizzare strade e reti di servizi. Infatti l’abuso, nasce sì dall’avere installato 250 casette, per altro rimovibili, ma ancor più è costituito dall’avere modificato radicalmente lo stato di luoghi sottoposti a vincoli precisi il cui mancato rispetto configura un’attività abusiva in nessun modo sanabile».

Scritto da il 19.10.2016. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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