ROBA DA “GUFI”: L’ILLUMINAZIONE DI GIANNI SULLA VIA DI DAMASCO
Val di Cornia – Le liste civiche della Val di Cornia, nel fare gli auguri a tutti i residenti, inviano un comunicato che commenta ironicamente le gesta dell’Ex sindaco fino al 2014 e Consigliere regionale Gianni Anselmi, che dopo aver due mesi fa silentemente «subordinato l’intera pianificazione urbanistica agli aleatori progetti di Aferpi», oggi «scopre che se non ci sono tempi certi sugli impegni presi (e mai rispettati), bisogna cambiare». Leggiamo integralmente il comunicato.
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«Dopo aver denigrato – inizia il comunicato delle liste civiche della Val di Cornia – per anni la posizione di chi si rifiutava di legare mani e piedi un territorio intero alle incerte promesse dell’imprenditore algerino, un certo Anselmi Gianni scopre che se non ci sono tempi certi sugli impegni presi (e mai rispettati), bisogna cambiare.
Interessante scoperta perché è stato proprio l’ex Sindaco a propinare alla città e al territorio favole e ridicolaggini spacciate come svolte epocali in campo istituzionale ed economico. Sarchiaponi che ricordiamo bene, come il passaggio di Piombino alla Provincia di Grosseto, l’arrivo della Concordia nel porto di Piombino per essere rottamata con conseguente creazione di 300 posti di lavoro, il brand turistico alta maremma, il piano concreto di Khaled Al Habahbeh l’imprenditore Giordano che avrebbe salvato tutto e tutti, il mini mill, la bonifica di Città Futura ecc ecc …
In quale baratro di disperazione sarebbe piombato questo territorio senza la guida saggia e lungimirante di Anselmi Gianni che ora si smarca dal suo ultimo eroe, Rebrab, e prepara il prossimo pezzo comico mentre per un’intera città la prospettiva del deserto produttivo ed economico si fa sempre più concreta e imminente.
Chissà come mai Anselmi Gianni non ha fatto valere la sua autorevole influenza quando l’Amministrazione comunale piombinese, neppure due mesi fa, ha subordinato l’intera pianificazione urbanistica agli aleatori progetti di Aferpi. Una strategia maldestra e perdente, oltre che eticamente inqualificabile, che ha indebolito e ritardato una volta ancora, ogni concreto progetto di futuro alternativo alle promesse dell’impreditore algerino e ha presentato il territorio come una landa da conquistare senza idee e prospettive proprie.
La maggioranza, alcuni sindacati e il PD – di cui pare Anselmi Gianni faccia parte -, hanno raccontato fino a ieri che non solo non esistevano alternative al piano Rebrab ma che non si doveva neppure progettare il futuro della città considerando altre prospettive e risorse per non turbare Cevital.
Il problema oggi non è la credibilità delle affermazioni di Anselmi Gianni, oggi ciò che preoccupa è il ritardo che le scelte delle ultime amministrazioni piombinesi e il comportamento inqualificabile del gruppo di potere locale che occupa le Istituzioni, hanno fatto accumulare ad ogni possibilità di serie alternative occupazionali e di riconversione produttiva a Piombino.
Il problema è che in un periodo di oggettiva difficoltà, si deve non solo riprogettare il futuro di un territorio ma anche rimediare ai disastri che l’insipienza e l’avventatezza della classe politica ha lasciato in dote a noi tutti.
Il problema è che quest’ipoteca grava sul destino di migliaia di cittadini, sul loro lavoro, sulla loro possibilità di pagare l’affitto o il mutuo.
Di fronte a questo quadro, avremmo fatto a meno di leggere la storiella della folgorazione sulla via di Damasco di un certo Anselmi Gianni, il solito diversivo per cercare di dare la colpa al privato, all’economia, al destino cinico e baro che farà accumulare altro ritardo a Piombino e alla Val di Cornia nell’affrontare i problemi giganteschi che si profilano all’orizzonte.
Non è stato un buon regalo di Natale e si annuncia come un pessimo augurio per l’anno che verrà».
Liste Civiche Unite
Comune dei Cittadini
Un’altra Piombino
Assemblea Sanvincenzina
Assemblea popolare Suvereto
non dimenticare città futura e i mega centri commerciali nell area ex icrot, l ospedale a riotorto e anche il sottopasso al gagno. IO NON dimentico.