NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 10 NOVEMBRE 2016
PIOMBINO: APERTURA DEI CAMMINAMENTI DEL RIVELLINO, NUOVO BANDO
Aperture al pubblico del complesso monumentale del Rivellino, con il Torrione, i camminamenti superiori e il posto di guardia. L’amministrazione comunale, per continuare a rendere fruibile il monumento e garantirne il godimento da parte di cittadini e turisti, ha deliberato l’avvio delle procedure di selezione per individuare il nuovo gestore del servizio. Il bando pubblico, non ancora disponibile, verrà pubblicato nei prossimi giorni.
Le aperture del monumenti e dei camminamenti infatti hanno riscosso nel tempo un buon successo di pubblico e una buona affluenza sia di visitatori locali che di turisti, contribuendo alla promozione del monumento e più in generale della città.
Il servizio, affidato infatti dal 2015 a Daniele Gargano, è in scadenza il prossimo 30 novembre e dovrà essere pertanto assegnato nuovamente sulla base di una nuova procedura pubblica.
Previsto un programma minimo di aperture che eventualmente potrà essere ampliato dal soggetto che si aggiudicherà il servizio: tutti i venerdì- sabato e domenica dei mesi di luglio – agosto e settembre, con orario di almeno due ore giornaliere, con eccezione: dei giorni durante i quali l’apertura non sarà possibile per il maltempo o in occasione di eventi o comunque di altri utilizzi che il Comune decida di effettuare o di autorizzare nella struttura.
Dovrà essere presentato inoltre dal soggetto gestore un programma di attività promozionali e di richiamo turistico da associare alle aperture del complesso monumentale con l’impiego di almeno tre persone. I proventi della riscossione dei titoli di accesso al monumento, la cui tariffa non dovrà eccedere 2,50 euro a biglietto, andranno interamente a beneficio dell’impresa aggiudicataria.
La durata dell’affidamento sarà di 3 anni e le condizioni economiche prevedono un costo per il Comune di 7.500 euro per la durata del periodo di affidamento.
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LABORATORIO ANALISI. GIULIANI RIBADISCE LA VALIDITÀ DEL SERVIZIO SUL TERRITORIO
“Il sistema di organizzazione dei laboratori analisi territoriale è stato spiegato ampiamente nel corso della riunione che si è svolta ieri tra i sindaci e la delegazione di tecnici dell’Area Nord Ovest dell’Asl – commenta Giuliani – il sindaco Parodi, che oggi interviene sulla stampa con parole di denuncia molto forti, in quella sede, dopo la presentazione e le approfondite spiegazioni dei tecnici e dei professori, non ha avuto invece alcun elemento per replicare.
“Il progetto presentato dai tecnici dell’Asl – continua il sindaco – è a nostro parere valido perchè si prefigge di standardizzare il servizio verso un livello elevato ed è un modello in uso da tempo anche in altri ospedali e territori toscani come nella zona a nord di Livorno. Come già specificato anche dalla presidente della società della Salute Soffritti, la lavorazione dei campioni in un laboratorio centralizzato tende a migliorare il servizio, per la possibilità di lavorare maggiori quantità di campioni, per la presenza di maggiori professionalità, per l’utilizzo di macchinari più avanzati.
Stiamo procedendo nell’ottica anche della telemedicina e della telediagnostica e l’Asl sta organizzando addirittura la telemicroscopia con la quale le provette possono essere lette direttamente dagli specialisti senza bisogno di spostamenti.
Naturalmente, in questo quadro, che è quello di un miglioramento della sicurezza e delle prestazioni, cercheremo di ridurre sempre di più le criticità ancora esistenti, proprio perché il processo che viene messo in atto è per la salute dei cittadini e non sulla salute dei cittadini, come si cerca di far credere.
Infatti, in questo campo, più che in qualsiasi altro, dobbiamo prestare attenzione a tutte le persone che non sono soddisfatte dei servizi.”
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VENTURINA: DIBATTITO SULLA SEMIOTICA CON GIOVANNI MANETTI
Venerdì 18 novembre 2016 alle ore 15,30 Giovanni Manetti del Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive dell’Università di Siena terrà un incontro a Venturina Terme presso il Lab. 4- “Incubatore” BIC Sviluppo Toscana in Via della Fiera,10.
“La semiotica salvata(si) dal Vesuvio. Un papiro di Ercolano (il De signis di Filodemo) rivela l’interesse degli antichi per una disciplina precorritrice della moderna scienza dei segni”.
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PD SUVERETO: CHIEDIAMO RISPETTO, ETICA E MORALE NELLA GESTIONE ISTITUZIONALE
Riceviamo e pubblichiamo integralmente dal PD di Suvereto.
«Da tanto tempo vediamo che il comune di Suvereto ha creato una sua pagina su facebook e ci siamo sempre chiesti: chi gestisce la pagina? con quali regole? La risposta è sempre stata non esaudiente e non siamo mai stati chiamati, consiglio comunale organo competente, ad approvare un regolamento che approvasse queste regole. Forse sarebbe utile che il sindaco chiarisca e renda conto delle cose in maniera trasparente.
In questi giorni abbiamo avuto anche un’altra sorpresa, quella di trovare sempre nella stessa pagina un invito ad una pubblica assemblea con i seguenti obiettivi. Riforma Costituzionale – Le ragioni del NO – Le conseguenze del SI. Siamo allibiti di fronte ad una simile scelta che non risponde positivamente ad una gestione dell’istituzione con la giusta etica e rispetto. E non si venga a dire che l’obiettivo è quello di informare i cittadini e renderli più consapevoli, perché se questo era l’obiettivo, allora il comune doveva chiamare i promotori della riforma e con loro, stabilire come rendere più edotti i cittadini elettori.
