PIOMBINO: «LA POLITICA DEGLI ANNUNCI SI AVVICINA AL CAPOLINEA»
Piombino (LI) – Bonifiche, SS398, Forno elettrico, nuova e moderna acciaieria: Sono le quattro azioni che da almeno venti anni chi amministra Piombino usa e delle quali dal 2014 era anche disponibile il crono programma di azione. Come è andata lo vediamo con i nostri occhi, ma SEL e Rifondazione non ci stanno a fare le opposizioni silenziose, e dati alla mano ricordano all’attuale maggioranza (composta da PD, Spirito Libero e Comunisti italiani) che sono troppi anni che siamo di fronte ad «Annunci, sempre e solo annunci».
Chi vuole vedere la situazione attuale delle bonifiche a Piombino guardi questo video: https://youtu.be/wIbFjpvqFHY?t=5m1s
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«Da alcuni giorni – inizia la nota – stanno circolando indiscrezioni ed interrogativi che destano forti preoccupazioni. Alcuni fatti: venerdì il sindaco ha convocato la conferenza capigruppo nella quale ha espresso generiche preoccupazioni sull’evoluzione del progetto Aferpi, senza peraltro dare elementi di sufficiente chiarezza ai capigruppo convocati. Ci chiediamo perchè tali dichiarazioni non siano state fatte in sala consiliare, dove si stava svolgendo il consiglio comunale. Rebrab, da parte sua, è sempre più palesemente latitante: mentre si impegna in consistenti investimenti in Brasile, in Paraguay, in Sri Lanka, in Francia e in Algeria, continua a non investire nel progetto Piombino e sembra non avere più nemmeno il consenso da parte del governo Italiano.
Mentre ci dicono che procede l’accordo per l’affitto degli impianti della Leali, corrono voci su probabili trattative con Jindal per la fornitura dei blumi per le rotaie, ma al contempo Jindal semba più interessata all’affare Taranto che non a Piombino. Insomma, una situazione incerta e preoccupante. Il solo dato certo è che dalla firma dell’accordo di programma ad oggi, niente si è mosso a Piombino, i tempi si stanno dilatando oltre misura e crescono le preocupazioni di migliaia di famiglie che vedono avvicinarsi la fine degli ammortizzatori sociali e che non riescono più a prevedere un futuro.
Abbiamo inoltre appreso dalla stampa che dalla conferenza dei Servizi sul SIN di Piombino, che si è svolta a Roma all’inizio del mese, è emersa una situazione altrettanto inquietante: i 50 milioni, ripetutamente sbandierati sulla stampa , ancora non sono nella disponibilità della Regione Tocana e, solo dopo che lo saranno, potrà iniziare il lungo iter (indagini, bandi per studi di fattibilità, autorizzazioni, bandi per le ditte operative, etc. ) necessario prima dell’inizio dei lavori. Cioè, passeranno ancora anni e non sappiamo quanti. Senza contare che il progetto per le bonifiche si intreccia con quello Aferpi, e se qualcosa, come sembra, dovesse cambiare, tutto dovrebbe essere rivisto.
Nell’agosto del 2014, l’assessore Chiarei così dichiarava:” Nel 2014 pensiamo di mandare a gara 3 milioni di euro, 24 milioni nel 2015 e 22 nel 2016. Le bonifiche dovrebbero durare 2 anni.”
L’on Velo , sempre a quella data, così ha dichiarato:” Del Rio mi ha confermato tempi rapidissimi. Il governo ha grande attenzione per questo territorio” . Da quella data in poi, abbiamo avuto una serie infinita di annunci e di proclami su questi 50 milioni e sulle bonifiche che sempre “a breve” avrebbero visto la luce.
Annunci, sempre e solo annunci. Niente di concreto è stato fatto in questi due anni, se non varianti ad esclusivo vantaggio dell’algerino. Noi crediamo che questo territorio abbia urgente bisogno di verità. La gente è stanca e la politica degli annunci e della propaganda sta mostrando la corda. Gli amministratori locali devono dire con chiarezza alla cittadinanza quale è lo stato reale dei fatti.
Noi – concludono – chiediamo una conferenza stampa, indetta in tempi stretti e non dopo il referendum, in cui il sindaco esponga con chiarezza di dettagli il reale stato dei fatti».
Carla Bezzini per “Un’Altra Piombino”
Fabrizio Callaioli PRC
Ma la Velo appare solo quando c’è da sbandierare qualche notiziona? Poi sparisce non appena il puzzo del marciume torna a galla? Mai una volta che qualcuno di loro dicesse: Sì, abbiamo toppato, prendeteci a calci nel c…
E’ sempre colpa di quelli del passato, come s epoi appartenessero chissà a quale altro colore e versante…
perché se siamo su una bomba ecologica nessuno fa un giorno di galera?
Quand’è che chiederanno pubblicamente scusa a tutti quelli che, per due anni, hanno chiamato cassandre e gufi, tacciandoli di disfattismo ed accusandoli di tenere bordone agli acciaieri bresciani ?
Chi sono, alla fine, quelli che hanno fatto veramente il gioco dei bresciani ?