VARIANTE AFERPI: “MA E’ UN DOLCETTO O UNO SCHERZETTO?”
“A nulla sono valse – insiste il “Comitato PER…” – le richieste dei gruppi di minoranza che, argomentando un po’ tutti gli aspetti da quelli tecnici – ambientali a quelli di opportunità, hanno chiesto più tempo per approfondimenti e studi, di subordinare il tema “variante Aferpi” all’esito dell’incontro previsto per metà novembre al MISE, e magari, di costituire, nel frattempo, un tavolo di lavoro dove la politica, i tecnici e la cittadinanza potevano confrontarsi su questo delicato argomento che riguarda l’annosa questione del tracciato della SS398 e la cessione ad Aferpi (a titolo gratuito) di una porzione di terreno di circa 74 ettari dell’area naturale (anche se di poco pregio a sentire i nostri assessori) del Quagliodromo per la realizzazione di un bizzarro tracciato ferroviario.
A nulla sono servite le reazioni di numerosi cittadini, delle associazioni e del “Comitato per”, dei quartieri, di Legambiente e del WWF che sulla stampa e in occasione dei soli due incontri informativi organizzati dalla nostra Amministrazione (uno al Cotone e uno al Perticale) hanno espresso con forza e determinazione i propri dubbi presentando anche suggerimenti e proposte alternative.
Grande delusione nel vedere che la forza politica che governa Piombino, con un atteggiamento di grande compiacimento e di sfida, ha ignorato i pareri di tutti coloro che in modo o in un altro si sono opposti alle loro decisioni, peraltro ampiamente anticipate e giustificate sulla stampa già 24 ore prima la prevista discussione in Consiglio Comunale, dimostrando, a nostro avviso, una scarsa disponibilità al confronto e un modesto senso democratico.
E’ un modus operandi ricorrente, così accadde anche per i fanghi di Bagnoli quando fu ignorata anche la raccolta di 5000 firme contrarie. Però il Consigliere Sig. Barsotti definisce “fascista” chi manifesta in modo un po’ più colorito, magari urlando e fischiando, il proprio disappunto.
Comunque possiamo stare tranquilli, perché la cessione di nuove e/o diverse aree da asservire alla variante Aferpi saranno ampiamente compensate con la possibilità di utilizzare aree abbandonate dall’industria perché fortemente inquinate e non più utilizzate. La bonifica di tale aree sarà a carico del “pubblico”, ovvero di tutti noi, e, ad oggi, di incerta e fantascientifica realizzazione. Tornerà a Piombino anche l’area del mitico Pontedoro (ormai priva di spiaggia) e una pista ciclabile sarà realizzata dal generoso imprenditore algerino.
Ad alcuni Consiglieri che non si spiegavano tutto questo interesse per l’area del Quagliodromo che fino al 1994 era ancora classificata area industriale, vorremmo far presente che sono passati oltre 20 anni da allora e che i tempi sono decisamente cambiati. Oggi purtroppo, con tutto il tempo che abbiamo a disposizione (siamo tutti in solidarietà, Cassa Integrazione o disoccupati), abbiamo potuto “alzare la testa” e apprezzare le potenzialità del nostro territorio e sinceramente il concetto fumo=pane non ci soddisfa più. Dobbiamo lavorare e vivere in un ambiente sano e sicuro; la “diversificazione” non deve essere un semplice vocabolo che affolla gli annunci di tutti, valutando con attenzione che, quanto deciso oggi, avrà importantissime ripercussioni su tutti noi e soprattutto sulla vita delle generazioni future.
Le forze di maggioranza, nei loro interventi, a giustificazione del proprio voto, hanno evocato più o meno velatamente il ricatto occupazionale, gli obblighi che l’accordo di programma, in particolare l’art. 7, imponeva all’amministrazione, e la necessità di non fornire un alibi a Rebrab per non rispettare gli impegni che l’accordo di programma prevedeva, soprattutto, a suo carico e, ad oggi, anche se significatamente “scontati”(
Ora dunque non ci saranno più alibi né per Rebrab, né per chi ha ripetuto che ci sarà il lavoro per 3000 persone e che la fabbrica (intendendo sia quella siderurgica che l’eventuale agroindustriale-chimica) sarà allontanata dalla città!!
Utilizzando i concetti espressi dal Sindaco Sig. Giuliani, riteniamo che la variabile tempo (quando si realizzerà quanto promesso?), la variabile lavoro (quanti posti di lavoro verranno recuperati) nonché il rapporto tra quanto richiesto,fino ad oggi, alla cittadinanza in termini di ambiente, lavoro, salute, diritti e quanto riceveremo in cambio dal nuovo imprenditore, potrà dare o meno ragione a tutti coloro che continuano ad avere dei forti dubbi (gufi).
Ringraziamo – concludono – il Consigliere Susy Ninci che ha portato in Consiglio la voce del “Comitato per” leggendo il nostro comunicato e invitiamo tutti i dubbiosi ad esprimersi presentando nei prossimi 60 giorni le osservazioni alla “variante Aferpi” anche tramite il nostro “Comitato per” che porterà avanti le proprie convinzioni sui temi delle bonifiche, variante Aferpi, discarica, in tutte le sedi e con tutti gli strumenti che la normativa ci mette a disposizione”.
Comitato per
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