Invece il Sindaco, dall’alto delle sue convinzioni di contrarietà alla riforma, legittime per carità, ma da solo non può pensare di fare quello che gli pare. L’istituzione merita rispetto, il gruppo consiliare di minoranza merita rispetto, ed è del tutto evidente che un governo della cosa pubblica, non può scendere in campo, con lo stemma del comune ed i suoi colori, per fare una rappresentanza totalizzante. Così si calpestano regole e soprattutto non si compie un atto che unifica e cerca di superare differenze.
È del tutto evidente che il sindaco Parodi non ha ancora compreso bene che il comune non è di sua proprietà o di Assemblea Popolare, ma è l’istituzione che deve rappresentare tutti i cittadini e invece è sempre più evidente che punta sempre e soltanto a dividere, affermando la massima che suona così: “divide et impera”. Per noi è sempre più difficile sentirsi rappresentati da chi non rispetta noi e la stessa istituzione».
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LE RAGIONI DEL NO: UN EVENTO PER CHIARIRE I TUOI DUBBI
il Movimento 5 stelle di Campiglia Marittima invita la cittadinanza a questo evento pensato per tutti coloro che amando la costituzione, hanno il desiderio di preservarla e attuarla nella sua semplicità e democraticità.
All’evento che si svolgerà lunedì 14 novembre a partire dalle ore 19:00 presso la “Trattoria dalle Bimbe” in Via Indipendenza n° 54 a Venturina Terme, parteciperanno l’Onorevole Alfonso Bonafede vicepresidente della commissione giustizia, i consiglieri regionali Enrico Cantone e Gabriele Bianchi, e il Dottor Franceso Berti laureato in giurisprudenza, relazionando sulle ragioni del NO a difesa della Costituzione.
A fine serata i relatori si intratterranno per una piacevole apericena e per chiarire gli ultimi dubbi, per info e prenotazioni : 0565851463 – 3892729862
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SAN VINCENZO: ALLA TORRE GIORNATA DI STUDIO SUI RITROVAMENTI PREISTORICI A SAN CARLO
Si svolgerà sabato 12 novembre presso la Sala Consiliare della Torre di San Vincenzo, dalle ore 10 alle ore 17, una giornata di studio dal titolo “L’insediamento eneolitico di San Carlo-Cava Solvay”.
Nel corso dell’iniziativa sarà presentato, inoltre, il volume “Metalli e Metallurghi della Preistoria. L’insediamento eneolitico di San Carlo-Cava Solvay”, edito daTagete Edizioni, a cura dei professori Fabio Fedeli ed Attilio Galiberti.
All’inizio degli anni Settanta, in occasione dell’apertura di un nuovo fronte di cava a San Carlo, fu evidenziata la presenza di uno spesso deposito contenente abbondanti scorie di rame e reperti ceramici. Nonostante la segnalazione alle autorità competenti, il ritrovamento fu giudicato di scarsa importanza e l’avanzamento dell’attività estrattiva distrusse quasi completamente il sito, del quale rimase soltanto un lembo periferico ampio meno di un centinaio di metri quadri.
La provvidenziale segnalazione, da parte di uno dei dipendenti della cava, Ivo Demi, dell’esistenza di queste emergenze, fece sì che il Dott. Fabio Fedeli, all’epoca Ispettore onorario della Soprintendenza Archeologica della Toscana, compisse un sopralluogo nella zona, riconoscendo subito l’estrema importanza del ritrovamento. Si trattava, infatti, del primo insediamento dell’Età del Rame, riferibile alla seconda metà del IV millennio a.C., scoperto nell’ambito delle colline del campigliese, i cui abitanti erano dediti alla produzione, su larga scala, di tale metallo.
La Dottoressa Antonella Romualdi, funzionario di zona della Soprintendenza, concordò subito con la direzione della cava l’esecuzione di una campagna di scavo d’urgenza, che fu affidata al Dott. Fedeli e fu condotta da volontari dell’Associazione Archeologica Piombinese e da alcuni cittadini di San Vincenzo e San Carlo con, in primis, lo scopritore.
Le ricerche misero in luce, oltre ad alcune migliaia di reperti ceramici, resti faunistici e scorie, un pugnaletto in rame ed un’ascia miniaturizzata dello stesso metallo, la più piccola finora nota in Europa, oltre a tre punti fuoco e ad una bassa struttura muraria.
Alla giornata di studio interverranno l’Assessore alla Cultura Maria Favilla, la Dott.ssa Biancamaria Aranguren, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo, autrice della prefazione al volume, il Professor Fedeli, che illustrerà i risultati delle campagne di scavo e le strutture venute alla luce, oltre a presentare i materiali ceramici e metallici provenienti dall’insediamento.
A seguire gli interventi del Professor Galiberti, che illustrerà i manufatti litici, e delle Dottoresse Ivana Angelini e Laura Chiarantini, in rappresentanza delle équipe di ricercatori delle Università di Padova e Firenze che stanno conducendo le complesse analisi di laboratorio su una campionatura di reperti, che illustreranno le caratteristiche dell’intensa attività metallurgica svolta nell’insediamento di San Carlo verso la fine del IV millennio a.C.