Campiglia M.ma (LI) – Le prospettive delle Cave di Campiglia Marittima, dove era stata ipotizzata la presenza di dieci esuberi, sono state ieri al centro dell’incontro svoltosi presso il Comune Campiglia e al quale hanno partecipato il consigliere del presidente per il lavoro Gianfranco Simoncini, la sindaca di Campiglia Rossana Soffritti, il vicesindaco Jacopo Bertocchi, i rappresentanti dell’azienda Cave di Campiglia, CNA, Fillea-Cgil, Cgil Livorno, Cgil Toscana, Feneal-Uil LivornoCisl, RSU- Uil Cave di Campiglia, RSU Cisl Cave di Campiglia, RSU Cgil Cave di Campiglia, Filca – Cisl Livorno.
Nell’incontro sono state sottolineate le esigenze di affrontare,complessivamente, il tema della compatibilità ambientale e delle prospettive estrattive dell’area e il comune intento di garantire continuità occupazionale all’Azienda. In tal senso si è preso atto, con un verbale firmato da tutti i partecipanti, che è in corso di definizione il Piano regionale cave della Regione Toscana al quale spetta, tra l’altro, la definizione del fabbisogno sul territorio regionale di microcristallino, prodotto strategico per molte aziende della Toscana e principale prodotto estratto da Cave di Campiglia.
In questo quadro dovrà essere affrontato il tema della riorganizzazione delle attività estrattive dell’area della Val di Cornia. In particolare è stato sottolineato che la normativa attuale darebbe, già oggi, la possibilità di andare oltre al 2018 nell’attività di estrazione della cava di Campiglia.
In considerazione del fatto che il piano di coltivazione della cava presenta, ad oggi, residui di estrazione rilevanti, che non troverebbero completamento nel periodo già autorizzato, la sindaca, nel rispetto degli obiettivi del piano strutturale (che recita “di non consentire nuove occupazioni di suolo al di fuori del perimetro dei vigenti piani di coltivazione, ma di andare verso il naturale esaurimento dei giacimenti già autorizzati”) ha manifestato la disponibilità a proporre al Consiglio comunale gli atti necessari a garantire, nel tempo, il pieno esaurimento del piano di coltivazione e del ripristino ambientale già autorizzato, con l’obiettivo di completare i procedimenti autorizzativi entro il primo semestre 2017.
Si è infine convenuto di riaprire il confronto con i sindacati per scongiurare i licenziamenti e garantire la tutela del reddito per tutti i lavoratori riattivando il contratto di solidarietà. Simoncini, per la Regione, ha definito utile e positiva la riunione che ha consentito il superamento del rischio di licenziamento e l’utilizzo dei contratti di solidarietà e ad avviare un pewrcorso che consentirà di dare continuità all’attivtà aziendale nel rispetto delle compatibilità ambientali.
«Pur giudicando positivo l’esito del tavolo di crisi che ha scongiurato 10 esuberi, la Fillea CGIL territoriale propone un’ulteriore iniziativa per l’ottimizzazione dell’estrazione e la tutela dell’ambiente: la creazione di un polo minerario.
Al tavolo il sindacato di categoria, oltre a discutere della solidarietà, ha avanzato un ulteriore proposta, accolta con interesse dal Comune di Campiglia “Riteniamo utile la creazione di un polo minerario a cui partecipino università e Istituzioni – illustra il segretario generale Fillea, Nicola Triolo – insieme alle aziende minerarie e alle aziende utilizzatrici dei materiali, utile per studiare come sviluppare un utilizzo più mirato del microcristallino, nel rispetto dell’ambiente”.
La Fillea CGIL della provincia di Livorno propone in sostanza un polo che sviluppi una strategia estrattiva eco-sostenibile del microcristallino, che sia aperto però al confronto con aziende e cittadinanza.
“Consapevoli delle difficoltà economiche che gravano gli Enti Locali – sottolinea Triolo – siamo consapevoli che lo sviluppo del polo non possa gravare solo sulle Istituzioni, perciò chiediamo la stesura di un piano di fattibilità che preveda un progetto capace di attingere anche ai fondi europei”.
“Siamo convinti – conclude il segretario – che l’utilizzo della solidarietà fino alla stabilizzazione della filiera produttiva sia un elemento positivo, ma siamo anche convinti che sia necessario intraprendere strade innovative per garantire futuro all’attività estrattiva del territorio”».