AFERPI: IL SILENZIO DI REBRAB, ROSSI E CALENDA
Piombino (LI) – Il tour italiano per Issad Rebrab, dopo il sindaco di Piombino che ha chiuso la settimana scrivendo sui social “dobbiamo tenere la barra dritta e lavorare a testa bassa tutti insieme” e quello con il governatore Rossi, che invece come il ministro Calenda nell’incontro di ieri ha preferito il silenzio, si è chiuso con poco di fatto.
Dalle indiscrezioni sulla riunione ristretta, alla quale erano presenti solo i membri a supporto del Ministro, sembra che l’imprenditore algerino dovrebbe aver presentato al ministro un piano per reperire i finanziamenti necessari all’avvio della riconversione delle Acciaierie di Piombino con l’acquisto del nuovo forno elettrico e treni di laminazione. Un affare almeno da 350 milioni di euro (ai quali si dovrebbero, anche qui il condizionale è d’obbligo aggiungere più avanti gli investimenti per la logistica e l’agroalimentare).
Nonostante il capitale personale dell’imprenditore, gli attuali problemi con il governo del proprio Paese e con alcune norme che gli impediscono di portare capitali all’estero, anche per investimenti industriali, lo hanno obbligato a chiedere prestiti al sistema bancario italiano, il quale però (e le vicende MPS e Banca Etruria probabilmente sono solo la punta dell’Iceberg) in questo momento è a sua volta in sofferenza, ed in difficoltà a concedere prestiti di centinaia di milioni di euro ad una azienda che ricordiamolo è già fallita e ha causato 800 milioni di “buco” al nostro sistema creditizio.
Rebrab sarebbe intenzionato a chiedere un finanziamento a livello europeo coinvolgendo un numero maggiore di soggetti in modo da frazionare il rischio, ed avrà chiesto al Ministro di sostenere, da parte del Governo italiano, il progetto.
Certo se non viene presentato da AFerpi il piano industriale dubitiamo che qualunque istituto di credito possa anche solo valutare l’ipotesi di prestito, così come quando ti presenti a chiedere un mutuo per acquistare una casa u non hai ne il compromesso ne hai già versato la caparra.
In tutto questo silenzio l’unica vera novità arrivata dall’Algeria è che Rebrab ha assunto un nuovo menager dalla provata esperienza internazionale al quale ha conferito compiti di gestione nelle strutture anche fuori dall’Algeria. Said Benikene diventa quindi direttore esecutivo nel settore agroalimentare, ovvero il core business del gruppo. E si occuperà anche del progetto del polo previsto a Piombino, se e quando questo sarà realizzato.
Benikene risponderà solo a Rebrab che resterà presidente del consiglio di amministrazione di Cevital.
____________________________
L’INTERVENTO DI ROSSI NEL 2014 SUL FUTURO DELLA SIDERURGIA
è finita la campagna elettorale…