BARATTI: IL GOLFO OGGI A RISCHIO SENZA PROTEZIONE CIVILE?
Baratti (LI) – Dopo 10 anni di onorato servizio a Baratti lo scorso 30 settembre ha chiuso i battenti il distaccamento operativo della Protezione Civile, facente capo all’Associazione di Piombino A.V.E.L.A. P.C. (Associazione Volontaria Emergenze Locali e Ambientali in ambito di Protezione Civile), che negli ultimi anni è stato indispensabile in molte occasioni, sia per la tempestività nello spegnere gli incendi estivi, che per l’innondazione che colpi la costa lo scorso anno. Cosa succederà questo inverno a Baratti e zone limitrofe se un altro evento di questo tipo colpira la costa senza la presenza del distaccamento?
L’associazione, creata nel 2006 dai soci fondatori Dario Alfonso Ricci, Bibbò Mario e Ricci Fernando e altre valide persone che tutt’ora operano in AVELA, disponeva fin dall’inizio di questo strategico e fondamentale distaccamento che era sito nei locali della vecchia scuola di Baratti e nella pertinenza antistante, locali prima di proprietà della Società Populonia Italica del gruppo Italcementi, dopodiché a partire dai primi anni 2000 acquisiti dalla Società Porto Baratti di Roma facente capo alla famiglia Gasparri, già proprietaria di gran parte dell’antico borgo di Populonia e di altri immobili insistenti sul golfo di Baratti oltre ad un’ampia porzione del patrimonio boschivo del promontorio piombinese.
Tale scelta fu fatta proprio per l’indispensabile vicinanza di una importante realtà di soccorso civile e di pubblico servizio ad un luogo di così elevata valenza ambientale e di estrema fragilità idrogeologica, oltre alle varie criticità causate dalla pressione antropica e dall’altissima affluenza di visitatori e turisti cui il luogo è sottoposto, considerando inoltre l’elevata distanza di Baratti dai paesi limitrofi dove sono dislocati i vari servizi di pubblico soccorso convenzionali, con tempi medi di intervento che oscillano tra i 20 e i 30 minuti (vedi mesi estivi con problemi di traffico congestionato).
L’insieme di questi fattori hanno fatto sì di scegliere come postazione strategica l’ubicazione di questo importante distaccamento che oramai nel corso degli anni si era consolidato ed era diventato una realtà importante la cui esistenza veniva largamente apprezzata oltre che dal Comune e dai cittadini e/o turisti fruitori del luogo, anche dagli altri Enti sovracomunali di Protezione Civile e quelli preposti al controllo e repressione degli incendi Boschivi (Provincia e Regione). Risultava difatti preziosa e di fondamentale importanza in estate avere a Baratti la disponibilità in prontezza operativa H24 di un mezzo AIB attrezzato e di una squadra di emergenza dotata di moderna attrezzatura emergenziale e sempre in collegamento radio continuo con le due sale operative, quella provinciale (COP) e quella regionale (SOUP).
Da questo distaccamento sono sempre partiti tutti gli interventi d’emergenza che si verificavano nella frazione di Baratti e Populonia e in quelle delle Fabbricciane e di Poggio all’Agnello, ogni qualvolta rimanevano isolate a causa di alberi divelti e tante altre criticità e/o ostruzioni alla viabilità ordinaria, ricerca a persone disperse, soccorso ad animali feriti, interventi antincendio ecc… e non per ultimo il fondamentale e pronto intervento con uomini e mezzi posti a fronteggiare le nefaste conseguenze della paurosa alluvione che colpì Baratti nell’autunno del 2015.
Proprio per questi fattori era ritenuta di fondamentale importanza la presenza di questo presidio territoriale, che in via principale si occupava della importantissima attività di prevenzione e repressione degli incendi boschivi tenuto conto del pregio boschivo della collina di Populonia e del promontorio di Piombino, dove avere una squadra attrezzata e in prontezza operativa oltre che significare la salvezza per il rapido intervento in repressione anche un importantissimo deterrente per malintenzionati e/o fruitori incauti dei luoghi (vedasi falò estivi sulla spiaggia e abbruciamenti vari più o meno controllati).
La chiusura di questo importante realtà è dovuta ai lavori di restauro, da parte dell’attuale proprietà, dell’intero fabbricato denominato “ex casa del pescatore” a fini della vendita dell’intero immobile, oltre alla totale chiusura da parte della proprietà a valutare la possibilità di offrire ad AVELA PC soluzioni alternative dove riativare l’importante distaccamento.
Di fatto dal 30 settembre Baratti è sicuramente meno sicura e più esposta alle varie criticità sopraelencate. Che dire qualcuno poteva fare di più?
Baratti oramai è una enclave gestita dal potere massonico. Al popolino stupidotto solamente il marciapiede, peraltro con le buche, per guardare il mare e fare le fotine da mettere su FB. Poveri imbecilli, vi siete fatti soffiare un territorio bellissimo. Per i piombinesi solo il cotone e il gagno il resto ai fiorentini, romani e milanesi.
Noto già da tempo che a Baratti esistono interessi enormi, un dedalo di società immobiliari che comprano a prezzi ridicoli e vendono a prezzi spaventosi, circolini sociali che sembrano essere S.P.A. ….acquisti, subentri, baratti e vendi … porticcioli che esercitano in barba alle più elementari normative, bar che da baracchette diventano palazzi, chioschi amovibili che non si muovono mai, suolo pubblico utilizzato per suolo privato, abusi edilizi, attività commerciali esercitate all’interno di case per civile abiazione ecc… MA NON CONTROLLA MAI NESSUNO ? Guardia di Finanza, Vigili Urbani, Procura, NAS, INPS, INAIL, ASL, C.P. dove siete? e soprattutto se ci siete battete un colpo!!!!!!!!
Basta guardare a san Vincenzo cosa è successo con il camping albatros….